Umbria…
cosa scrivere di questa regione posta esattamente al centro della nostra penisola? Non saprei da dove iniziare e quindi ti farò un breve elenco di artisti che in questa regione hanno vissuto o da cui hanno tratto ispirazione
Grazie a storici, religiosi, poeti, pittori, scrittori, musicisti, architetti, condottieri nati e vissuti nei comuni delle provincie umbre di Perugia e Terni oggi l’ Umbria è tra i primi posti per l’affluenza di turisti da tutto il mondo.
Molti artisti hanno contribuito a rendere questa regione ancor più interessante dal punto di vista di storia, arte, cultura e tradizioni.
Iniziamo da quello che è l’aspetto religioso che si lega a doppi filo con l’arte in generale: San Francesco (1182 – 1226) e Santa Chiara (1193 – 1253) vissuti in Umbria hanno in Assisi il luogo del loro culto. Oltre a questi troviamo tantissimi, più o meno illustri, tra religiosi di ogni ordine e grado. Voglio ricordare Giovanni da Pian di Carpine, francescano (1190 – 1252) che nel 1245 approdò alla corte del Gran Khan Mongolo e che su quel viaggio scrisse Historia Mongolorum.
Tantissimi personaggi sono partiti dall’Umbria per avventure di vario genere: Braccio Fortebracci, capitano di ventura (1368 – 1424), Malatesta il Baglioni, condottiero (1491 – 1513), Andrea Polidori, garibaldino (1836 – 1864), l’elenco sarebbe lunghissimo.
Tra i letterati abbiamo. Jacopo de’ Benedetti detto Jacopone da Todi, francescano e spirituale, vissuto tra il 1230 e il 1306, fu un grande poeta latino e volgare autore delle Laudi. Tantissimi altri potrei indicarti, scelgo due donne: Alinda Brunacci Brunamonti una poetessa vissuta nella seconda metà dell’800 e Barbara Alberti, la grande scrittrice di Umbertide. Ti propongo la sinossi, sempre attuale, di Non mi vendere, mamma!
Asia, una bambina abbandonata, all’orfanatrofio si innamora di Lillo, che da grande diventa il suo pappone. E la vende ai Trump, due ricconi americani, come madre surrogata del loro erede. Viene fecondata in una clinica svizzera. Una notte, una vocina la sveglia di soprassalto: “Ma che sei scema, mamma? Ma che davvero mi vuoi dare a quei due?” Èil bambino, che le parla dalla pancia. Chico (si è scelto lui il nome) non vuole saperne di biologia, ed è testardamente deciso a conquistare l’unica che riconosce come madre. Il piccolo seduttore, sfrontato, beffardamente evangelico, tenero e crudele, comico nato, fan del libero arbitrio, eminente affabulatore e imbroglione discreto, è pronto alle mosse piúscorrette pur di convincerla a fuggire insieme. Al potere dei soldi oppone l’anarchia delle favole, e un amore impossibile, inseguendo quel riso/ che una volta riso, ha fine ogni miseria.
Umbria è arte
Il Pinturicchio, pittore a cavalla tra il quattrocento e il cinquecento, Galeazzo Alessi, architetto del cinquecento; Il Perugino (1445 – 1523),… fino ad arrivare al grande architetto Giuseppe Piermarini (1734 – 1808), e tantissimi altri cene sarebbero da citare.
Chiuderei con due personaggi più vicini a noi.
Il primo è il regista Lino Procacci, ha lavorato con i più grandi della televisione italiana: da Renzo Arbore a Pippo Baudo, da Mike Bongiorno a Corrado.
L’ultima di questo breve elenco è Luisa Spagnoli, una industriale nata nel 1877 e morta nel 1935. Un’imprenditrice italiana, nota per l’ideazione del Bacio Perugina e per la catena di negozi d’abbigliamento che ancora oggi porta il suo nome.