Una ricostruzione storica fatta per immagini, che ripercorre i grandi cambiamenti degli ultimi decenni del Paese, passati per la “capitale morale”: Milano. Dalla Milano da bere a Tangentopoli, dagli anni del craxismo e a quelli del berlusconismo, per raccontarli davvero non bastava il lavoro del cronista: serviva un bravo fotografo, un reporter che fosse presente. A metà tra libro d’artista e catalogo storico, Fotogramma/40 permette di comprendere il valore sociale e di testimonianza degli scatti, dall’era pre-Internet ai giorni nostri.
Era il 1983 quando Mimmo Carulli e Alvaro Ricotti decisero di fondare l’agenzia Fotogramma, oggi diretta da Domenico Pizzarelli e Stefano De Grandis. La loro volontà era quella di seguire in modo più approfondito le notizie, riflettendo sul contesto e proponendo servizi fotografici originali su argomenti meno battuti dalle cronache, specializzandosi in servizi di fotogiornalismo per le principali testate nazionali, perché “se il cronista vuole una notizia da titolo, il fotografo vuole un’immagine che da sola sia capace di raccontare un fatto” scrive nella prefazione al volume il giornalista Pietro Colaprico.
Negli anni l’agenzia Fotogramma ha mantenuto salda la sua vocazione, e festeggia ora i suoi primi 40 anni con questo libro celebrativo. Mettendo a disposizione un patrimonio iconografico molto ampio, che conta oltre 2 milioni di immagini – a partire dal 1968 (grazie all’acquisizione degli archivi storici di Agenzia De Bellis e Giacomino foto) fino ad arrivare ai giorni nostri – Fotogramma/40 racconta, attraverso lo sguardo di decine di fotogiornalisti, gli ultimi quarant’anni di vita politica e culturale milanese, con un percorso unico e originale che attraversa le grandi cronache che hanno segnato l’Italia della Seconda Repubblica.
“Sfogliando le pagine che raccontano questi ultimi quarant’anni si comprende come il reale valore consista nella documentazione del cambiamento che in quasi quattro decenni ha caratterizzato la città di Milano a tutti i livelli, da quello urbanistico a quello politico a quello culturale e sociale” scrive in uno dei capitoli del volume Stefano De Grandis, Coordinatore dei fotografi dell’agenzia.
Dalla strage davanti alla questura di via Fatebenefratelli alla grande nevicata del 1985; dall’assemblea dei lavoratori all’Alfa Romeo di Arese nel 1980, all’inaugurazione del nuovo parcheggio all’aeroporto di Linate; fino ad arrivare alle semifinali del concorso Miss Padania e Miss Maglietta Bagnata nel 1998 e agli anni di Berlusconi, passando per i grandi volti dello spettacolo e della moda.
Nel volume “Tutti i colori della cronaca” non solo ci si immerge nel ricordo di una città fatta di fabbriche che non ci sono più, clacson e smog, passerelle e passatoie, velluti e cuoio degli anni ’90, ma ci fa riscoprire anche un certo modo di fare reportage. Una pubblicazione che non solo ci conduce a facili nostalgie ma ci fa ritrovare il piacere della notizia nel tempo presente.