Non è un segreto che il fermo imposto dall’emergenza abbia avuto delle forti ripercussioni sul mondo editoriale. Eppure, come sai, le case editrici stanno facendo di tutto per rendere più tollerabile l’isolamento del vasto pubblico dei lettori.
66thand2nd, le novità e le iniziative letterarie
66thand2nd Editore, consapevole dei disagi causati dall’emergenza, ha pensato bene di attivare tutta una serie di iniziative.
Puoi connetterti con il sito della casa editrice per trovare tanti consigli su come trascorrere meglio il tempo, giocare ai contest per vincere le novità letterarie, ma soprattutto puoi scegliere tra i racconti messi a disposizione degli autori consultandoli nei cataloghi letterari. Non solo 66thand2nd aderisce a LIBRI DA ASPORTO una bella iniziativa condivisa con alcuni editori con i quali, attraverso una raccolta fondi, copre le spese di spedizione delle librerie indipendenti consentendoti di ordinare i libri preferiti e di poterli ricevere a domicilio.
All’interno del sito ho letto un interessante articolo del giornalista sportivo Marco Pastanesi dedicato al grande collega Gianni Mura, scomparso di recente, e un accorato omaggio ad un altro grande scrittore giornalista come Alberto Arbasino, leggili sono molto interessanti.
Un’altra proposta dell’editore è l’offerta per un abbonamento a tutta la produzione 2020, Un anno di 66thand2nd con la possibilità di ricevere a casa 19 titoli senza costi di spedizione. Non solo, per te anche tre libri a sorpresa del catalogo in omaggio, segnalibri assortiti e una shopper di tela 66thand2nd.
In alternativa è in offerta anche l’abbonamento relativo 2020 – Bazar & Bookclub con il quale puoi ricevere, sempre con le stesse modalità, 10 romanzi che appartengono alla collana Bazar e Bookclub del 2020. Come per il primo abbonamento, anche questa offerta include un libro a sorpresa del catalogo in omaggio, segnalibri assortiti e una shopper di tela 66thand2nd.
A questo proposito ti segnalo subito le ultima novità distribuite dalla casa editrice; due romanzi molto interessanti che magari potresti prenotare e farti tranquillamente recapitare a casa, come ti ho già anticipato, senza costi aggiuntivi.
66thand2nd , le ultime novità
L’autore di Le cicogne sono immortali , il primo romanzo di cui ti parlo, è lo scrittore franco africano, Alain Mabanckou. Nato nel 66 a Pointe-Noire, capitale del Congo, l’autore ha sempre vissuto con la madre, una donna molto forte e determinata, figura centrale della sua vita che ha molto influenzato la sua produzione letteraria. È la stessa madre a spingerlo nel 1989 a trasferirsi in Francia per completare gli studi dove lo scrittore rimane per oltre dieci anni, respirando il clima e le diverse culture dei sobborghi.
Oltre ad essere pubblicato nella prestigiosa collana Blanche di Gallimard, Mabanckou, ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti come il Grand Prix de Littérature Henri Gal, conferitogli dall’Académie française. Nel 2015 è stato finalista al Man Booker International Prize ed è entrato nella cinquina del Premio Strega Europeo con Pezzi di vetro pubblicato sempre da 66thand2nt Editore. Attualmente insegna alla Università della California.
Le cicogne sono immortali, il seguito di Domani avrò vent’anni
Il romanzo è la continuazione di Domani avrò vent’anni, rieditato nel 2014, nel quale lo scrittore parla della sua infanzia. Il proseguo è circoscritto nei tre giorni difficili per la repubblica del Congo ed è ambientato a Pointe-Noire alla fine degli anni settanta.
Ritroviamo Michel, il piccolo sognatore, oggi un ragazzino con la testa sempre tra le nuvole; papà Roger, attaccato ventiquattro ore su ventiquattro alla radio per ascoltare le ultime notizie dal mondo; Mamma Pauline, la venditrice di caschi di banane, forte, impavida; insieme a una spassosa carrellata di personaggi. Non mancano i cinema Rex e Duo, che trasmettono sempre i soliti fi lm, il quartiere Trois-Cents, quello delle prostitute, e tutti i luoghi cari alla memoria di Mabanckou e dei suoi lettori.
Ma sono appunto giornate cruciali: il presidente Marien Ngouabi, capo della Rivoluzione socialista congolese, è appena stato assassinato e la gente segue con apprensione l’evolversi degli eventi. Tre giorni che cambieranno la vita del protagonista. Ed è proprio attraverso le parole piene di ingenuità di Michel che Mabanckou torna a raccontare, con il consueto umorismo e il gusto per il grottesco, il proprio paese, con tutte le sue contraddizioni ma anche la sua bellezza nostalgica.
“Casa di foglie è la mia casa dell’orrore”. Stephen King
Casa di foglie, di Mark Danielewski la seconda novità editoriale che ti segnalo, è un cult dell’horror. La prima edizione Mondadori, uscita nel 2005 in Italia, e subito esaurita, ha costretto chi volesse ricomprarlo a ricorrere a siti non consentiti e a pagarlo una fortuna.
Pubblicato negli USA nel 2000 dopo i primi mesi il romanzo riuscì già ad appassionare una ristretta fetta di lettori, soprattutto la fascia giovane composta da musicisti, programmatori e tatuatori. In seguito la curiosità per il libro scatenò le reazioni dei grandi della letteratura del genere tra questi quella di Stephen King che lo definì come il “Moby Dik del genere Horror”.
La particolarità e la fama che accompagnano questo romanzo sono legate alla modalità eccentrica e fuori da ogni logica, almeno apparente, con la quale è stato stampato. Esternamente sembra un normale libro di 700 pagine ma una volta aperto ci si accorge che l’impaginazione è sempre diversa, le zone scritte in orizzontali si alternano a quelle verticali, con trascrizioni di note, alcune pagine sono bianche altre segnate da una barra.
Non è certo facile comprenderne i meccanismi tuttavia ho ritenuto quanto meno di segnalarti il concetto su cui si basa questo tipo di impostazione letteraria. Te lo riporto integralmente.
“Questo tipo di romanzo è definito ergodico, in quanto chiede al lettore di affrontare il testo facendo un po’ di sforzi per seguire tutto ciò che contiene. Lo sforzo è sia intellettuale, bisogna seguire le storie di più personaggi, che fisico, perché in alcuni casi bisogna rigirare il libro per poterlo leggere, usare uno specchio, oppure tenere il segno in più punti per inseguire una nota.”
Un testo del genere si comprende meglio leggendolo, nel frattempo ti riporto la storia che, per gli esperti del settore, è più da interpretare vista la complessità dei concetti narrati.
La storia ruota intorno a un misterioso manoscritto rinvenuto in un baule dopo la morte del suo estensore, l’anziano Zampanò, e consiste nell’esplorazione di un film di culto girato nella casa stregata di Ash Tree Lane in cui viveva la famiglia del regista, Will Navidson, premio Pulitzer per la fotografia, che finirà per svelare un abisso senza fine, spalancato su una tenebra senziente e ferina, capace di inghiottire chiunque osi disturbarla.
Un anno di lavoro molto intenso per impaginare di nuovo un libro lungo ed estremamente complesso che la casa editrice, a detta di molti, con coraggio, ha voluto riproporre coinvolgendo nella traduzione Sara Reggiani e Leonardo Taiuti che, in una recente intervista alla domanda” cosa ne pensasse del libro ha risposto:
Tutto quello che si è detto di questo romanzo è giusto, anche perché sostanzialmente non è possibile inquadrarlo in nessun modo. Aggiungerei a tutti gli aggettivi che gli sono stati attribuiti anche «cervellotico», questo è poco ma sicuro, e «spiazzante». Di certo un lettore che prende in mano Casa di foglie deve necessariamente essere consapevole di quello che andrà a leggere, altrimenti si rischiano brutti effetti collaterali.
Vi ricordate «La casa che rende folli» nel film Le dodici fatiche di Asterix? Asterix e Obelix vengono rimbalzati da un ufficio all’altro e sono costretti a fare su e giù per mille gradini, districandosi a fatica alla ricerca di innumerevoli formulari che probabilmente neanche esistono? Ecco, il libro di Danielewski è praticamente la stessa cosa. Per fortuna, su carta.
BUONA LETTURA