Ti capita mai di sentirti priva/o di idee, di motivazioni, incapace di muoverti in qualsiasi direzione? Ecco qualche spunto “libroso” dove trovare ispirazione per ripartire!
La selezione di oggi di libri per curare, ispirare e viaggiare inizia con:
“Per dieci minuti” di Chiara Gamberale.
Dieci minuti al giorno. Tutti i giorni. Per un mese. Dieci minuti per fare una cosa nuova, mai fatta prima. Dieci minuti fuori dai soliti schemi. Per smettere di avere paura. E tornare a vivere.
I cambiamenti fanno paura, a volte bloccano ma con questo piccolo suggerimento, di dieci minuti in dieci minuti, si possono accogliere realtà che non avresti mai immaginato, da cui ricominciare.
Io non mi vergogno a dire che ci ho provato a fare questo esperimento ed in effetti la miglior cura alla paura è proprio mettersi in gioco e provare a fare anche ciò che non pensavamo di poter fare.
Perché leggerlo: per usare qualche suggerimento e scoprire che è divertente sfidarsi e vedere quante cose che pensiamo di noi e che ci limitano sono solo nostre convinzioni, non la realtà.
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Il secondo libro è “Foschia” di Annalisa Pignatelli
Di questo libro puoi leggere la recensione di Pina Sutera.
E’ una storia struggente a tratti grottesca, ma forte, che a mio parere ti entra dentro e lascia il segno. Marta racconta ormai adulta e malata la sua storia familiare, il suo rapporto con un padre, Lapo, talentuoso ma fortemente egocentrico. Con il suo modo di essere, Lapo, trascina nella depressione la moglie e Marta sua figlia rimane anche lei invischiata nella foschia che lo avvolge, ma non si arrende.
Perché leggerlo: te lo consiglio per ispirarti, perché la storia di Marta ti aiuti a reagire a quel senso di vuoto che a volte ci avvolge e ci fa sentire così impotenti. Agire, non lasciarsi sopraffare dalla “foschia”, ribellarsi ed esprimere ad ogni costo tutto ciò che di bello c’è in noi.
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Infine per viaggiare ti propongo “La ragazza del treno” di Paula Hawkins.
E’ un thriller psicologico che racconta, attraverso punti di vista tutti al femminile, del viaggio in treno che Rachel ogni mattina fa dalla periferia di Londra al suo grigio lavoro in città. Seduta accanto al finestrino, può osservare le case e le strade che scorrono e, quando il treno si ferma al solito stop, può spiare una coppia, un uomo e una donna senza nome che ogni mattina fanno colazione in veranda.
Rachel passa il suo tempo ad immaginare le loro vite, invidiando la loro apparente perfezione. Ma poi la storia, quella di Rachel e di questa misteriosa coppia, prende una piega completamente diversa.
L’idea che mi è rimasta impressa è proprio questa: quante volte guardiamo le vite degli altri e magari pensiamo che siano molto migliori della nostra? Infondo noi non le conosciamo, le guardiamo da un “finestrino”, ma se la porta si aprisse e noi potessimo entrare sarebbero ciò che sembrano?
Perché leggerlo: Per imparare a soffermarci sulla nostra di vita perché è solo li che troveremo le risposte necessarie ad andare avanti e migliorare.
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La ragazza del treno è molto Coinvolgente. l’ho Letto in 7 ore di fila.
L’ho letto qualche anno fa e mi è rimasto impresso: ho in mente tutte le immagini di questo thriller per me appassionante. Grazie per il tuo commento. Continua a seguirci!