Caro iCrewer, eccomi con un nuovo libro per te, che ti possa ispirare, curare e far viaggiare: Il limpido cerchio della felicità di Osho, edito De Agostini, che sarà disponibile dal 3 settembre.
Osho (1931-1990) ha dedicato la sua vita al risveglio della consapevolezza. Il suo nome era Chandra Mohan Jain, cambiato in Osho (oceanico) per evocare il momento della sua illuminazione, in cui è riuscito a connettersi con l’universo.
E’ stato un mistico contemporaneo che, grazie alla conoscenza profonda della sua interiorità, ha sperimentato un modo di vivere diverso incentrato sulla meditazione.
Per Osho la pratica della meditazione aiuta a conoscere meglio il proprio essere, a riscoprire i valori dell’amore, della celebrazione della vita, fondamentali per avere un’esistenza più soddisfacente e serena.
Attraverso i suoi libri ha voluto comunicare questo messaggio al maggior numero di persone: essi racchiudono preziosi insegnamenti di vita ed esperienze utili ad aiutare chi li legge a raggiungere questa nuova consapevolezza.
“L’uomo nasce come seme: può diventare un fiore oppure no. Dipende tutto da te, da cosa fai di te stesso; crescere o no dipende da te.
E’ una tua scelta e questa scelta va affrontata ogni momento; in ogni istante ti trovi a un crocevia.”
Nel libro Il Limpido Cerchio della Felicità, Osho prosegue il discorso iniziato con Al di là della paura, oltre il rancore, riprendendo le riflessioni di Guru Nanak, uno dei mistici indiani più rivoluzionari (che fondò il sikhismo: una religione monoteista basata sull’insegnamento di dieci guru che vissero in India tra il XV ed il XVIII secolo). Nanak, ottenuta l’illuminazione, iniziò a predicare principi nuovi, che risultavano rivoluzionari in una società rigidamente suddivisa in caste, classi e sessi: la fratellanza e l’ uguaglianza di tutti gli uomini davanti a Dio e davanti agli uomini stessi e la condivisione con i bisognosi del reddito eccedente. Egli individua così i fattori primari che, consciamente o inconsciamente, spingono a vivere chiusi in una ristretta visione del sé che non considera e rispetta l’insieme del nostro esistere.
Osho, partendo da questi principi, suggerisce di gestire lo stress legato alla forte pressione che subiamo nel quotidiano con la meditazione. Attraverso di essa riusciamo a creare quasi un mondo diverso, non deformato e in conflitto, come quello attuale in cui viviamo, ma un mondo più limpido, fluido, sereno, privo di invidia, rancore, egoismo, timore di perdere quanto si possiede.
Questo libro fa sicuramente viaggiare nei meandri del nostro essere. La meditazione comporta un grande sforzo per noi che siamo abituati a muoverci in continuazione, sia con la mente che con il corpo: quello di rimanere in silenzio. Il silenzio della mente e dei pensieri che conduce verso una “porticina” interiore che è l’ingresso al nostro “io” più vero, più consapevole che riusciamo ad ascoltare solo meditando.
Può curare invitandoci ad un modello di vita nuovo, più orientato all’interno che all’esterno, più accogliente e aperto al diverso, per ricominciare a sentirci parte di un tutto che sarebbe bene preservare.
E ispira. I libri di Osho non possono che ispirare, il suo messaggio è chiaro: siamo tutti semi con infinite potenzialità, ma solo quando ne prendiamo coscienza e le esprimiamo possiamo davvero iniziare a vivere e relazionarci con il mondo in maniera più piena.
Mi piacerebbe tanto riuscire a meditare molto di più. Lo faccio davvero di rado, magari questo libro mi potrà essere d’aiuto. E tu? riesci a farlo?
Spero di averti incuriosito con il consiglio di lettura di questa settimana.
Ti auguro come sempre buona lettura!