Tradimento e fedeltà sono due realtà, al giorno d’oggi, che sempre più di sovente interessano numerose coppie, sentimenti che non mancano di mandare allo sfacelo intere famiglie.
Argomento delicato, se vogliamo, che spinge a indagare sulla psiche umana, a capire cosa induca un qualsiasi soggetto a tradire. Eh già, perché nella rosa dei traditori non rientrano solo gli uomini ma anche le donne.
Fatto sta che dati alla mano, in Italia, più che negli altri Paesi, si tradisce: uomini e donne, indifferentemente, avvolti dai sensi di colpa – ma anche no -, scientemente o sulla scorta di un colpo di testa – o qualcos’altro -, si gettano tra le braccia di un partner che non è il proprio.
Potrebbe accadere una sola volta, potrebbe invece trattarsi di un appuntamento fisso che si ripete stabilmente o potrebbe anche tradirsi scegliendo di volta in volta partners diversi, ma il punto è che la fedeltà di coppia viene irrimediabilmente violata, come una crepa su un muro immacolato, perché è chiaro, se si arriva a desiderare una persona diversa da quella che sta al tuo fianco un motivo, qualsiasi esso sia, ci dovrà pure essere.
Tradimento e fedeltà: una sfida impari?
Si è più fedeli o si tradisce di più? Un sondaggio ha dimostrato, ahimè che gli italiani sono il popolo che più tradisce rispetto ai nostri amici europei, addirittura il nostro Paese si è guadagnato il primo posto (!) nella classifica, dopo che il 58% degli italiani intervistati ha dichiarato di aver tradito, almeno una volta, il proprio compagno/a. E udite udite: sempre il sondaggio avrebbe dimostrato che il traditore incallito e recidivo non è l’uomo, ma bensì la donna che con il 64% circa si conquista il primato, contro il 52% per cento degli uomini – ovvio che anche questa è una percentuale importante, ma devo essere sincera non avrei mai immaginato questo balzo in avanti da parte del sesso femminile -.
Se pensate che a mitigare il gesto possa subentrare il senso di colpa, smentisco anche questo: solo l’8% ha ammesso di essersi sentito in colpa.
Ma perché si tradisce?
Negli ultimi anni si è riscontrato un aumento dei tradimenti, in special modo nella donna che nei tempi passati tradiva il proprio uomo molto meno, a cosa è dovuta questa impennata nella infedeltà? Cosa è mutato nella donna? Probabilmente il fatto che questa oggi sia più intraprendente ed indipendente, che spesso viaggi per lavoro, che si trovi a rivestire posizioni manageriali molto forti, che goda di maggiore autonomia, tutte conquiste per noi donne, certo, ma in tutto questo mutare dei ruoli potrebbe essere successo che la donna, appunto, si sia lasciata andare a qualche infedeltà.
In passato, lo sappiamo bene, la donna era relegata quasi esclusivamente al ruolo di angelo del focolare domestico, non aveva propria autonomia soprattutto economica: dipendeva in tutto e per tutto dal proprio marito e ciò, verosimilmente, le impediva anche solo lontanamente di pensare ad un possibile adulterio perché temevano che se scoperta avrebbe potuto essere abbandonata dal proprio consorte, che l’avrebbe lasciata senza validi sostentamenti.
I motivi che spingono al tradimento possono essere diversi; gli uomini lo fanno per sfatare la noia che alle volte può aleggiare in un matrimonio, o comunque in un rapporto di coppia, oppure perché sono sessualmente attratti da un’altra donna, o infine perché devono testare il fatto di saper ancora fare conquiste.
E le donne, invece? Perché tradiscono? Probabilmente perché sentono il bisogno di stimoli nuovi, perché magari si sentono sole, trascurate, non considerate: magari cambi look, cerchi di essere più appetibile agli occhi del tuo compagno ma vieni – deliberatamente o no – ignorata: insomma vengono a mancare certe piccolezze che per le donne sono però fondamentali per l’essenza del rapporto.
Potrebbe anche darsi che si stia attraversando un periodo decisamente “no” (alle donne spesso capita), un momento in cui ti guardi allo specchio e anziché vedere la bella donna che sei, vedi un riflesso di te che non ti piace, vedi qualcuno che non ti appartiene e quindi è come se avesse necessità di avere delle conferme sul fatto che tu sia ancora piacente.
Non dimentichiamo che la donna potrebbe anche tradire perché a sua volta lo è stata: come dire, ti rendo pan per focaccia così anche tu puoi capire come ci si sente.
Il tradimento è sempre esistito e sempre esisterà, è forse qualcosa di insito nell’animo umano, ma ad onor del vero dobbiamo anche guardare l’altra faccia della medaglia, quella costituita da quelle persone che mai tradirebbero, che ti saranno sempre realmente fedeli dovessero persino incontrare quell’uomo o quella donna tanto affascinanti e suadenti da poterli indurre in tentazione.
Si può perdonare un tradimento?
Ecco, questa è una di quelle domande che non trova una pronta e risolutiva risposta: v’è chi dice che no, che mai e poi mai potrebbe perdonare un tradimento, v’è chi, al contrario, dice che invece sì, è disposto a perdonare di essere stato tradito dal proprio partner. La verità dei fatti è che forse, e dico forse, non possiamo dare una risposta se non ci si trova nella situazione, bisogna scontrarsi vis a vis con il fatto compiuto e ascoltare il proprio cuore: organo indiscusso dal quale ogni decisione dipende – d’altro canto notoria è l’annosa lotta tra cuore e cervello -.
Forse in tema di tradimento e fedeltà potrà essere interessante leggere un testo di Willy Pasini, Amori infedeli «Lo rivelano i sondaggi, è una realtà incontestabile, come appare sempre più spesso dai giornali (e non solo dalle riviste scandalistiche): oggi si tradisce molto di più che in passato. E, a dispetto della liberalizzazione dei costumi sessuali, l’infedeltà continua a essere uno dei maggiori motivi di sofferenza nella coppia. Oltre che, naturalmente, la principale causa di separazione o divorzio. Willy Pasini, psichiatra e attento osservatore dei cambiamenti delle coppie in questi ultimi decenni, indaga su quali siano nel ventunesimo secolo le cause psicologiche dell’infedeltà.
Distingue fra tradimenti maschili e femminili, “d’amore” e “di sesso”; analizza i cosiddetti “tradimenti virtuali”, cioè quelli che avvengono solo (o quasi) nelle chat e nel video dei computer, senza che le persone coinvolte si incontrino mai (ma questa è vera infedeltà?); mostra le conseguenze che un tradimento può avere sulla coppia e all’interno dell’ambiente familiare. E soprattutto, attraverso l’analisi di alcuni interessanti casi clinici, offre un aiuto a chi è divorato da sospetti e gelosie. Ma anche a chi vuole perdonare.»
Insomma, bando alle ciance: un tradimento fa sempre male, qualunque siano le ragioni che hanno condotto a tale gesto, tanto che poi è veramente – ma veramente – difficile riuscirci a passarci su come se non fosse mai accaduto. Per quanto ti sforzi, inevitabilmente qualcosa cambia, qualcosa si rompe e non funziona più: è come un macchinario dove ogni ingranaggio ha la propria necessaria funzione.
Nel momento in cui anche solo uno di quei pezzi si guasta, il macchinario smette di funzionare. Possiamo sostituire il pezzo mal funzionante, mi dirai, certo, assolutamente, ma non sempre le cose tornano come nuove, no?