Top 5 + 5 una scelta tra i testi più strani e misteriosi
Se sei un amante di libri strani e misteriosi, o con una trama particolare, ma anche di quei libri con una confezione diversa dalla norma, e non giudichi un libro dalla copertina, sei nel posto giusto, pardon nell’articolo giusto.
Certamente nella storia della letteratura la stragrande maggioranza dei testi sono riusciti ad esercitare una sorta di attrazione su di te, caro iCrewer, proprio attraverso la copertina o da qualche particolarità fuori dagli schemi.
Attraverso questa rubrica cercherò di proporti alcuni libri, contemporanei e non, che per la loro indiscussa stranezza sono riusciti ad attrarre tantissimi lettori, stregandoli, affascinandoli con la forza delle pagine, tanto da divenire addirittura oggetto di culto e ricerca.
In balia di una sorte avversa di B.S. Johnson
È quello che viene chiamato “a book in a box”, ovvero un libro in scatola, che contiene 27 sezioni (fascicoletti) non rilegate, tranne la prima e l’ultima che sono numerate.
“L’idea è visionaria. È il 1969 e B.S. Johnson è tra i più brillanti e discussi autori inglesi. Il suo ‘book in a box’ è subito un classico ma, dopo il suicidio dell’autore nel 1973, finisce nell’oblio e diventa un introvabile oggetto di collezionismo, sconosciuto al grande pubblico. Finché Jonathan Coe, autore della prefazione, lo “riscopre” e gli offre una seconda vita, trasformandolo in un fortunato caso editoriale. Siamo nelle Midlands.
Un cronista sportivo arriva in treno per seguire la partita che si terrà nello stadio locale, ma un corto circuito di ricordi lo assale quando realizza di trovarsi nella città del suo più caro amico, morto giovanissimo di cancro. Ogni angolo di strada, ogni insegna si lega a frammenti di pensieri ed emozioni che si mischiano al presente lasciando emergere, poco alla volta, la storia di un’amicizia brutalmente interrotta.
Nell’intento di riprodurre con fedeltà il percorso ingovernabile del ragionamento umano, alieno da costrizioni logiche o temporali, Johnson compone un romanzo-non-romanzo sincero, appassionato e inquieto, che riflette sui temi della disintegrazione e della fragilità.”
La lettura degli altri è lasciata totalmente al caso. Leggendoli, si segue l’accumularsi dei pensieri del protagonista (un giornalista sportivo) del romanzo che passa dal presente, ai ricordi, al ritratto della provincia inglese. La lettura casuale dei capitoli esaspera e rende tangibile l’imprecisione e la casualità del ricordo.
Consigliato a chi non si lascia intimidire da una narrazione frammentata e non lineare.
Il libro era caduto nell’oblio, ma ci ha pensato Jonathan Coe a restituirgli una seconda vita trasformandolo in un fortunato caso editoriale.
Top 5 + 5 una scelta tra i testi più strani e misteriosi
Il prossimo testo è un libro dell’autore francese Georges Perec che si è dato una regola molto importante durante la stesura, ovvero creare un libro lipogramma, cioè un complicato gioco di locuzioni, dove in tutto il racconto manca la lettera “e”.
Il racconto è pressoché un giallo, ben scritto ma non molto facile da capire in maniera istantanea, in quanto, anche il traduttore si è imposto di usare questa regola usando sinonimi e contrari italiani.
“Il protagonista del romanzo, Anton Vokal, sogna di una scomparsa. A cosa si riferisce il suo sogno? Forse a un misterioso volume sparito dalla biblioteca senza lasciare traccia. O forse alla sua stessa scomparsa sulla quale indagherà l’investigatore Dupin, già protagonista della Lettera rubata di E. A. Poe. O, ancora, si riferisce alla scomparsa della lettera “e”, che nel romanzo non viene scritta nemmeno una volta.
Oppure si riferisce alla moltitudine scomparsa, uccisa, sterminata dalla follia nazi-fascista durante la prima metà del secolo scorso. Può darsi che il titolo che Perec ha deciso di dare a questo appassionante giallo si riferisca a tutte le scomparse di cui l’autore ci parla attraverso un ricercato gioco letterario.
Altro libro molto interessante di questa Top 5+5 è
Le mappe dei miei sogni di Reif Larsen
La particolarità che rende “strano” questo libro è la sua singolare impaginazione: la vicenda è infatti illustrata con immagini che accompagnano la narrazione fornendo grafici, elenchi, schizzi e mappe in ogni pagina, rispecchiando gli interessi cartografici del protagonista e la sua minuziosa attenzione per ogni dettaglio.
L’opera di Larsen, a torto talvolta accostata alla cosiddetta letteratura ergodica, è in prima istanza un tenero e commovente racconto di formazione, che si concentra sul difficile tentativo del piccolo TS Spivet di trovare l’orientamento e la misura delle cose, in un mondo dei grandi, così vasto e complesso da necessitare di un’incessante produzione di mappe esplicative.
L’odissea solitaria di un bambino, dal west rurale alla capitale degli States, rappresenta il balzo del passerotto che lascia il nido, dovendo improvvisamente, e con le sue sole forze imparare, a volare, facendo i conti con tutti i traumi e incidenti di percorso che la vita dissemina lungo la via. Una narrazione ricca di momenti brillanti, tenerezze e tanto divertimento.
Il cifrario Beale è considerato uno dei grandi enigmi crittografici non ancora risolti. Nel 1882 Thomas Jefferson Beale lasciò tre messaggi a un amico con la promessa di utilizzarli nel caso in cui non fosse tornato. I tre messaggi sarebbero la mappa di un tesoro nascosto in Virginia: nel primo verrebbe indicato il luogo, nel secondo la descrizione e nel terzo i nomi dei compagni di Beale.
Si è capito che la chiave di lettura è in tre libri e i libri indicano pagine e posizione delle lettere che, unite, formeranno il messaggio. A oggi è stato interpretato solo il secondo messaggio che ha come chiave la Dichiarazione d’Indipendenza Americana. Gli altri due sono tuttora irrisolti.
Se ti va caro iCrewer puoi provare a ricercare in internet i numeri delle pagine relative ai due messaggi ancora irrisolti e tentare di decifrare la soluzione.
Ed ora parliamo di Casa di foglie, definito da Stephen King come il Moby Dick del genere horror. È nuovamente disponibile in Italia in una versione aggiornata e più fedele all’originale che ti impegnerà tantissimo oltre che, con buona probabilità, segnare una lettura senza precedenti.
“Un horror letterario che si tramuta in un attacco al concetto stesso di «narrazione». Qualcun altro l’ha definita una storia d’amore scritta da un semiologo, un mosaico narrativo in bilico tra la suspense e un onirico viaggio nel subconscio.
O ancora: una bizzarra invenzione à la Pynchon, pervasa dall’ossessione linguistica di Nabokov e mutevole come un borgesiano labirinto dell’irrealtà. Impossibile inquadrare in una formula l’inquietante debutto di Mark Z. Danielewski, o anche solo provare a ricostruirne la trama, punteggiata di citazioni, digressioni erudite, immagini e appendici.
La storia ruota intorno a un misterioso manoscritto rinvenuto in un baule dopo la morte del suo estensore, l’anziano Zampanò, e consiste nell’esplorazione di un film di culto girato nella casa stregata di Ash Tree Lane in cui viveva la famiglia del regista, Will Navidson, premio Pulitzer per la fotografia, che finirà per svelare un abisso senza fine, spalancato su una tenebra senziente e ferina, capace di inghiottire chiunque osi disturbarla.”
Bene, ho cercato in questa prima Top 5 + 5 di raggruppare una prima “scrematura” di tutti quei libri che possono sorprenderti, incuriosirti, e perché no, ossessionarti, ma la lista è ancora lunga.
Lasciandomi un tuo parere mi sentirò autorizzata a ricercarne ancora per te, altrimenti…
Buona lettura.