Era il 20 luglio del 1969, avrò avuto più o meno dodici anni ma quella giornata, nonostante tutto, non l’ho dimenticata. Eravamo tutti davanti al televisore, all’epoca rigorosamente in bianco e nero, catalizzati dalle parole di Tito Stagno, il giornalista designato a fare la telecronaca di un momento che sarebbe rimasto alla storia: lo sbarco dell’uomo sulla Luna.
Lo ricordo bene: volto squadrato, grandi occhiali neri e spessi, la voce importante e profonda, piacevolmente emozionata nel raccontare attimo per attimo un evento unico, almeno per l’epoca.
Tito Stagno muore Mister Moonlight, il giornalista che raccontò un epoca
A distanza di tanti anni la notizia della sua scomparsa mi ha colpito. Mister Moonlight, così veniva chiamato dalla stampa estera, si è spento a 92 anni nella sua casa, circondato dalla sua famiglia.
Ricordarlo solo per il singolo evento legato all’allunaggio dell’Apollo 11 sarebbe riduttivo. Oltre che giornalista e conduttore TV, Tito Stagno è stato telecronista sportivo, inviato speciale al seguito di grandi personalità oltre che responsabile della Domenica Sportiva, dal 1976 al 1995.
Di origini sarde, il giornalista, primo di otto fratelli, si trasferìsce con la famiglia prima a Parma, poi a Pola.
A 13 anni fa una brevissima apparizione a Marinai senza stelle il film di Francesco De Robertis “, esperienza che ripete nel 1959 nel film il vedovo diretto dal regista Dino Risi che gli affida la parte di un giornalista televisivo.
Una carriera la sua che parte nel 1949 con alcune esperienze radiofoniche durante il periodo universitario.
La prima vera opportunità però arriva nel 1954 al concorso per telecronisti che il giornalista supera brillantemente e che gli consentirà, l’anno successivo, di far parte della squadra del Telegiornale del Canale Nazionale.
Dai giochi olimpici del ’56 Stagno passa ai grandi appuntamenti con personalità storiche come Papa Giovanni XXIII a Kennedy, da Nehru a Eisenhower.
La prima telecronaca spaziale è del 1961 quando viene chiamato a commentare il primo volo dell’astronauta sovietico Jurij Gagarin intorno alla Terra.
“Un evento per me epocale, sia umanamente e che professionalmente – ha raccontato il popolare giornalista – dovendo gestire 27 ore di diretta non stop. Ricordo che ad un certo punto sul monitor sparirono le immagini ed io dovetti improvvisare quanto stava accadendo ricordando a memoria le procedure che gli astronauti erano chiamati ad effettuare.
Dopo aver finito la telecronaca appresi che ero piaciuto ai dirigenti Rai e che avrebbero voluto affidarmi tutte le telecronache relative a lanci e sonde spaziali”.
Nel 1966, il giornalista parte per un viaggio di aggiornamento negli Stati Uniti che gli consente di venire a contatto con le realtà spaziali in programmazione come l’Apollo 11, e di diventare in seguito protagonista dell’indimenticabile diretta televisiva che vede l’allunaggio dell’Apollo 11
Tito Stagno, il racconto in diretta dello sbarco dell’uomo sulla Luna
Ti riporto integralmente un aneddoto particolare che lo coinvolse insieme a Ruggero Orlando, “storico inviato da Nuova York”
“I due giornalisti durante la diretta ebbero anche un battibecco perché non si trovarono d’accordo sul momento preciso dell’allunaggio.
Per molti anni si è discusso su quel fraintendimento: da analisi successive delle registrazioni è emerso che Stagno annunciò l’allunaggio con 56 secondi di anticipo e Orlando con circa 10 secondi di ritardo”.
Grande appassionato di corse e motori, nel 1976 Stagno diventa per 17 anni responsabile dello sport di Rai Uno, seguendo e conducendo la Domenica sportiva prima con Pigna e poi nella stagione 1985-1986 con Beppe Viola, Adriano De Zan, Giampiero Galeazzi e Paolo Rosi.
Pur se lontano dallo schermo il giornalista ha continuato a tenere convegni e partecipare a diversi programmi televisivi, oltre che a scrivere per “L’Eco di Bergamo” e “La Gazzetta di Parma”.
Tra i riconoscimenti quello di Grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana ricevuto nel 2002 e la Stella d’oro al merito sportivo.
Nel 2009 Tito Stagno ha poi pubblicato il libro di memorie edito da Minimun Fax” Mister Moonlight. Confessioni di un telecronista lunatico”.
Il fascismo, la guerra, il boom economico, la nascita della televisione, il primo uomo sulla Luna, il calcio di Maradona… “Mister Moonlight” è la storia d’Italia degli ultimi ottant’anni raccontata da Tito Stagno, il giornalista che ha vissuto da vicinissimo i grandi cambiamenti che hanno attraversato il nostro paese e il mondo.
Ma “Mister Moonlight” è anche l’avventurosa biografia di un ragazzino della provincia italiana del dopoguerra che passa i pomeriggi al cinema e che all’improvviso si trova catapultato sul palcoscenico della storia, e qui si gioca la vita. Con tutta la consapevolezza che non basta essere testimoni del proprio tempo ma bisogna esserne, con curiosità e coraggio, protagonisti.
“Se dovessi fare una sintesi e lasciare un insegnamento, dopo tanti anni di esperienza, direi che il senso della vita sta tutto in una parola: Comunicare”.
Buon viaggio Mister moonlight!