Caro Lettore, in questo nuovo appuntamento con Tre libri per Te, parliamo di tempo per noi stessi.
Quanto tempo libero hai a disposizione, come lo utilizzi?
Spesso riempiamo il nostro tempo di tante cose per evitare di trovarci a tu per tu con noi stessi. A volte non avere nulla da fare fa paura. Forse perché ci mette a disagio doverci confrontare con quella parte di noi più profonda che potrebbe far venir fuori la nostra insoddisfazione, qualora ci fosse.
Allora diviene importante utilizzare quel tempo per ritirarci in noi stessi con le nostre emozioni, per ristabilire un dialogo interiore utile a ritrovare la forza per raccogliere le idee e riconsiderare le nostre scelte.
Un modo per rigenerarsi è ad esempio utilizzare il tempo per farne ciò che ci piace.
In quello spazio solo per te puoi ritrovare la gioia di stare da sola e sentirti felice.
Anche in questo caso i libri possono aiutarci:
Il libro per curare:
Ho scelto un libro che può aiutare ad utilizzare al meglio il tempo e goderne Designing Your Life: How to Build a Well-Lived, Joyful Life – Disegna la tua vita: come costruire una vita piena di gioia e viverla a pieno di Bill Burnett edito BUR Biblioteca Univ. Rizzoli.
“Che cosa voglio fare della mia vita?”, “Chi voglio diventare?”, “Come posso trovare il coraggio di lasciare un lavoro che non mi dà più soddisfazioni e costruirmi un nuovo percorso?”. Quanti di noi si sono trovati almeno una volta a porsi queste domande? In mezzo alle infinite possibilità del mondo in cui viviamo, la maggior parte di noi si sente disorientata e incapace di capire che cosa desideri davvero.
Utilizzando la loro esperienza come innovatori della Silicon Valley e come docenti di uno dei corsi più frequentati a Stanford, Designing Your Life, che insegna agli studenti come progettare la loro vita futura, gli autori di questo libro hanno elaborato un metodo e una “cassetta degli attrezzi” per imparare ad analizzare la nostra vita con uno sguardo nuovo e individuare le innumerevoli opportunità che ci vengono offerte.
Prendendo ispirazione dalla capacità di creare e sperimentare che da sempre guida designer e innovatori – “prova, riformula, riprova” – i due autori ci mostrano come vincere le paure e i luoghi comuni che ci immobilizzano e costruire un’esistenza in cui poterci sentire realizzati. Un approccio agile e versatile, estremamente efficace perché applicabile a molteplici contesti, indipendentemente dall’età o dalla situazione specifica in cui ci troviamo. Perché, con il giusto approccio, tutti possiamo dare alla nostra vita la forma giusta per noi. Prefazione di Francesca Parviero.
Il libro per ispirare è dedicato a bambini e genitori.
Mindfulness per bimbi (e genitori) di Paolo Moderato e Francesca Pergolizzi edito Mondadori
Oggi sempre più bambini sono sottoposti a uno stress continuo: devono stare al passo del mondo veloce in cui sono immersi, con il risultato di essere sempre meno in contatto con se stessi e con l’ambiente circostante. Ciò influisce sulla loro capacità di rimanere attenti e concentrati a lungo, e sulla gestione di emozioni quali frustrazione, rabbia, ansia e paura.
La mindfulness aiuta ad acquisire una nuova consapevolezza di ciò che siamo qui e ora e permette di dare valore alle piccole esperienze quotidiane e alle interazioni che ogni giorno si costruiscono all’interno della famiglia e della classe, trasformando la relazione tra noi e i nostri bimbi in un dono reciproco e preziosissimo.
Questo libro illustra alcune delle attività più semplici ed efficaci che genitori e figli possono svolgere, da soli o insieme, per rallentare il ritmo e nutrire calma e consapevolezza.
Pratiche come l’abbraccio e l’ascolto consapevole, il respiro a stella, il gioco delle emozioni dentro le bolle, sono semplici esercizi che insegnano a stare in contatto con il proprio corpo, i propri pensieri e le proprie emozioni, e a gestire i momenti di difficoltà.
Possono diventare routine salutari che aiutano la serenità e la concentrazione e possono essere adottate anche dagli insegnanti a cui è dedicato il capitolo finale.
Il libro per viaggiare:
Ho scelto La donna dalla gonna viola di Imamura Natsuko edito Salani, dal 18 marzo in libreria. Questo romanzo ha conquistato il Giappone: vincitore del prestigioso premio Akutagawa, il più importante riconoscimento del Sol Levante. E’ un romanzo che parla di solitudine e della difficoltà di trovare il proprio posto nel mondo.
Due donne, due solitudini, la storia di una ossessione pericolosa.
Sullo sfondo, il disperato desiderio di riconoscimento e di amore.
Tutti i pomeriggi la donna dalla gonna viola si siede sulla stessa panchina del parco di una grande e anonima città giapponese e mangia una brioche alla crema, mentre i ragazzini che giocano lì intorno fanno a gara per attirare la sua attenzione.
La donna dalla gonna viola non lo sa, ma ogni suo movimento è seguito di nascosto dalla donna dal cardigan giallo, la voce narrante, sempre attenta a controllare che cosa mangia, dove va, con chi parla.
La donna dalla gonna viola è single, abita in un piccolo appartamento di periferia e svolge lavori temporanei, proprio come la donna dal cardigan giallo, a cui nessuno, però, sembra prestare attenzione.
Chi sono davvero queste due donne, i cui unici tratti comuni sembrano essere la precarietà e la solitudine? Con la scusa di voler diventare sua amica, la donna dal cardigan giallo riesce a far assumere la donna dalla gonna viola nella sua stessa agenzia di pulizie che lavora per un hotel. E qui le loro strade si intersecano in modo drammatico e imprevedibile…
Il racconto sottile e inquietante di un’ossessione, una storia che, in un crescendo di tensione, assume via via i toni del thriller, in una spirale di desideri inespressi, solitudine, dinamiche di potere e condizione femminile, disperato desiderio di rendersi visibili, di essere considerati e amati.
Imamura Natsuka è nata a Hiroshima nel 1980 e ha studiato a Osaka. Fin dall’inizio della sua carriera di scrittrice ha vinto numerosi premi letterari, tra cui il Dazai Osamu, il Mishima Yukio, il Kawai Hayao Story e il Noma Literary New Face.
È stata finalista per tre volte al più importante riconoscimento letterario giapponese, il premio Akutagawa, che ha vinto nel 2019 con questo romanzo, in corso di traduzione in tutto il mondo.