“Il 3 aprile 1941 il conte Teleki Pal, nelle prime ore del mattino, verosimilmente fra le 2 e le 2 e mezza, secondo l’autopsia si corica a letto e si spara alla testa, con una Browning automatica di grosso calibro.”
Inizia così il saggio politico di Francesco Bonicelli Verrina pubblicato nel settembre del 2016. Saggio politico, storico che racconta la storia dell’Ungheria, dei suoi abitanti, di come hanno vissuto le due guerre mondiali. Racconto di come un uomo di nome Teleki Pal abbia fatto la differenza.
Ma esattamente come fece la storia Teleki Pal?
“Non dobbiamo far divenire la nostra gioia il loro dolore. Il nostro desiderio è condividere armoniosamente la nostra comune casa”
In questa semplice citazione del protagonista si capisce come il suo obiettivo politico era di unire in modo culturale i territori della Jugoslavia. Essi infatti dopo essere stati uniti per tanto tempo sotto l’impero Austro-ungarico, dopo la Prima Guerra Mondiale vennero divisi in base alle esigenze dei diversi stati europei. Per arrivare al suo scopo, si alleò con Hitler, poi si suicidò proprio perché capì l’errore e l’inganno subito.
La lettura del libro può essere utile per analizzare una parte della storia europea e per approfondire delle ricerche.
“Teleki tenta fino all’ultimo di salvare il suo paese: pur revisionista convinto è sicuramente assertore di una Confederazione di stati europea e prevede che il revisionismo a tutti i costi, porterà l’Ungheria a perdere se stessa, in un’Europa che, dalle parole di Teleki stesso, nel suo saggio del 1940 Transilvania, si è scoperta un “piccolo continente”, in balìa di slogan, dove il vitale scontro di culture si è trasformato in annientamento di civiltà. Le relazioni con la Polonia, fino al salvataggio, durante l’invasione russo-tedesca, di centomila profughi polacchi ed ebrei e le trattative segrete polacco-magiare ai danni di Terzo Reich e URSS, l’occupazione della Transilvania e della Transcarpazia (e i rapporti diplomatici con Romania e Cecoslovacchia), la missione di volontari a fianco dei “fratelli finnici”, aggrediti dai russi nel dicembre del ’39, fino al suicidio il 3 aprile 1941, del grande geografo, trascinato in politica dagli eventi, che per primo aveva individuato e difeso le ragioni della nazione curda.”
Cos’altro possiamo trovare nel libro Teleki Pal?
Nel saggio politico di Francesco Bonicelli Verrina possiamo trovare citati grandi filosofi come Hanna Arendt e scrittori come Indro Montanelli.
“Se quella generazione ha vissuto “la resistenza dell’uomo contro il carro armato”, si può dire che la generazione di Teleki abbia vissuto la resistenza al Fato, una resistenza contro l’evidenza, una lotta disperata per trattenere le spoglie di un glorioso passato che costò la libertà e l’indipendenza.”
Chi è l’autore del saggio su Teleki Pal?
Lo scrittore è Francesco Bonicelli Verrina nato nel 1991 a Novi Ligure. Si è laureato in Scienze Storiche all’Università di Genova nel 2014 per poi completare gli studi con una laurea magistrale in Scienze Internazionali della Cooperazione nel 2018. Appassionato di storia, analizza soprattutto i diversi paesi dell’Europa centro-orientale. Il suo romanzo su Teleki Pal dimostra la sua vocazione per la ricerca storica. Insegna filosofia e storia nei licei.