Le storie della buonanotte rappresentano un momento che riveste quasi i caratteri della sacralità: attimi durante i quali c’è una particolare interazione fra il genitore e il bambino, durante la quale essi si sentono avvolti da una sorta di magia, sì, hai letto bene, la magia delle fiabe e/o della favole che fa sognare bambini e adulti.
Leggere le fiabe è terapeutico non solo per i più piccini, ma anche per i più grandi, perché a leggere quelle storie fatate di principi e principesse, di draghi e mostri sconfitti, di streghe ridotte in polvere, del bene che trionfa sempre sul male, fa bene a tutti.
Storie della buonanotte: Alexa cosa mi leggi stasera?
C’era una volta un bambino che ogni sera, prima di andare a dormire, chiedeva al buon genitore la lettura di una bella fiaba e/o favola.
Il bambino, con il suo pigiama blu con le stelline, si sollevava in punta di piedi ed estraeva dalla libreria della propria cameretta un bel libro sulla cui copertina vi erano raffigurati re, principesse, castelli e draghi.
Egli, quindi, correva da mamma o papà, consegnava il prescelto al genitore chiedendo di leggere proprio una storia racchiusa in quel volume.
Il piccolo, allora, felice ed euforico per la favola che si accingeva ad ascoltare, si infilava sotto le coperte, si adagiava ben bene con la testolina sopra al cuscino e con gli occhi sgranati e le orecchie ben bene aperte, si apprestava ad ascoltare la calda e rassicurante voce del genitore pronto a trasportarlo in altri mondi e a condurlo in grandi avventure.
Il genitore, all’occorrenza, sapeva bene modulare la propria voce, facendola diventare acuta e gracchiante come quella di una strega o delicata e soave come quella di una principessa. Tutto ciò provocava un sano divertimento al bambino che divertito, emetteva risate cristalline.
Il bimbo ascoltava rapito finché gli occhi pian piano non si chiudevano per fare il suo ingresso nel fantasioso mondo dei sogni. Il genitore carezzava la testolina del proprio bambino, depositava un bacio sulla nuca e riponeva il libro al suo posto dando allo stesso appuntamento per la sera successiva.
Purtroppo, questa bella scena che ci siamo immaginati, oggi potrebbe diventare roba del passato, esistente appunto solo nella nostra fantasia.
In un’era nella quale la tecnologia sta prendendo sempre più il sopravvento, dove noi adulti per primi ci lasciamo guidare dalle App, dove spesso ad una chiacchierata in presenza, si preferisce chattare, così anche la lettura delle favole della buonanotte potrebbe essere affidata a strumenti tecnologi, quali App apposite, tablet, smartphone e non ultima Alexa.
Sì, proprio lei, la nuova frontiera della tecnologia che ha trasformato in domotiche le nostre abitazioni, lei che ha sempre la risposta giusta alle nostre domande, lei pronta a soddisfare quasi tutte le nostre curiosità, lei che adesso prenderà il posto dei genitori nella lettura serale delle storie della buonanotte ai propri pargoli.
Tutto ciò è nato da uno studio inglese condotto dalla Charity BookTrust, ovvero un’organizzazione no profit che si premura di promuovere la lettura nei bambini. Lo scopo del sondaggio, indetto da questa Associazione, era quello di capire quanti genitori ancora oggi leggessero una fiaba e/o favola della buonanotte ai propri figli.
La ricerca è stata svolta su un campione di circa mille genitori del Regno Unito, da questa ne è emerso che circa un quarto di essi, oggi, conferisce la lettura di storie della buonanotte proprio ad Alexa ed apparecchiature simili, come smartphone e tablet.
Perché i genitori preferiscono far leggere le storie della buonanotte ad Alexa?
La risposta è come dire molto semplice: oggigiorno i genitori sono sempre più stanchi e sempre più occupati dal proprio lavoro, molti di essi – ciò è risultato dal sondaggio – non riescono a rientrare a casa ad orari decenti dal lavoro.
Quindi, causa la stanchezza o l’occupazione dettata dal lavoro, essi non riescono a dedicarsi a questa attività che, invece ed a mio modesto avviso, si rivelerebbe utile e necessaria anche agli adulti.
L’importanza di una storia della buonanotte letta proprio dai genitori
Eppure, eppure, non bisogna dimenticare l’importanza, il valore educativo e cognitivo che una la lettura di una bella storia della buonanotte può avere sui bambini.
Innanzitutto, i bambini ascoltando la voce dei genitori si sentono rassicurati, cullati, confortati, sanno che gli incubi non verranno a spaventarli nel sonno. Quella figura genitoriale seduta accanto a loro, che per il loro divertimento impara a camuffare le voci, ha un che di rassicurante per gli stessi.
Inoltre, in tale maniera si condivide un grande momento di complicità fra il bambino ed il genitore, i due si sentono legati da attimi che appartengono solo a loro e a nessun altro, si creano dei ricordi che resisteranno al tempo e resteranno indelebili nella memoria.
Ancora, la lettura a voce alta della favola e/o fiaba aiuta nello sviluppo del linguaggio il bambino ancor piccolo o comunque fa sì che gli stessi apprendano nuovi vocaboli, stimola la loro creatività e il ragionamento.
Incoraggia il bambino nella lettura.
Insomma, ci sono tanti buoni e validi motivi perché le storie della buonanotte vengano lette ai nostri figli.
Sia chiaro: non sono contro lo sviluppo della tecnologia, ci mancherebbe – purché non se ne faccia un abuso -, ma propendo sempre un tantino in più per i veri rapporti umani dove ci si può guardare negli occhi e sorridersi.
Ragion per cui ritengo che sia meglio che le storie della buonanotte continuino ad essere lette ai figli dai genitori, piuttosto che affidarne la lettura alla voce fredda, moncorde ed asettica di Alexa o di altro strumento tecnologico.
In conclusione: imponiamoci di ritagliarci un po’ di tempo da dedicare alla sana lettura di fantastiche favole e/o fiabe ai nostri figli, perché, in fin dei conti, questi sono momenti che custodiremo per sempre ed ai quali, un giorno, ripenseremo con malcelata nostalgia.