Stefano Labbia, nato a Roma nel 1984, è un giovane autore italiano di origine brasiliana che ha al suo attivo numerose iniziative e pubblicazioni in vari settori. La sua prima raccolta di poesie, Gli Orari del Cuore pubblicata con la Casa Editrice Leonida, risale al 2016. L’anno successivo, 2017, Stefano Labbia pubblica per la Talos Edizioni, la sua seconda silloge poetica dal titolo I Giardini Incantati e inoltre dà alle stampe digitali il suo primo romanzo, Piccole Vite Infelici, pubblicato da Elison Publishing in versione e-book, successivamente ripubblicato in versione cartacea da Maurizio Vetri Editore.
L’estro creativo di Stefano Labbia è veramente instancabile: nel 2018 pubblica una raccolta di racconti, anche questa in versione e-book, dal titolo Bingo Bongo & altre storie edita da Il Faggio Edizioni e l’anno successivo, 2019, vede la luce, tramite Tempra Edizioni, la sua terza raccolta poetica dal titolo Vivo!!!. Non basta, perchè sempre nel 2019 Labbia crea la prima graphic novel (romanzo a fumetti) Killer Loop’S #1 per LFA Publisher che non resterà l’unica: il nostro autore sembra prediligere questo genere letterario, svariate sono infatti le sue pubblicazioni di questo genere.
Nel 2020 Stefano Labbia pubblica la quarta raccolta di poesie dal titolo Nel Rifugio Sommerso e la seconda raccolta di racconti brevi Il padre di Kissinger era un bastardo, pubblicata da Black Robot Publishing ed edita in lingua italiana e inglese. E se credi caro lettore che basti così per il 202o, ti sbagli! Il nostro autore pubblica anche il suo secondo romanzo, Come vivere in tre comode rate, considerato il seguito ideale di Piccole Vite Infelici.
Stefano Labbia: un autore eclettico
Proprio così, caro lettore, Stefano Labbia è di sicuro un autore cui la definizione “instancabile ed eclettico” calza a pennello: dalla prosa, alla poesia, dalla novellistica alla graphic novel, al teatro: il suo estro creativo, oltre ad essere inesauribile, abbraccia vari settori e si avvale di svariate collaborazioni: impossibile elencare tutte quelle che lo vedono impegnato a vario titolo. Numerose sono anche le iniziative a scopo benefico a cui Stefano Labbia dedica larga parte delle sue energie.
Il 2021, benché sia iniziato da soli tre mesi, lo vede già presente sia sul mercato letterario italiano che su quello inglese con la terza raccolta di racconti brevi, Il trucco di Moliére e con una quinta silloge poetica dal titolo Amore dopo amore, pubblicata in self-publishing il primo marzo. Ed è questa silloge che pongo oggi alla tua attenzione caro lettore, sia perchè è di recente pubblicazione e sia perchè ha un titolo che non mi suona nuovo…
Amore dopo amore è un gioiello contemporaneo prezioso: le poesie che compongono quest’opera denotano una scrittura matura, ricca di “letture” alle spalle e di energia, tenuta in equilibrio dalla sigla stilistica che dà forma e struttura all’opera. Emergono per originalità e forza l’io lirico e le figure femminili, nonché una sottile vena ironica capace spesso di rovesciare completamente il movimento semantico e figurativo dei versi, con effetto straniante o illuminante.
Stefano Labbia si conferma grande cantore dei tempi moderni con una ferocia ed un candore straziante: è stato Umberto Saba a dire “Ai poeti resta da fare la poesia onesta.“. Ed uno dei pregi di Labbia è proprio questo: l’onestà.
Ho riportato fedelmente parte delle note di presentazione di Amore dopo amore di Stefano Labbia e devo dire che tanto calore e tanta enfasi non può che suscitare la curiosità di chi, come me, ritiene la poesia una delle più alte forme espressive, in letteratura.
Amore dopo amore è un diario di una società che ancora sogna, ancora vive, seppur a metà. Questa raccolta serve come testimonianza, al pari di un libro inchiesta, per l’oggi e per il domani. Oggi per fare il punto della situazione. Domani per capire come eravamo.
Amore dopo amore di Stefano Labbia, un titolo che ricorda…
Un titolo Amore dopo amore che, come ho accennato sopra, non appena letto mi ha richiamato in mente qualcosa… Ti confesso che sulle prime non sono riuscita a mettere a fuoco cosa di preciso fosse quel richiamo: hai presente quella sensazione di dejà vu che prende quando si viene a contatto con qualcosa che hai visto o sentito in precedenza?
Bene, il mio non poteva essere un dejà vu, trattandosi di un titolo, ma un dejà udit si, e ti chiedo scusa per il francese maccheronico… Infatti, non mi sbagliavo, era proprio un già sentito e ne ho avuto la certezza indagando e percorrendo le multiformi strade del web.
Amore dopo amore, prima di essere il titolo dell’ultima silloge poetica di Stefano Labbia è il titolo di un album di uno dei più estrosi cantautori italiani: Renato Zero. Pubblicato nel 1998, quando Stefano Labbia aveva cioè solo 14 anni, è il ventesimo album di Renato Zero e comprende il famoso e per certi versi poetico, brano musicale dal titolo Cercami, tanto per citare la più nota fra le 13 tracce che ancora si ascoltano con piacere vista la straordinaria attualità.
Ci saranno attinenze fra la silloge poetica Amore dopo amore di Stefano Labbia e l’album di Renato Zero? La risposta parafrasa, così per restare in tema, un altro famoso brano stavolta di Lucio Battisti: Lo scopriremo solo leggendo…