Lo strepitoso ultimo mondiale di Federica Pellegrini!
Braccia alzate verso il cielo, lo sguardo rivolto verso l’alto, gli occhi umidi e non bagnati dell’acqua della piscina, sono lacrime di gioia. Chissà cosa avrà pensato, Federica Pellegrini quando, dopo l’ultima bracciata, le dita hanno toccato il bordo vasca e con gli occhi avrà cercato il quadro dei tempi o della classifica… e cosa avrà provato se non una gioia incontenibile, una volta accortasi che, prima di qualsiasi altra, è stata lei, ancora una volta, a vincere la Sua gara. Il cuore a mille, perfino noi seduti al di là dello schermo, emozionati e con l’ansia dilagante, prima di ogni sua gara, come tutte le gare che Federica, la Federica nazionale, oggi voglio chiamarla così, ci ha abituati. Assuefatti al suo fare quasi aristocratico e sempre molto determinato, anche quando le cose non sono andate come lei avrebbe voluto, il vederla commossa e incredula mi ha profondamente colpito.
Non è stata una gara qualsiasi, è stata la gara della vita, quella con la quale entri definitivamente nel cuore di tutti o rimani negli angoli dei ricordi più belli. Lacrime non solo di gioia, ma di fatica, tanto sacrificio, allenamenti duri, km di vasche per giorni e giorni, senza sosta, senza se e senza ma, lacrime che scendono e che non puoi fermare. Come si fa a non comprendere e a non emozionarsi, quando si vince un mondiale alla veneranda età di 31 anni, il prossimo 5 agosto, si entra nella storia, e la Divina Federica nella storia è entrata di diritto. Un avventura nata già nel 2004, sul podio olimpico di Atene a 16 anni, la più giovane atleta italiana di tutti i tempi, il suo primo mondiale, nel 2003, in quel di Barcellona, scendendo in vasca nella 4×100 stile libero, in quarta frazione, riuscendo a qualificarsi per la finale con l’ottavo e ultimo tempo utile e da quel momento non si è più fermata. Una carriera lunghissima di risultati con undici medaglie conquistate in nove competizioni di altissimo livello, l’argento nel Mondiale del 2005 in Canada e le quattro medaglie d’oro consecutive conquistate a Roma nel 2009, battendo il record del mondo anche nei 400 stile libero, risultato straordinario conquistato anche a Shanghai nel 2011, e poi l’argento nella staffetta 4×200 sl a Kazan nel 2015, e ancora Budapest nel 2017 e l’ultima di Guanjiu, senza dimenticare la sua partecipazione alle Olimpiadi di Pechino, Londra, e Rio nel 2016, I giochi del Mediterraneo,gli Europei, Gli assoluti italiani, più di così Federica non avrebbe potuto fare!
Una atleta straordinaria in acqua e determinata nella vita e su questo nessuno può obiettare. Una scelta di vita che l’atleta veronese ha portato avanti, con coraggio, a volte colorata da segni di intransigenza e intolleranza verso coloro che della sua vita voleva sapere troppo. Scevra dai condizionamenti esterni, a indicarle la via per il successo, sono stati gli esempi concreti esibiti dopo ogni apparente caduta, la sua capacità decisionale nell’interrompere collaborazioni probabilmente non più idonee per la sua esperienza, ma certamente indispensabili per cambiare rotta, migliorare, adeguandosi al momento, alla situazione e a chi, in lei, ha sempre creduto. Il classico quanto arcaico ” Verba volant” in tutti questi anni ha avuto un peso importante nelle decisioni prese dalla nuotatrice, sempre più convinta che nello sport ma, a mio avviso, nella vita siano gli esempi concreti a dare il senso alle parole dette.
Di certo la gloria ti porta a vivere una realtà parallela, costantemente sotto i riflettori, nei momenti di gioia ma anche in quelli meno felici, guardata a vista in quella che è la tua vita ma soprattutto quella condivisa pubblicamente, dallo spettacolo, ai rapporti personali, alle copertine dei giornali, alle foto rubate, magari anche un po piccanti, la vita di una Diva dello sport è anche questo. Alti e bassi che Federica Pellegrini ha raccontato in La campionessa, Vita da record di Federica Pellegrini, il libro che mette a nudo i difetti e i pregi di questa grande atleta. Sono stati in molti a pensare che prima o poi, il suo “essere libera di fare e di decidere,” avrebbero potuto affievolire o ridurre il rendimento, tenuto conto che anche l’età avrebbe avuto il suo peso. Eppure eccola ancora con le braccia alzate, ancora con il suo sguardo fiero, consapevole di aver fatto tutto il possibile e di più, di aver dimostrato che l’età non conta se vuoi conquistare qualcosa d’importante. “Questo sarà il suo ultimo mondiale” le ha detto la telecronista alla fine della staffetta dei 400 misti, lei, la divina, prontamente ha risposto: “Ora sono felice, chi lo sa, l’anno prossimo ci sono le Olimpiadi, e voglio far bene, magari faccio l’impossibile!” visti i risultati come si fa a non crederle!
Cara Federica, dopo aver esultato e raccolto le tue lacrime una cosa te la voglio dire! Non sono importanti i capricci, le tue intolleranze e quella lunaticità che ti ha reso comunque umana, non lo è neanche la testardaggine con cui ti sei “tuffata” in tutte le tue esperienze, e ancor meno quell’aria da diva ormai forgiata di cui spesso hai riempito pagine dei giornali. Ti ha reso unica il cuore e l amore che hai messo in ciò che hai voluto realizzare, la tenacia ,quella splendida testardaggine che ti ha fatto salire sul podio per 16 anni, la consapevolezza di “potere” madre di tutte le volontà, ti sei vestita di una forza non solo muscolare, che non ti ha fatto mollare mai, alle continue aspettative hai risposto dimostrando. Se non te ne fossi accorta, sei diventata un esempio e di quelli importanti, quindi mi raccomando, rimani sempre cosi come sei, continua a “tuffarti ” nel tuo mondo ma guardandoti intorno per regalare ancora la parte migliore di te!