Oggi, per la rubrica Sport in book, ho deciso di dedicare questo articolo a Silvia Grua, donna forte, ex podista e ciclista di Villareggia, un paesino vicino Torino, emblema di quel ciclismo femminile che non molla mai e affronta le salite più dure, quelle che la vita può riservarti dietro l’angolo per metterti alla prova forse, per tirare fuori ancora più grinta e passione.
Ed è quello che è successo a questa sportiva che ha voluto raccontare la sua esperienza di vita e ha deciso di donare speranza a chi come lei ha dovuto affrontare per due volte il cancro. In quella salita Silvia Grua ha abbracciato il ciclismo e si è aggrappata alla vita fortemente, vincendo e superando i propri limiti.
Vediamo ora insieme il libro che ha scritto, uscito da poco, intitolato I colori della salita, edito da Capovolte edizioni: un volume in cui l’esordiente autrice sorride alla vita pedalando fino al tetto del mondo.
I colori della salita di Silvia Grua
Emozionante il libro dalle mille sfumature di colore dell’atleta canavesana, il cui ricavato andrà a sostenere l’Associazione SAMCO Odv di Chivasso per le cure palliative e l’assistenza del malato oncologico. L’esordiente scrittrice spiega il motivo del titolo e quali colori si sono delineati durante la sua esperienza di vita con la malattia:
Si inizia dal nero più profondo, quando mi hanno diagnosticato il cancro; poi si inizia a salire, proprio come quando si è in bici: un colpo di pedale dopo l’altro e lo scenario davanti a noi si apre: si inizia a vedere il verde dei prati e della speranza, le sfumature del giallo del sole, magari il bianco candore della neve, fino ad arrivare lassù, dove brilla l’azzurro del cielo.
Oltre a migliorare lo stato di salute, lo sport è una scuola di vita: insegna l’importanza della determinazione, la voglia di non mollare e di darsi obiettivi che vanno oltre la contingenza; e poi ti fa capire quanto un traguardo importante non possa non essere condiviso.
Per quanto durante l’everesting toccasse a me pedalare, la gente lungo la strada e le persone con cui ho studiato questa impresa mi hanno dato molto più di un semplice incitamento. E quando mi sembrava di non averne più ci pensava la bellezza e i colori dei paesaggi a spingermi un po’ più in là.
Ecco la sinossi del libro d’esordio:
Silvia Grua è una podista e ciclista. Classe 1975, vive in un paesino del basso canavese, in provincia di Torino. Bimba tranquilla, crescendo ha sviluppato la sua vera natura attraverso lo sport. Prima macinando chilometri di corsa, poi scoprendo il piacere della pedalata in montagna, ha capito che la sua felicità era riempirsi gli occhi dei colori del mondo.
A 34 anni ha incontrato sul suo percorso per due volte la parola “cancro”. Ma è proprio grazie agli insegnamenti della pratica agonistica che è riuscita a rialzarsi. Non solo. Ha deciso di percorrere le strade in salita della vita con l’obiettivo di testimoniare e sensibilizzare le persone sulla prevenzione e sostenere la ricerca sui tumori. Con questo proposito, il 4 settembre 2021 ha conquistato sulle strade di casa il suo Everesting, una sfida incredibile: raggiungere in bicicletta il dislivello positivo di 8.848 metri, pari all’altezza del monte Everest, il tetto del mondo. Questo libro racchiude la sua storia, il racconto di una vita che tocca i colori più profondi, dall’oscuro nero al bianco candore della neve, passando per il verde dei prati, le sfumature del giallo del sole e l’azzurro di un cielo nitido.
Questo è quello che scrive invece nella prefazione Libero Ciuffreda Direttore della S.C. Oncologica Medica presso le Molinette di Torino:
Ascoltarla o leggere la sua storia, permette di sentire affluire calore vitale: dentro di noi qualcosa si muove, fino a sentirti a disagio e così fragile da chiederle di aiutarci a comprendere meglio il senso della nostra vita. Non saranno i dodici interventi chirurgici subiti o le terapie oncologiche mediche a rallentare il suo cammino: quando non poteva muoversi perché convalescente, immaginava e programmava altre sfide, innanzitutto con sé stessa e poi con gli altri atleti, fino a progettare e realizzare Everesting.
Il progetto EverestingdiSilvia
Innanzitutto spieghiamo che cos’è l’everesting. Questo tipo di attività è una vera e propria sfida per gli amanti del ciclismo verticale, che possiede un’idea semplicissima: percorrere salite su salite in bicicletta fino a quando non si raggiungono 8.848 metri di salita – l’altezza del Monte Everest.
Ed è quello che ha percorso l’atleta Silvia Grua nel suo progetto EverestingdiSilvia, in cui ha pedalato 18 ore e 11 minuti percorrendo 27 volte in bicicletta la salita tra Bollengo e Magnano per sostenere la ricerca medico-scientifica e dare una speranza a migliaia di malati di tumore.
L’impresa compiuta in sella ha numeri importanti: 343,53 km percorsi, 8912 m scalati e 18 ore 11 minuti e 8 secondi di pedalate certificati da Strava. Siamo certi che Grua ci regalerà altre emozioni con la sua bici.