Sotto l’ala di Lilith
Caro iCrewer una raccolta di racconti affascinante si è dimostrata “Sotto l’ala di Lilith” di Roberta Anau e ora vado a spiegarti il perché…
In primo luogo mi è piaciuto scoprire chi è Lilith, sinceramente nonostante i miei studi legati alle culture e tradizioni religiose antiche e moderne non avevo mai sentito parlare di Lilith e come ogni studioso mi è strapiaciuto venire a conoscenza di una simile figura, anche perché è associata a uno degli animali che più mi affascinano, ovvero la civetta.
Ma chi è Lilith?
Devi sapere che Lilith è una figura presente fin nelle antiche religioni mesopotamiche, la troviamo persino nei culti dei babilonesi.
Nella religione mesopotamica Lilith è una divinità femminile associata alla tempesta, ritenuta portatrice di disgrazia, malattia e morte.
Affascinante è anche il corrispettivo astronomico di Lilith, ovvero un presunto satellite della Terra, ritenuto compagno della Luna e in seguito identificato con la Luna Nera, corrispondente al secondo fuoco dell’orbita lunare, essendo il primo occupato dalla Terra.
Ma tornando alla raccolta di racconti di Roberta Anau, secondo la tradizione ebraica qui ripresa Lilith era la prima moglie di Adamo, quindi precedente ad Eva, che fu ripudiata e cacciata via perché si rifiutò di obbedire al marito che pretendeva di sottometterla.
Mi chiamo Lilith, sono la civetta, e vivo di notte. La notte è il mio mondo, la mia vista è acutissima. Sono in grado di girare il collo quasi del tutto e proprio per questo vedo, conosco, so e ricordo sia il passato che il futuro. Qualcuno, per ora non so chi, visto che non siamo in molti qui, te lo dirà, quindi tanto vale che te lo dica io per prima: sono stata creata prima di te per essere la compagna di Adamo, che, guardalo lì, continua a dormire. È vero, prima di te c’ero io. Il Creatore mi aveva fatta con la creta morbida e plasmabile, alla stessa maniera e con la stessa materia con cui aveva modellato Adamo. Ti potrebbero dire che sono stata cacciata via e trasformata in civetta, ossia la me che stai vedendo, perché mi sono rifiutata di obbedire ad Adamo. Lo ammetto, è vero. Ho rifiutato di soggiacere, quindi di stare sotto di lui, sia quando lui voleva giacere con me sia nel senso dell’importanza. Perché io, che ero stata creata uguale a lui, avrei dovuto obbedirgli ed essergli subordinata?
Lilith è quell’essere che percorre tutti e tre i racconti, affiancandosi alle figure femminili di essi protagoniste e infondendo a loro il coraggio delle loro scelte.
Tre donne importanti sono le protagoniste dei racconti, c’è Eva moglie di Adamo, Jona la moglie di Noah e Rebecca che vive nel ghetto.
Tre donne che mostrano il coraggio di essere donne…
Gli ho detto comunque, con grande fermezza, che non mi deve più chiamare a versi, fischi o gridando donnaaaa o moglieee, ma deve rivolgersi a me con il mio nuovo nome: Jonà, Colomba, anche se ho ben altro da fare che mettermi a tubare. Siamo vecchi e io sono anche un po’ stanca.
Tre donne che con grande eleganza raccontano una tradizione in cui solitamente il loro punto di vista non viene espresso.
Roberta Anau
Roberta Anau è nata e cresciuta nell’antica comunità ebraica della città di Ferrara. Trasferitasi a Torino, si è laureata in lettere moderne e ha insegnato nella scuola media. Nel 1991 ha rilevato un’antica miniera a Lessolo (TO), riconvertendola nell’azienda forestale agrituristica “La Miniera”. Tra i suoi libri ricordiamo Cucina ebraica (Fabbri), In punta di lingua e di forchetta. Raccolta di acrostici sul cibo (Corte. Edi) La cucina della Bibbia , La cucina di Gian Burrasca (entrambi pubblicati da Il Leone Verde) e i romanzi autobiografici Asini, oche e rabbini (Edizioni E/O) e Un’ebrea terra terra (Golem Edizioni).