Intervista con Alida Paternostro e Armidina Talisi, anime fondatrici della community letteraria “Le Sfogliatelle”, attiva nel comasco.
“Le Sfogliatelle”, il nome fa pensare ad un buonissimo pasticcino di pasta sfoglia a più strati ed invece è il nome di una Community letteraria in cui mi sono imbattuto qualche mese fa durante la mia continua ricerca di ospiti per il mio programma radiofonico (che tra l’altro in questo momento è finalmente in pausa estiva).
Un Community letteraria che ha il cuore vivo e pulsante in Cantù, graziosa cittadina a pochi chilometri da Como, ma che tesse la sua tela di incontri letterari, letture, appuntamenti con gli autori in tutto il territorio comasco.
Un impegno, quello sposato da Armidina Talisi e Alida Paternostro fondatrici e nucleo portante delle “Sfogliatelle”, che mi ha subito subito sedotto e incuriosito. Sono un amante dei gruppi di persone che si radunano per fare e proporre cultura, mi rimanda a tempi lontani e ormai quasi in disuso (ahimè).
Ho incontrato, come anticipato prima, le due splendide ragazze nel mese di aprile (se la memoria non mi inganna) per una intervista nel mio programma in radio e, in quella occasione, Armidina mi ha donato il suo libro per ragazzi “Help-me”. Dopo averlo piacevolmente letto, ho pensato fosse doveroso dedicare uno dei miei spazi qui su questo sito al suo talento letterario e sopratutto alla divulgazione dell’impegno costante che “Le Sfogliatelle” mettono al servizio di chi ama il mondo della lettura.
Ecco quindi l’intervista a Armidina Talisi che ho realizzato pochi giorni fa:
Ciao Armidina, grazie per avere accettato di rispondere a questa intervista. Prima di iniziare, toglimi una curiosità, da dove arriva il tuo nome così particolare?
Il nome arriva da Pisa, insieme a me. È il diminutivo di Armida, come la mia nonna materna.
Parlaci della community letteraria “Le sfogliatelle”, come è nata, di cosa si tratta?
Quando è nata nel 2016 io partecipavo alle cene letterarie che organizzavano e che mi avevano incuriosita, data la mia passione per i libri. Alida Paternostro è la fondatrice di questa community letteraria che opera in Brianza. Stava crescendo bene e ho iniziato a seguirla. Poi ho dato la mia disponibilità per la parte grafica e da lì abbiamo sfornato un sacco di belle attività. Adesso io e Alida lavoriamo insieme per realizzare tutti gli incontri. Ci tengo a precisare che ciò che facciamo è senza scopo di lucro e lo organizziamo nel nostro tempo libero. Inoltre gli incontri, eventi, format che progettiamo sono aperti a tutti e gratuiti.
Come organizzate gli incontri con gli autori? Li contattate direttamente voi?
Siamo forti lettrici – Alida addirittura fortissima, direi – e in base agli eventi, date e location disponibili contattiamo autori e case editrici. Lo facciamo direttamente noi e poi ci dividiamo i compiti per realizzare tutto ciò che serve per la buona riuscita dell’evento, a partire dalla comunicazione.
Ci dici qualche nome di autore che “è già finito nella vostra rete”?
Rosa Teruzzi e Gabriella Genisi le abbiamo elette a nostre madrine. Sono le prime autrici che ci sono venute a trovare e alle quali siamo molto affezionate. E la cosa è reciproca. Il bello di questo nostro “lavoro” è che intorno ai libri si creano nuove amicizie e nuovi legami. I libri fanno incontrare le persone. Poi abbiamo ospitato Alessandro Robecchi, Elisabetta Cametti, Andrea Vitali, Alice Basso, Simone Tempia e tanti altri.
Come ci hai detto, tutto nasce dalla passione per la lettura. Cosa significa per te leggere?
Ormai rimane storica la mia risposta a questa domanda durante un’intervista su Espansione TV. “Leggere è come un grande viaggio”. Alida ogni volta che ci pensa si mette a ridere. E io la seguo a ruota. I libri ci hanno fatte incontrare e insieme stiamo realizzando begli eventi, nuovi format e un progetto di scrittura. Ci affatichiamo ma divertiamo anche parecchio. Motore di tutto è la passione e l’entusiasmo che ci trasmettiamo a vicenda.
Che riscontro avete notato sul vostro territorio con le vostre iniziative? Secondo te, al giorno d’oggi, si legge poco o si legge tanto? Perché?
Non è per niente semplice attirare l’attenzione su di un libro, a meno che l’autrice o l’autore non siano famosi. Si legge poco. A volte male. Il motivo per cui non si fa è più che altro una scusa e si attribuisce alla mancanza di tempo. Ma sappiamo che non è vero. Se un libro ti appassiona davvero sei capace di leggerlo in piedi mentre stai cucinando un risotto. E poi ci sono più scrittori che lettori. Anzi, lettrici. Il motivo per cui si legge sempre meno è anche a causa della tecnologia che avanza e il web che ci ha ammaliati facendoci fare meno sforzi e più click. Ma anche se non è semplice stiamo crescendo, la community si allarga giorno dopo giorno, i nostri eventi vengono seguiti anche sui social. Questo significa che le nostre iniziative vengono apprezzate e questa per noi è linfa vitale e motivo per andare avanti.
Tu sei anche una scrittrice. Ricordi come è nata in te la voglia di scrivere? Riesci a risalire a un aneddoto particolare?
Io non sono una scrittrice, ci tengo a precisarlo. Ho solo scritto qualche libro, che per me è ben diverso. In ogni caso ho la passione per la scrittura. Ho sempre scritto, avuto diari e iniziato a strutturare i miei primi racconti con la nascita di mio figlio.
Ho letto “Help me” il tuo libro per ragazzi. Come mai proprio una storia per ragazzi?
Perché adoro inventare e utilizzare la fantasia. Sono sempre stata una fan della bacchetta magica e non ho mai smesso di dare voce a quella bimba che sono stata e che probabilmente rimarrò per sempre e per fortuna mia. La realtà a volte non mi piace. L’immaginazione è un bel posto dove vivere seppur con i piedi ben saldati a terra.
Ci riassumi brevemente la trama del racconto?
Siamo a Forte dei Marmi. Estate 2013. In una casetta sull’albero di una villa, due sorelle ed un amico d’infanzia si ritrovano e inventano una seduta spiritica. All’evocazione dello spirito compare improvvisamente uno strano essere, un gecolonte – mezzo geco e mezzo camaleonte – che dice arrivare dalla sesta dimensione, dove abitano i personaggi immaginari e le persone che non sono più in vita. Mercurio, questo il suo nome, però non arriva sulla terra da solo. Con lui c’è, da qualche parte, anche l’Anti-Me che non si sa che sembianze abbia ma si sa essere dotato di cattive intenzioni. Si entra in una realtà immaginata che è anche un’immaginazione reale. Avventura, suspense, amicizia, colpi di scena e… molto altro.
Come sono nati i personaggi?
Parlando e sognando ad occhi aperti con la mia secondogenita, durante le nostre biciclettate per le vie di Forte dei Marmi. Avevo appena perso il mio babbo e avevo bisogno di sentirlo ancora vicino a me. Lì è nata la sesta dimensione e da qui sono comparsi Pietro, Mercurio, Emma e Lara. Abbiamo creato la loro carta d’identità, il resto è scritto nel libro illustrato dalla bravissima Maria Grazia Polli, con la quale ho sviluppato la trama.
Quali sono il messaggio e la morale che più ti preme arrivino ad un ragazzo che legge il tuo libro?
Ciascuno trovi messaggio e morale che ritiene di dover cogliere. Non lo dico per lavarmene le mani, ma è bello quando scopro altri significati che mi suggeriscono i lettori e magari ai quali io non avevo pensato.
Mi hanno molto colpito gli “intermezzi” che mettono in pausa il racconto e costruiscono un dialogo tra chi scrive e i personaggi della storia. Bella idea davvero. Come ti è venuta?
L’idea è venuta mentre digitavo sulla tastiera. Mi piace molto scrivere anche per questo. So da dove parto e dove voglio arrivare ma, quello che succede nel mezzo, lo decidono loro, i protagonisti della storia. Pensavo di essere diventata matta, ma quando poniamo questa domanda agli scrittori che incontriamo come sfogliatelle, ci dicono la stessa cosa. Mi consolo!
Hai scritto altri libri?
Tre fiabe ambientate a Carimate, con protagonista un bimbettone e la sua amica Perla – pallina da golf. “Dadone abita a Carimate”, “Dadone e il mistero dei tre lampadari” e “Dadone e l’ultimo ippodrago” illustrato da Maria Grazia Polli e impaginato da art&mira la coppia creativa che formiamo insieme. Abbiamo anche realizzato “Mucca Tilde nel paese di Setapiuma” storia di una mucca ingombrante che sogna di lavorare in una cristalleria. Questi quattro lavori li abbiamo ideati, scritti, illustrati, impaginati, fatti stampare e prima ancora cercato gli sponsor. Il ricavato della vendita è servito come autofinanziamento per la Scuola Materna del paese. Le altre mamme facevano le torte e io… i libri. Poi ho scritto “Amici per la buccia” un libro scritto in simboli che oggi vengono definiti IN-BOOK, utili alle prime letture, a bambini con difficoltà e a chi non conosce la lingua. Purtroppo avevamo anticipato i tempi. Il mercato non era ancora pronto.
Dove si possono acquistare i tuoi libri?
“Help-me, la dimensione oscura” Edizioni Astragalo si può acquistare direttamente sul sito della casa editrice, ordinarlo nelle librerie e sulle maggiori piattaforme on line.
Hai in programma o in stesura qualche nuovo lavoro?
Altro che “qualche”. I miei cassetti strabordano di idee. Sicuramente ci sono due romanzi per ragazzi che mi preme portare a termine, prima o poi lo farò. Poi sto seguendo due progetti di scrittura collettiva per lettori più adulti. Uno si può trovare su Facebook alla pagina “52 rotte”, l’altro è… ancora top secret. Anzi no. Vi do anteprima. Se mettete like e seguite la pagina neonata di facebook “Gnente in comune” vi potreste divertire.
Tornando a “Le Sfogliatelle” che progetti o eventi avete in programma per l’estate?
Stiamo debuttando in questi giorni con Cantù Estate. Ci hanno affidato quattro date per gli eventi letterari. Sabato 23 giugno abbiamo incontrato lo scrittore Aldo Pagano e il suo libro “Motivi di famiglia” con le due illuminate creatrici dell’associazione Bottega Volante, Eletta Revelli e Katia Trinca Colonel, che lo hanno intervistato. Il 29 giugno saremo in Corte san Rocco alle 21 con Le nostre madrine Rosa Teruzzi e Gabriella Genisi che ci parleranno dei loro ultimi libri in ordine “Ultimo tango all’ortica” e “Pizzica amara”. Modereremo l’incontro io ed Alida. Ci saranno anche ballerini di tango e pizzica. Il 6 luglio alle 19 nel cortile del Teatro San Teodoro avremo Carmine Abate presentato da Alessia Roversi con la partecipazione del musicista Alex de Simoni. E per concludere ci sarà la scrittrice Paola Barbato il 13 luglio alle 19 sempre nel cortile del teatro con Lorenzo Canali di CiaoComo Radio a moderare e il musicista Simone Mauri.
Dopo ci concederemo un po’ di vacanza. È stato un anno intenso, ricco di fatiche e soddisfazioni. Ma continueremo a leggere in attesa della splendida programmazione che ci vedrà nuovamente impegnate a partire già da settembre. Consigliamo di rimanere aggiornati seguendoci sui social, su facebook alla pagina “Le sfogliatelle” e su Instagram Le_sfogliatelle.
Lasciatemi concludere con un bel “Evviva i libri. Chi li scrive, chi li legge, chi li pubblica e chi li fa vivere tra la gente”.
Personalmente mi associo a questa ultima affermazione di Armidina e la ringrazio per l’intervista e per la disponibilità. Rinnovo i saluti a lei che è stata mia ospite e alla sua partner sfogliatellosa Alida.
Se volete approfondire la conoscenza de “Le sfogliatelle” esiste un altro articolo che le riguarda.