Ciao iCrewer oggi per la nostra rubrica Sogni di carta abbiamo con noi
Cassandra Graziosi
autrice del libro All’ombra di Alagna. L’arrivo del male che ho avuto il piacere di leggere e di recensire.
Giusto per rompere il ghiaccio mi permetto di darti del tu Cassandra, ringraziandoti innanzitutto per essere qui con noi anche se virtualmente e di aver acconsentito a rispondere alle nostre curiosità per conoscerti meglio.
Ho avuto il piacere di conoscerti come autrice leggendo il tuo libro All’ombra di Alagna. L’arrivo del male e mi farebbe piacere e farebbe piacere a tutti i tuoi lettori conoscere anche un po di Cassandra Graziosi come persona e non solo come autrice.
Come ogni intervista che si rispetti la prima domanda è sempre chi è Cassandra Graziosi nella vita di tutti i giorni? Quali sono i tuoi interessi e i tuoi hobby?
Allora, vediamo… la Cassandra di tutti i giorni, in primis, è una persona molto pigra!! Soprattutto ora che è arrivato l’autunno, mi piace stare sul divano, con la copertina, una buona tisana fumante e un bel libro tra le mani! Certo, mi piace anche divertirmi!
Amo, per esempio, andare alle fiere del fumetto e fare cosplay di personaggi dei cartoni animati o andare in giro per l’Italia a visitare antichi borghi. Poi mi piace tantissimo recitare, è una delle mie grandi passioni, quindi mi capita di esser impegnata sul palco, anche se solo al livello amatoriale. Mi piace anche molto passeggiare nel verde, nei boschi… ma ora con il freddo, nulla batterà la copertina e la tisana!
Hai studiato la storia medioevale all’università, è anche questa tua passione che ti porta ad ambientare i tuoi racconti in questi periodi o c’è altro?
Pur non essendo mai arrivata alla laurea, la storia ha sempre occupato e sempre occuperà un posto speciale nel mio cuore. Non sono una persona che ama molto la tecnologia e tutte le comodità moderne. Adoro i castelli, per esempio, mi piace andare a scoprire tutto ciò che c’è stato prima di me.
Sarebbe bellissimo poter andare in giro con un’elegante carrozza, come quelle che descrivo nel mio libro o anche solo con il cavallo! Sono molto legata alle nostre tradizioni italiane, per me sono importanti e sono state fondamentali per la mia formazione personale! Sicuramente, non potrete mai trovarmi in un’esposizione di arte moderna, ma sono sicuramente quel tipo di persona che passa tanto tempo dinanzi alla “Primavera” del Botticelli e che si emoziona ogni volta! Quindi sì, la storia mi influenza tantissimo anche negli scritti e sicuramente, forse salvo qualche piccola eccezione, tutti i miei libri saranno ambientati nel passato!
Sei un’autrice fantasy ma come lettrice prediligi lo stesso genere o ti appassiona anche qualcos’altro?
Sicuramente il fantasy è il genere che più amo e che più mi piace leggere… ma io non mi pongo limiti! Insomma, ogni libro è una nuova avventura, quindi mi piace assolutamente variare genere. Leggo romanzi storici, libri che parlano trattano il tema della psicologia e però sì, il fantasy resterà sempre il mio genere preferito! Non importa se si parla di elfi o di vampiri, io sicuramente lo leggerò!
Ho letto che, collaborando con altre persone per la pubblicazione del tuo primo libro Le figlie delle streghe. Ricordi di vite passate, il ricavato è stato donato ad una associazione per la tutela delle donne in difficoltà. Da dove è nato questo bellissimo progetto?
Fu un progetto nato un po’ per gioco, all’inizio nulla era ben definito e ci venne spontaneo poi, in seguito, decidere di fare questa determinata scelta. Puntando su storie di fantasia, abbiamo parlato di donne e delle difficoltà che ancora oggi siamo costrette ad affrontare. Un tempo c’era l’inquisizione e oggi? Cosa c’è? Ancora la cattiveria e questa non se ne andrà mai!
Parliamo del tuo ultimo romanzo All’ombra di Alagna. L’arrivo del male, ho potuto notare che il nome della cittadina in cui si svolge la storia è molto simile a quella in cui sei nata e anche la protagonista porta il tuo nome, è un modo per sentirti ancora più parte dei tuoi racconti?
Allora, “Alagna” è il modo in cui Dante Alighieri nominò la mia città, sulla Divina Commedia. “Perché men paia il mal futuro e ‘l fatto, veggio in Alagna intrar lo fiordaliso e nel vicario suo Cristo esser catto. Veggiolo un’altra volta esser deriso; veggio rinovellar l’aceto e ‘l fiele e tra vivi ladroni esser anciso.” Essendo anche una grandissima fan di Dante Alighieri, ho voluto assolutamente usarlo! In verità però, in passato, il mio paese si chiamava “Anagnia”.
Per quanto riguarda la protagonista, ha molto di me, è ovvio. La storia, in fin dei conti, è nata da una mia fantasia, dove c’ero io come protagonista e quindi ho voluto lasciare questa cosa, un po’ come se fosse un regalo per me stessa! Ma la verità è che avevo bisogno di esorcizzare determinati tratti di me e sentivo che la scrittura era l’unica cosa in grado di aiutarmi! Ma di vicende mie personali, non c’è praticamente nulla nella storia, è quasi tutto inventato! Ho preso in prestito alcuni nomi da persone a me care!
Passiamo alle passioni di Cassandra Graziosi
Da grande appassionata di fantasy sono davvero curiosa di sapere da dove trai ispirazione per le tue storie. È tutto frutto dell’immaginazione o ci sono momenti di vita anche tuoi all’interno di queste fantastiche storie?
Ma la verità è che a me piace molto ispirarmi alla realtà, perché mi piace che le mie storie siano vere, autentiche. Poi, certo, le modifico, le rielaboro e le trasformo, adattandola ad una “realtà fantasy”. Unendo fatti reali, alla mia grande fantasia… ecco che è uscito “All’Ombra di Alagna“!
Ho apprezzato molto che nonostante i protagonisti di questo libro sono tutte creature della notte il vero male deriva da noi esseri umani. È stata una scelta voluta? Hai cercato in qualche modo di mandare un messaggio per far riflettere noi lettori?
Sicuramente sì. Insomma, come ho già detto prima, c’è tanta cattiveria nel mondo. Le persone sono cariche di ingiusti pregiudizi, sembra esser cresciuto anche l’egoismo e c’è tanto menefreghismo in giro! Io ho sempre dovuto combattere contro questo tipo di situazione, anche se alle volte è stato come combattere contro i mulini a vento, devo esser onesta. Il vero problema, per il mondo, è sempre stata la cattiveria dell’uomo e questo ce lo insegna anche la storia.
Ne ho passate davvero molte nella mia vita, giudicata solo perché amo vestire in un modo un po’ differente dagli altri o perché ascolto generi di musica particolari… e questo è ingiusto, perché una persona non dovrebbe esser messa all’angolo solo per cose del genere! Io, per mia immensa fortuna, sono sempre stata forte e tutte le offese, le ho lasciate scivolare, arrivando ad evitarle… ma ho visto gli effetti terribili che la discriminazione ha avuto su altre persone e io non posso star seduta a guardare.
Se io voglio indossare una maglia nera con un teschio stampato al centro, debbo esser libera di farlo, senza avere mille occhi che mi giudicano addosso. C’è davvero troppo odio per le persone definite “diverse” e ho cercato di denunciare questo fatto, attraverso il mio libro. Siamo tutti uguali, io non sono diversa da chi indossa una maglia bianca… quindi questa storia dovrebbe proprio finire! Specialmente nei confronti dei più piccoli, che non hanno ancora la sicurezza e la forza di ribellarsi o andare avanti.
Dal finale sembrerebbe che ci sia la possibilità di una continuazione, è solo una mia impressione o davvero potremmo avere l’onore di leggere un secondo capitolo di questo fantastico romanzo?
Assolutamente sì! Ho in mente una trilogia, quindi altri due sono sicuramente assicurati. Ho già iniziato a scrivere qualcosa del secondo capitolo, ma ci sarà da aspettare ancora un po’!!
Ti ringrazio per aver condiviso con noi un po’ del tuo tempo e averci permesso di avvicinarci di più a te come persona, per noi è un grande onore poter intervistare e conoscere gli autori dei libri che leggiamo e recensiamo, è un modo per entrare in contatto.