Caro iCrewer, per questo nuovo appuntamento con Sogni di Carta è nostra ospite oggi Marilena Boccola, appassionata lettrice che scrive da sempre per il puro piacere di farlo. Laureatasi a Padova in scienze politiche, vive a Mantova con il marito e due figli e lavora presso una cooperativa sociale che gestisce servizi per persone con disabilità.
Da dove nasce la tua passione per la scrittura?
Credo che prima di tutto sia arrivata la passione per lettura, nata grazie a un’anziana zia che a ogni occasione mi regalava libri. Da lì al desiderio di cimentarmi a mia volta nella scrittura il passo è stato breve, nel senso che fin da bambina ho amato scribacchiare racconti, poesie e ho sempre tenuto un diario. Solo a partire dal 2014 mi sono decisa a provare a scrivere un vero e proprio romanzo.
Parlaci di te. Chi è Marilena quando non scrive libri?
Sono una persona molto dinamica, piena di interessi, di voglia di fare e di conoscere, ma devo sempre fare i conti con un lavoro di assistente alla direzione che mi impegna parecchio, due figli maschi di cui uno in piena adolescenza (non aggiungo altro!), un marito a volte geloso del mio mondo parallelo e che quindi devo cercare di non trascurare, una casa da tenere pulita e in ordine. Insomma, non è facile conciliare tutto senza smettere di sorridere, ma ci provo ogni giorno!
A quale dei tuoi libri sei maggiormente legata e perché.
È difficile dirlo perché i libri sono un po’ come i figli, ad ognuno di loro si vuol bene in modo diverso. Sono affezionata alle mie prime esperienze in self e, sicuramente, i tre romanzi che ho pubblicato in digitale con HarperCollins Italia, di cui due usciti in edicola, mi riempiono d’orgoglio. Anche l’esperienza che ho fatto scrivendo due regency per Dri Editore è stata molto stimolante perché mi ha richiesto di cimentarmi con un genere, lo storico, che non conoscevo da autrice. In definitiva, non mi sbilancio. Lascio alle lettrici la scelta anche se so che Sposa per vendetta è tra i più apprezzati.
I tuoi regency, nonostante fosse per te la prima esperienza con questo genere letterario, hanno riscosso un notevole successo. Ti piace questo genere o preferisci cimentarti nei contemporanei?
Sì, devo dire che il genere mi piace. Mi ero avvicinata per la prima volta leggendo i romanzi di Virginia Dellamore che poi abbiamo scoperto essere Amabile Giusti (io lo sospettavo!), ma l’avevo fatto perché mi richiamava il sapore di vecchie letture, tipo “Una ragazza all’antica” di Luoise May Alcott. Anche da scrittrice mi è piaciuto fare questa esperienza che mi ha richiesto di documentarmi con serietà, ma dopo circa un anno passato nell’Ottocento, sento la necessità di tornare ai giorni nostri. Non escludo che tornerò a scrivere storici un giorno, ma per adesso ho bisogno di una pausa.
Nei tuoi libri c’è un equilibrio perfetto tra eleganza e leggerezza, tra dolcezza e quel pizzico di pepe che non guasta mai. Come nascono le tue idee e in che modo le sviluppi prima di arrivare alla stesura definitiva del romanzo?
La tua analisi mi fa molto piacere. Grazie! Le idee dei miei romanzi, devo dire, arrivano a caso. Non saprei nemmeno come. È una sorta di magia. La scrittura è magia! Me ne rendo conto rileggendo i miei romanzi a distanza di tempo e ritrovandomi a chiedermi da dove mi sia venuta quella storia. A volte la scintilla deriva da una canzone, da una conversazione sentita per caso, da una poesia, un volto, un ricordo, un’opera d’arte, un viaggio… A quel punto buttò giù l’idea tracciando a grandi linee come potrebbe svilupparsi in un romanzo e inizio a scrivere, lasciando che siano i personaggi ad aiutarmi a tirare fuori la loro storia.
Tra le pagine dei tuoi libri non mancano mai riferimenti di tipo culturale e artistico. Quanto delle tue passioni riversi nei tuoi scritti?
Direi, molto! Le mie passioni oltre alla lettura e alla scrittura sono l’arte e i viaggi, per cui molto spesso elementi provenienti da ognuno di questi mondi s’intrecciano tra loro, così che i miei romanzi sono ambientati in località che mi sono entrate nel cuore, oppure vi trovano posto Shakespeare, Raffaello, Jane Austen e altri.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Hai in cantiere altri romanzi?
Al momento sto scrivendo senza fretta un contemporaneo perché, come dicevo, dopo un anno passato a scrivere regency ho bisogno di tornare al presente, anche se non mi risulta facile questo passaggio temporale; devo ritrovare i ritmi giusti, il linguaggio e le ambientazioni adatti. Riguardo alla calma con cui sto scrivendo, la necessità di tempi più lenti e fluidi mi deriva dal desiderio di ricentrarmi, visto che pubblicare dieci romanzi in cinque anni, oltre a una raccolta di racconti e alla partecipazione a tre antologie, mi ha richiesto davvero tante energie che in questo momento ho bisogno di ripristinare. Mi giustifico dicendo che c’è un tempo per dare e un tempo per ricevere, uno per tirare fuori, uno per mettere dentro. Adesso vorrei mettere dentro per un po’.
Ringraziamo Marilena per essere stata nostra ospite e le facciamo un grosso in bocca al lupo per il futuro. E tu, caro iCrewer, hai già letto i libri di Marilena Boccola? Trovi in offerta Un caffè con Raffaello e Nella rete di Shakespeare, mentre qui puoi leggere la recensione a Matrimonio d’interesse.