Esistono creature particolari, chiamate vampiri.
Qualcuno di noi ha prove della loro esistenza.
Nonostante noi non abbiamo assoluta certezza, riguardo alla nostra triste esperienza, gli insegnamenti e le testimonianze del passato, sono prova sufficiente per persone con occhi ben aperti.
Bram Stoker
Diana Mistera e la Saga di Orpheus
Cari iCrewers, per la rubrica Sogni di Carta ho il piacere di ospitare Diana Mistera, una scrittrice internazionale.
Cara Diana, vuoi iniziare la nostra intervista elencandoci le tue opere?
Buon giorno a tutti, sono felice di essere ospite in questa rubrica, le mie opere in ordine cronologico sono:
- Io me lo leggo, si tratta di un’ antologia di racconti a cura del blog Monika M Writer, pubblicata nel 2017 da Pub me. Tengo a informarvi che questa Antologia è scaricabile gratuitamente su Amazon, e che al suo interno troverete un mio racconto.
- Orpheus, pubblicato a Novembre 2016 da Lettere Animate.
- Runokohtauksia, pubblicato con la casa editrice Robustos nel 2015. È un antologia, frutto di un progetto multiculturale con sede a Turku. Ci sono 10 mie poesie, tradotte dal poeta finlandese Tommi Parkko.
- Il Demone dello specchio, Novembre 2015, pubblicato self con Lulu, è il secondo capitolo della trilogia Orpheus. Al momento non in vendita, perché dovrebbe uscire con Lettere Animate a Settembre.
- Sivuvalo, Maggio 2014, pubblicato da Sivuvalo. Antologia di 5 poesie. È un Cartonera: non si trova in vendita su internet.
Scusa l’interruzione… puoi spiegarci cos’è una Cartonera?
Certo! Ho scritto un articolo in inglese per spiegare cos’è una Cartonera, lo trovate a questo link
Quindi, se ho ben capito, per Cartonera s’intende un progetto, nato in Argentina nel 2003 con la fondazione di Eloísa Cartonera, ad opera di un pittore e di un poeta, Javier Barilaro e Washington Cucurto, e che, dal 2003 ad oggi, si è diffuso in quasi tutti i paesi Latino Americani e in alcuni paesi Europei.
Certo consiste proprio in questo progetto!
La parte interessante è che in pratica la Cartonera, consiste in un progetto in cui una casa editrice, decide di rilegare i propri libri a mano con tecniche povere e veloci: per creare le copertine usa del cartone raccolto per strada, e lo fa dipingere a mano o decorare con varie tecniche, come il collage. Così facendo tutte le copertine risultano diverse l’una dall’altra.
So che questo fenomeno ha avuto un grandissimo successo in questi anni e attualmente ha raggiunto l’Italia, precisamente Padova dove è stata fondata dalla libreria Pangea, la prima casa editrice cartonera italiana: Pangea Cartonera.
Ma ora torniamo ai tuoi romanzi…
In seguito a quelli già elencati ho pubblicato:
- Libera Espressione, si tratta di antologia no profit, nel 2012, editore Team Giveight, dove potete trovare tre poesie.
- Il Signore delle Ombre, auto pubblicato con Lulu nel 2011, è un racconto gotico.
- WINGLESS, auto pubblicato in Finlandia, si tratta di una silloge poetica in lingua inglese, attualmente le copie sono esaurite, ed è disponibile solo su richiesta.
Infine ho partecipato anche a delle antologie a tema per la Darkzone, che sono disponibili solo su richiesta presso la casa editrice, e solo in forma cartacea. I miei due racconti sono quello a tema Natalizio e quello a tema San Valentino.
Diana vuoi raccontarci della tua esperienza come scrittrice internazionale?
Sono nata a Roma e sono un’autrice/poeta gotica italo inglese.
Ho trascorso molta parte della mia adolescenza a cavallo fra Italia e Inghilterra e nel 2003 mi sono trasferita ad Hämeenlinna, una cittadina al sud della Finlandia non lontana dalla capitale Helsinki.
Ho studiato in Italia all’Universitá degli studi di Siena, Lingue e Letterature straniere specializzandomi in Anglo-Americano.
In quante lingue scrivi?
So scrivere in italiano, inglese e ora sto muovendo i miei primi passi anche con il finlandese.
Hai degli hobby?
Amo la musica, il teatro ed il cinema. E sono un’amante dell’esoterismo e del paranormale in ogni sua forma, che sono degli elementi chiave dei miei scritti. Pratico magia bianca.
Perché i tuoi protagonisti non si possono considerare come i tipici vampiri?
I miei personaggi non sono tipici vampiri perché ho deciso così.
Oltre ad essere una scrittrice sono anche un’accanita lettrice e sinceramente negli ultimi anni si è un po’ snaturata la figura del vampiro originale. Io sono un’amante di Dracula e di Lestat, non di Edward e la sua famiglia, anche se ho letto tutta la saga Twilight.
Così, io nei miei libri ho cercato di creare un vampiro diverso. Il vampirismo esiste, ma i veri vampiri non hanno i canini a punta e non ammaliano. Esiste una malattia chiamata Sindrome di Renfield che è appunto il bisogno compulsivo di bere sangue, ne era affetta Elizabeth Bethroy, e ne è affetto Stephan nella mia saga; ma anche Orpheus; e la porfiria è quella malattia che riporta diverse caratteristiche con le quali viene descritto un vampiro.
Certo io scrivo fantasy, non sono un medico, quindi la porfiria di cui è affetto Orpheus, il protagonista della mia saga, non ha nulla a che vedere con la vera malattia di per se. Leggendo il seguito di Orpheus si capirà come Orpheus sia arrivato a soffrire di questa cosa e perché.
Il vampirismo esiste, esistono i vampiri energetici e vi trovate anche questo nei miei romanzi. Insomma ho voluto dare un tocco reale al vampiro, creando una specie nuova. I lettori mi diranno se ci sono riuscita.
Puoi lasciarci un anteprima del sequel di Orpheus dal titolo Il Demone dello Specchio?
Posso svelarvi che conosceremo meglio Stephan. In molti mi hanno chiesto un approfondimento di questo personaggio e sinceramente quando ho riscritto Il Demone dello Specchio, Stephan mi parlava molto, così ho deciso di ascoltarlo e a dirvela tutta invidio molto Geena in questo secondo capitolo della saga.
Incontreremo un angelo caduto; Samyaza, che diverrà uno dei personaggi chiave nel terzo capitolo e racconterò un po’ la sua storia. Anche lui mi parla molto, ho un legame particolare con Lui anche nella realtà.
Chi si è lamentato dell’assenza dell’elemento fantasy nel primo volume, si ricrederà.
Come ho detto anche in altre interviste, l’elemento paranormale e fantasy va in crescendo durante il proseguire della saga. Poi ho voluto rendere il mio personale contributo a Vlad. Vi trovate anche lui in questo romanzo. Nel secondo libro appare in momenti importanti e di pathos , nel terzo…eh nel terzo prenderà il ruolo che gli appartiene.
Anche se è in fase di pubblicazione puoi lasciarci la sinossi del Il Demone dello Specchio?
Con piacere!
«Per Geena, giovane sensitiva e Orpheus, il suo amato rocker, non è semplice trovare del tempo da passare insieme.
Una vacanza in Romania sembra il momento ideale per poter finalmente vivere la loro storia d’amore, ma quella che doveva essere una vacanza romantica si trasformerà ben presto in un incubo.
Alcune carte verranno scoperte. Geena verrà a conoscenza di cose del suo passato che la segneranno per sempre e Orpheus ritroverà i ricordi perduti. Il Demone dello Specchio è l’attesissimo seguito di Orpheus, dove tutto quello che pensavate di sapere verrà capovolto.»
C’è una colonna sonora che ti ha ispirata nella scrittura della Saga di Orpheus?
La colonna sonora del primo libro è goth e Love Metal. Ho scritto ascoltando gli HIM ed i Il primo libro diciamo che è Love Metal, il secondo è il goth dei Blutengel e dei 69EYES soprattutto quando incontriamo Stephan. Per il terzo ancora non lo so; probabilmente un misto fra Nightwish (quelli con Tarja), Selenia, Blutengel e Jyrki69.
Però dal momento che ancora non l’ho riscritto tutto, potrebbe anche fare la sua bella entrata un Ville Valo solista.
Se volete vedere Orpheus guardate il video ufficiale di “Heartache every moment” degli HIM o “Circle of Fear” sempre degli HIM.
Da dove è nata la Saga di Orpheus?
La saga ha una lunga storia alle sue spalle. Diciamo che il primo seme fu piantato dagli studi latini che ho fatto al Liceo Scientifico. Quando la professoressa ci fece tradurre la versione di Ovidio dove si narrava la tragedia di Orfeo ed Euridice, mi innamorai subito di lui.
Io sono sempre stata un’inguaribile romantica ed ho sempre sognato di essere amata così tanto dal mio sposo. Tante volte sognavo un Orfeo che per amore sarebbe sceso anche all’Inferno pur di riavermi; un Orfeo che mi dedicava delle poesie o delle canzoni, così iniziai a coltivare questo seme.
Mi sono spesso chiesta: Come sarebbe stata la mia versione di Orfeo, dato il mio amore per la musica e la poesia? Avrei seguito la storia originale o l’avrei cambiata?
Questa figura si delineò nella mia testa ma è rimasta latitante per anni. Mi mancava il volto di questo poeta. Poi un giorno vidi Ville Valo, stavo preparando il mio esame di Filosofia estetica ed il volto di quest’angelo caduto, nelle vesti di un moderno Lestat, mi apparve in video con la canzone Join me.
Iniziai a seguire gli HIM, ancora non erano famosi e lo conobbi. Instaurammo un bel rapporto di amicizia. Una sorpresa per me, e forse anche per lui. Ma io, anche per il campo in cui mi muovo, quello dell’esoterismo e del mondo spirituale, credo fermamente nel legame fra certe anime, che ritrovi in ogni tua vita; lui non è l’unico, e a Londra, in una Taverna, in compagnia di un bel bicchiere di vino rosso, iniziammo a parlare di mitologia, una mia grande passione da sempre, che mi è stata trasmessa da mio padre, e così le carte si scartarono.
Anche lui, nonostante non sapesse molto di mitologia, era rimasto affascinato dalla figura di Orfeus; lo aveva incontrato in alcune sue letture. E così parlammo tutta la notte e non solo di Orfeo. Quando tornai in albergo non solo avevo trovato il volto del mio Orpheus ma tutta la storia che era rimasta latitante per anni, si sciolse e scrissi il plot con una euforia mai provata prima.
Non potrebbe trattarsi di coincidenze?
No, io non credo alle coincidenze.
Le cose succedono quando devono succedere, è il meccanismo dell’Universo. Per questo la saga è fondamentale per me. Quando mi sentii pronta, dopo diversi tentativi, Orpheus trovò la sua forma definitiva ma era ancora una piccola particella. Nel 2014 avevo la storia pronta ma era troppo lunga da racchiudere in un libro.
Durante una full immersion in una residenza culturale a Turku, senza tv, senza internet, completamente immersa nel silenzio e nella natura circondata dalle energie di tutti gli artisti che erano stati li prima di me; e che stavano lavorando intorno a me, e mentre stavo lavorando al progetto Runokohtaus con il poeta finlandese che ha tradotto le mie poesie, parlando con la coordinatrice del progetto, davanti ad un altro squisitissimo bicchiere di vino, questa volta bianco, dopo che le avevo detto tutta la storia e timidamente mostrato le bozze, mi disse perché non ne facevo una trilogia?
Iniziai così a dividere il tomo in tre libri, e iniziai subito a lavorare al primo volume. Orpheus appunto; che pubblicai da self lo stesso anno con Lulu. Essendo io l’unica responsabile dei miei lavori, mi imposi l’uscita del secondo nel giro di un anno, e del terzo uguale, di modo da non far aspettare troppo i miei lettori.
Orpheus è stato ispirato da Ville Valo. Stephan da Jyrki69, Samyaza da se stesso. Geena…Lei è molto me.
Cari iCrewers, nel ringraziare la scrittrice Diana Mistera per la sua insolita e interessante esperienza, vi saluto con un particolare regalo firmato proprio da lei.
E come dico sempre:
In alto i nostri cuori
PLINIANUM
«Noi,meravigliose statue di marmo dormienti
che si abbracciano coscienti
con i sensi, oramai assenti.
Aspettavamo un verdetto ingrato
condannati per un bacio rubato.
Una silenziosa marea di fuoco
investì i nostri corpi improvvisamente
sigillandoli eternamente
nell’ estasi di un momento
frammento
di un peccato troppo a lungo imprigionato.»
© Diana Mistera 15.9.2012 rev. 20.1.2015
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