Oggi entriamo nel mondo di un grande scrittore e drammaturgo statunitense: Sinclair Lewis.
Doverosa premessa: ogni qualvolta ci si approccia ad un autore, a prescindere dalla sua notorietà o meno, bisogna sempre farlo in punta di piedi, con il reverenziale rispetto che caratterizza ciò che essi sono o sono stati.
Sinclair Lewis nasce in Minnesota, negli Stati Uniti, il 7 febbraio del 1885 e muore in Italia, esattamente a Roma, il 10 gennaio del 1950.
Sinclair Lewis: sognatore da bambino, anticonformista da adulto
Ti dico subito che Sinclair Lewis fu il primo statunitense a vincere, nel 1930, il Premio Nobel per la letteratura.
La motivazione, la seguente: per l’estro e l’acume con i quali egli si approcciava alla creazione di personaggi sempre nuovi e diversi.
Ancor prima però, esattamente nel 1926, egli fu insignito dell’ambito Premio Pulitzer con l’opera Arrowsmith: un testo che venne inquisito in numerose città statunitensi, tra le quali figura anche Boston.
La storia narrava di uno scienziato idealista e delle delusioni nelle quali quest’ultimo era incappato.
Ad ogni buon conto, nonostante il grande prestigio del premio, Sinclair lo rifiutò.
Sin da piccolo, il nostro autore mostrò un animo sensibile, dedito alla scrittura: egli, infatti, oltre ad essere un grande sognatore, annotava i propri pensieri in un diario.
Il suo essere anticonformista, idealista lo portò ad andare via da casa all’età di tredici anni, per poi arruolarsi, quale tamburino, nella guerra Ispanico – americana.
Ebbe un figlio, di nome Micheal Lewis – che si dedicò alla carriera di attore -, da Dorothy Thompson, una giornalista, che sposò nel 928.
Un altro aspetto che caratterizzò Sinclair fu quello che lo vide battersi per la condizione di tutte le donne lavoratrici.
Sinclair Lewis ebbe una vita frenetica ed entrò in contatto con altri artisti.
Benché, come detto, la sua dipartita avvenne a Roma, il feretro venne riportato negli Stati Uniti, dove riposa nel cimitero del Minnesota.
Sinclair Lewis e le sue opere
Le opere di Sinclair, inizialmente, furono indirizzate alla poesia romantica, tipica de Romanticismo. La sua carriera di scrittore ebbe inizio nel 1908 quando si laureò presso l’Università di Yale, e nel 1921 ebbe già scritto sei romanzi.
Il suo primo romanzo venne pubblicato con lo pseudonimo di Tom Graham e si intitolò Hike and the Aeroplane del 1912.
Ad ogni modo, le sue opere furono caratterizzate da una forte critica e da una perspicace satira. Egli, inoltre, puntò spesso il dito contro il sistema americano – da buon anticonformista – andando a sminuire e destrutturare tutto ciò che rappresentava il perfetto americano.
Non può, infatti, non ricordarsi il discorso che Sinclair proclamò nel momento in cui venne insignito del Premio Nobel. In quell’occasione, egli non mancò di sottolineare come l’America non fosse ancora pronta per quegli scrittori che muovono critiche, appunto, nei confronti del sistema americano.
L’uomo sostenne che per essere apprezzati, anche e soprattutto come scrittori, in America bisognava elencare solo le qualità che caratterizzano il popolo americano.
Con il suo discorso volle dimostrare che per essere ben apprezzati non bisogna essere necessariamente ricchi, belli o morigerati: tutto ciò è la riprova di come Sinclair fosse un personaggio sui generis, di come egli spesso si opponesse a quella che era la classe borghese dell’epoca.
Questo perché egli lottava – e desiderava – un mondo diverso; in un certo senso, con quel suo discorso, con le sue opere, Sinclair non fa altro che urlare la sua diversità di pensiero e lo fa nel modo che gli riesce meglio: scrivere.
Tra le altre sue opere possiamo citare Ann Vickers del 1933 e La donna emancipata del 1917, dove viene messo in risalto il ruolo della donna lavoratrice, alla quale condizione, Sinclair prestò grande dedizione.
Dal romanzo ne venne tratto un film di natura drammatica.
Un’altra opera da citare è Da noi non può succedere, titolo originale It Can’t Happen Here.
«Un romanzo preveggente e scioccante, che mostra la forza della migliore narrativa americana e che oggi pare essere forse ancora più attuale di allora, non solo per gli Stati Uniti, ma per l’intero Occidente, dove il populismo sta pericolosamente avanzando, mettendo a repentaglio i valori costitutivi delle nostre democrazie, primo fra tutti la separazione tra i poteri dello Stato.»
Sinclair Lewis è un altro di quegli autori che si distinsero e che non potrà mai cadere nel dimenticatoio.