Dopo una breve pausa, eccoci ad un altro venerdì di poesia: oggi vorrei porre l’attenzione su una prossima pubblicazione che pur non essendo una raccolta di versi, riguarda ugualmente il mondo poetico: dal 28 dicembre sarà disponibile in libreria, Sentimenti velati. Onore e poesia in una società beduina, di Lila Abu-Lughod.
Se ti stai chiedendo il motivo di tanta particolare e specifica attenzione a questo testo, potrei rispondere che potrebbe essere, così, per il semplice gusto di farlo o perché il titolo è alquanto particolare… So bene, comunque, che acquistare o leggere un libro che parla di poesia o una raccolta poetica non è roba per chiunque ma soltanto per veri appassionati.
Oppure, perché no, il suggerimento potrebbe tornare utile a chi intende fare un regalo gradito a veri “poesiofili” e qui, consentimi, io che suggerisco e tu che acquisti, avremmo fatto centro dal momento che le imminenti festività rendono il momento propizio per regali et similia.
Regalare libri a Natale o in qualsiasi altra occasione è, dal mio punto di vista, una scelta intelligente. Regalare una raccolta di poesia è, oltre che intelligente, una scelta fatta con il cuore. Esagero dici? Forse. Consentimelo però, caro lettore, frequento versi da una vita e probabilmente, sarà una questione di “deformazione mentale”.
Un aspetto che emerge riflettendo sulle vendite di poesia, è quello della consapevolezza che davvero una raccolta di poesia o, peggio ancora, un saggio sulla poesia (il libro di Lila Abu-Lughod, Sentimenti velati. Onore e poesia in una società beduina che oggi ti suggerisco, è un saggio), al di là del valore, difficilmente raggiunge i primi posti nelle hit di vendita e se mai succeedesse sarà tre volte Natale e festa tutto l’anno, come recita il verso di un famoso brano musicale. È materia ostica la poesia, non è per tutti, presuppone conoscenza, passione e come mi piace dire, diverso sentire.
Parto dal presupposto che se stai leggendo questo articolo, conosci già la rubrica Poesia e vita, vita è poesia quindi immagino che la poesia faccia parte dei tuoi interessi letterari e di conseguenza potrebbe farti piacere conoscere un testo particolare come Sentimenti velati. Onore e poesia in una società beduina di Lila Abu-Lughod.
Il solo titolo è già uno stimolo alla curiosità: sotto quel Sentimenti velati che richiama al mistero, potrebbe nascondersi un mondo celato ad occhi distratti o superficiali ma interessante da scoprire… Chissà, magari la mia curiosità può aver stimolato anche in te che stai leggendo il piacere di saperne di più. Mi piace pensare che possa essere così, non è mai troppo tardi per scoprire e cominciare ad appassionarsi di poesia.
Sentimenti velati. Onore e poesia in una società beduina, un saggio di Lila Abu-Lughod
Come anticipato sopra, curiosando fra le nuove pubblicazioni previste per dicembre una in particolare ha catturato la mia attenzione soprattutto per il titolo, con annesso sottotitolo, particolare: Sentimenti velati. Onore e poesia in una società beduina, di Lila Abu-Lughod.
Il nome dell’autrice non richiama certo alla poesia, infatti la Abu-Ludogh è una famosa antropologa palestino-americana che dopo aver vissuto per due anni in una comunità beduina nel deserto egiziano occidentale, compie e riporta nel suo saggio una sottile analisi sui rapporti interpersonali in una società tribale, facendo riferimento anche alla poesia orale di quei luoghi. Ed ecco spiegato l’arcano della sua presenza in questa rubrica.
L’argomento del saggio è più che interessante per scoprire un mondo nascosto di cui conosciamo ben poco e quel poco è spesso contaminato da preconcetti standardizzati dalla nostra cultura occidentale.
Tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta del secolo scorso, Lila Abu-Lughod visse per circa due anni in una comunità beduina del Deserto occidentale in Egitto studiando le relazioni di genere, la moralità e la poesia lirica orale attraverso cui le donne e i giovani uomini esprimono sentimenti personali.
Le poesie evocano in modo intenso i tormenti della loro vita emozionale, ma l’analisi di Abu-Lughod rivela anche quanto profondamente la poesia e il sentimento siano coinvolti nelle dinamiche del potere e nel mantenimento della gerarchia sociale. Quel che all’inizio si presenta come un enigma riguardo a uno specifico genere poetico conduce a una riflessione sulla politica del sentimento e sulla complessità della cultura.
Questa nuova edizione italiana conserva tutti i testi che componevano la precedente edizione, a cui aggiunge una nuova postfazione scritta dall’autrice, in cui la stessa riflette sui mutamenti intervenuti tanto in campo antropologico quanto nella vita di questa comunità di beduini Awlad ‘Ali.
La postfazione si conclude con una meditazione personale sul significato – per tutti i soggetti coinvolti – dell’esperienza profonda che è la ricerca sul terreno e sulle responsabilità che questa implica per gli etnografi e le etnografe.
Un saggio quindi che parla di poesia tra le righe e approfitta della poesia per svelare una cultura composita ed uno stile poetico sicuramente lontano dal nostro modo di intendere e concepire la poesia ma proprio per questo ricco di fascino. Edito per la prima volta nel 1986, la riedizione del saggio è curata da Rosemberg & Sellier Edizioni.