Caro lettore, oggi ti voglio presentare una raccolta di racconti del genere horror, I tre impostori di Arthur Machen, uno scrittore gallese. Quella che ti presento è una seconda edizione, pubblicata da Fanucci editore arrichita da un’introduzione di Carlo Pagetti e da un’illustrazione di copertina di Antonello Silverini. Elémire Zolla ha definito questa rivisitazione un “capolavoro circolare”, ovvero è caratterizzata dal fatto che la scena finale presenta una descrizione che la collega alla situazione descritta all’inizio del racconto. La prima edizione era stata pubblicata dalla stessa casa editrice nel 1977.
Contiene i seguenti racconti: Avventure di tre impostori; L’avventura del Tiberio d’Oro; L’avventura del fratello scomparso, noto anche con il titolo Storia del sigillo nero; L’incontro sul marciapiede, o Storia della Valle Oscura; L’incontro nel bar privato; L’immaginazione decorativa, racconto spesso intitolato La storia della Vergine di Norimberga; Il recluso di Bayswater, meglio noto con il titolo La storia della polvere bianca; Uno strano avvenimento a Clerkenwell, altrimenti intitolato La storia del giovanotto degli occhiali; L’avventura nella casa deserta.
Nella prima edizione erano presenti altri tre racconti (La luce interiore; La mano rossa; La piramide lucente), che pur non facendo completamente parte dell’opera originale, donavano alla stessa una sua completezza. Il romanzo è caratterizzato da un intreccio di storie legate da un comune filo conduttore. Questa raccolta ti trasporterà tra criminali, complotti, sparizioni e omicidi, che accadono durante le notti buie e misteriose nella città di Londra, creando una convivenza di coincidenze nella realtà quotidiana.
Arthur Machen, autore di I tre impostori
Arthur Llewelyn Jones è il suo nome anagrafico, anche se è passato alla storia con il suo pseudonimo. È nato, in una cittadina del Galles, nel 1863 è morto in Inghilterra all’età di 84 anni. È famoso per i suoi racconti del genere horror, del soprannaturale e del fantastico; ha contribuito, inoltre, alla creazione degli angeli di Mons, che avrebbero aiutato gli inglesi durante la prima guerra mondiale a vincere la battaglia omonima. Fu corrispondente di guerra, narrava gli episodi di cronaca, durante la Prima Guerra Mondiale.
Ha scritto numerose opere in lingua inglese, poche sono state tradotte in italiano: Il grande dio Pan, La collina dei sogni, Il popolo bianco – Un frammento di vita, Il terrore – Gli angeli di Mons, La gloria segreta, L’avventura londinese o l’arte del vagabondaggio, Il cerchio verde.
I tre impostori è considerata la sua opera migliore, anche se gli risultò difficile trovare editori al termine della sua realizzazione a causa dello scandalo che investì Oscar Wilde, per la sua omosessualità.
Tra i grandi scrittori di genere horror vissuti tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo, tra cui ricordiamo Edgar Allan Poe; Mary Shelley, scrittrice di Frankenstein; Bran Stoker, autore di Dracula; e Howard Phillips Lovecraft, famoso per i suoi racconti dell’orrore, è stato interessante conoscere questo scrittore che mischiava il sacro (aveva una forte curiosità per il Santo Graal), il profano (presentavo un notevole interesse alla vita di Re Artù) e, nel contempo, così appassionato alla scrittura di racconti fantastico e horror.
Leggete… con la lettura volerete! Buona lettura!