Sarah Scazzi
Oggi 26 agosto 2020 ricorre un triste anniversario.
“26 agosto 2010
In Salento, una giovane scompare.
È una ragazza bionda, silenziosa, misteriosa. Si chiama Sarah Scazzi. L’Italia intera rimane sconvolta: cosa può essere successo a una quindicenne dall’aria così innocente? Molte saranno le ipotesi che si alterneranno durante i quarantadue giorni di ricerca. Ipotesi che sveleranno intimi segreti e rancori taciuti, arrivando a costruire un incredibile reality show dell’orrore e del grottesco in salsa pugliese.
Avetrana, il paese dove tutto si svolge, ne sarà l’inaspettato set a cielo aperto. Le indagini porteranno prima alla confessione dello zio della ragazza, Michele Misseri, e quindi alla condanna all’ergastolo della zia e della cugina di Sarah, Cosima Serrano e Sabrina Misseri, che negli anni hanno continuato a dichiararsi innocenti. Eppure, come rivelano i due autori, la tragicommedia salentina – divenuta il primo processo mediatico del nostro paese – nonostante confessioni e condanne non può ancora dirsi risolta.
Nel segno di A sangue freddo di Truman Capote e de L’avversario di Emmanuel Carrère, Sarah è un romanzo verità ambizioso e spietato, dallo stile insieme lirico e tagliente, che alla precisa ricostruzione di ciò che è accaduto – e, piuttosto, di ciò che è stato deliberatamente taciuto – unisce una riflessione sul male e sulla sua spettacolarizzazione, sulle conseguenze delle proprie azioni e su quanto siamo disposti a sacrificare per le persone che amiamo.”
Su ANSA leggiamo: “Oggi sono la scrittrice Flavia Piccinni e il giornalista Carmine Gazzanni a ripercorrere quei mesi di angoscia dal punto di vista dei diversi protagonisti e i dieci anni di indagini e processi che seguirono in “Sarah – La ragazza di Avetrana”, edito da Fandango Libri. Una storia che sembra un film, dicevamo, e infatti è di questi giorni l’annuncio che la “tragedia di Avetrana” diventerà anche una serie tv con la regia di Pippo Mezzapesa e un documentario diretto da Christian Letruria e scritto dagli stessi Piccinni e Gazzanni (entrambi prodotti da Matteo Rovere per Groenlandia)”
Sarah La ragazza di Avetrana, scritto da Flavia Piccinni e Carmine Gazzanni, è disponibile da luglio 2020 ed è edito Fandango Libri
Piccinni e Gazzanni rileggono l’intera vicenda sottolineando buchi e interrogativi che, scrivono, non possono far considerare la questione chiusa oltre ogni ragionevole dubbio, nonostante i tre gradi di giudizio. Oggi le due condannate attendono l’esito del ricorso presentato dall’avvocato Franco Coppi, alla Corte Europea dei diritti dell’Uomo che ha giudicato il caso ammissibile. Di certo, scrivono gli autori, sembra esserci solo “che quel 26 agosto Sarah è entrata nella casa degli zii in via Deledda con l’idea e il sogno del mare” .
Oggi avrebbe 25 anni.
L’omicidio di Sarah Scazzi, un episodio doloroso che ha sconvolto l’Italia intera
Mi viene da fare una riflessione, caro iCrewer, su questo terribile episodio ma che è comune a tanti altri delitti che purtroppo si sono succeduti negli anni nel nostro paese – parlo ad esempio di Elisa Claps, tanto per citare il primo che mi viene in mente – episodi già nefasti di suo ma che ogni volta che vengono sviscerati per far emergere la verità tirano fuori altri aspetti cruenti e di basso livello che purtroppo ancora permeano la nostra società. Ostruzionismo, falsità, ipocrisie paesane, omertà e diffamazioni; tutte cose che continuano a torturare le povere anime che già erano state martoriate nel corpo ancor prima che nello spirito.
Come suggerisce la trama, è molto labile il confine tra chi fa del male e tra chi gode nella spettacolarizzazione di eventi come questo, ed è lecito chiedersi quanta malignità sia insita in ognuno di noi. Certo, non manifestata, ma pur sempre avida di nutrimento. Libri come Sarah La ragazza di Avetrana a parer mio sono molto utili non tanto a raccontare come si è svolto, evoluto e concluso un caso giudiziario ma anche per mettere in risalto un aspetto tipico della nostra società che, di giorno in giorno, a parer mio, sta assumendo una forma sempre più incontrollabile: la bramosia del macabro dettaglio.
E tu, caro iCrewer, cosa ne pensi? Intanto come di consueto ti auguro buona lettura!