Samuel Beckett può essere annoverato tra i poeti, i drammaturgi, gli sceneggiatori, e gli scrittori dello scorso secolo; sicurament è da considerre come uno degli intellettuali più influenti del XX secolo.
Samuel Beckett è nato a Dublino il 13 aprile 1906, già da molto giovane la letteratura lo ha attirto e ha fatto parte delle sue giornate. Ancora studente mette le basi per quella che diverrà una grandissima carrieraa letteraria e che andrà a tuccare tanti aspetti dell’arte.
Quando Martin Esslin da la definizione di teatro dell’assurdo altro non fa se non incanalare in un genere quello che Beckett ha inventato. Un genio che ha rivoluzionato il teatro del secolo scorso.
Le caratteristiche peculiari del teatro dell’assurdo sono l’abbandono di un costrutto drammaturgico razionale e il rifiuto del linguaggio logico-consequenziale. La struttura tradizionale viene rigettata e sostituita da una successione di eventi priva di logica apparente, legati fra loro da una labile ed effimera traccia, apparentemente senza alcun significato. Il teatro dell’assurdo si caratterizza per dialoghi volutamente senza senso, ripetitivi e serrati, capaci di suscitare a volte il sorriso nonostante il senso tragico del dramma che stanno vivendo i personaggi.
Prima opera di Samuel Beckett
Murphy è la prima opera di Beckett, già da questo scritto giovanile traspareiono due caratteristiche della sua vita: il profondo disagio e il senso di inappartenenza. Sceneggiatori e scrittori del novecento, come Pirandello, Eduardo De Filippo e Thomas Mann saranno accumunati da questi stessi sentimenti.
Nel 1928 si trasferisce a Parigi e qui conoscerà James Joyce, con il quale insaurerà un rapporto di amicizia oltre che lavorativo.
Beckett si specializzerà nei generi che trattano argomenti molto personali, per i quali è necessario scavare nell’io delle persone, capirne l’essenza unica, tenterà il confronto fra coscienze, proverà a capire la rassegnazione e l’impotenza dell’uomo di fronte alla perdita di Dio.
Tuttala produzione di Samuel Beckett venne influenzata anche dalla psicanalisi di Freud.
Tra le sue opere più celebri ti ricordo Aspettando Godot, ritenuta una delle opere più importanti del Novecento.
Vladimir (chiamato anche Didi) ed Estragon (chiamato anche Gogo) stanno aspettando su una desolata strada di campagna un certo “Signor Godot”. Non vi è nulla sulla scena, solo un albero dietro ai due personaggi che regola la concezione temporale attraverso la caduta delle foglie che indica il passare dei giorni. Ma Godot non appare mai sulla scena, e nulla si sa sul suo conto. Egli si limita a mandare un ragazzo dai due vagabondi, il quale dirà ai due protagonisti che Godot “oggi non verrà, ma verrà domani”.
Nel 1969 Samuel Beckett viene insignito del premio Nobel per la letteratura
Per la sua scrittura, che, nelle nuove forme per il romanzo ed il dramma, nell’abbandono dell’uomo moderno acquista la sua altezza.