L’autore che oggi voglio farti conoscere è Saint John Perse, poeta, scrittore vissuto nel novecento e personaggio di spicco della diplomazia internazionale.
C’è da dire che il vero nome dello scrittore tuttavia è Alexis Léger, nome usato dal poeta per presenziare agli eventi diplomatici. È certamente un personaggio particolare del panorama letterario e politico dell’epoca.
Per gli addetti ai lavori, il suo impegno come mediatore internazionale e quello nell’attività letteraria non ha mai ricevuto la giusta attenzione, eppure a Saint John Perse, nel 1960, viene conferito il Premio Nobel “per l’ambizioso volo e le evocative immagini della sua poesia”!
Anche la sua attività diplomatica per quanto incisiva e molto attiva non risulta oggetto di attenzioni; approfondendo invece, ne esce fuori una figura determinata, dalle forti convinzioni, strenue difensore delle sue idee politiche oltre che esperto nel bilanciare gli equilibri strategici in periodo di guerra. Perfino Hitler, pur ribellandosi alle lusinghe di Perse, è costretto ad ascoltarlo e questo la dice lunga.
Saint John Perse poeta e diplomatico di mestiere
Figura controversa quella del poeta francese, divisa tra l’anima pubblica e quella poetica capace di attirare perfino l’ammirazione di Thomas S. Eliot che dopo aver letto Anabasi, il poema epico più importane dello scrittore francese uscito nel 1924 scrive,
“Vorrei esprimerle un po’ della mia ammirazione per Anabasi. Il poema mi sembra uno dei più grandi e singolari dei tempi moderni, e se potrò pervenire a fare una traduzione che sia quasi degna di un simile capolavoro, sarò del tutto contento”…
Facciamo un piccolo passo indietro, giusto per conoscere meglio le origini del personaggio. Come ti ho anticipato Saint John Perse altro non è che lo pseudonimo di Marie-René-Alexis de Saint-Léger-Léger, le sue sono origini nobili e molto antiche.
Lo scrittore infatti nasce nel 1887 nelle Antille francesi da una famiglia francese trapiantata lì dal XVIII secolo, un particolare che lo stesso Hitler successivamente userà per rispondere ai tentativi di mediazione di Leger “Chi è questo martinicano, questo negro che osa tenermi testa?» e il riferimento è chiarissimo!
Saint John Perse scrive Anabasi il suo primo poema epico
Raggiuta l’adolescenza Perse si trasferisce in Francia, frequenta i licei di Pau e Bordeawx, e nel 1911, con il suo pseudonimo scrive Éloges, una raccolta di poesie dedicata alla sua isola.
Molte incertezze e i consigli del poeta Paul Claudel lo spingono tuttavia verso la carriera diplomatica che lo vedrà spesso protagonista fondamentale per la stabilità politica durante la seconda guerra mondiale.
La sua è una carriera veloce e molto entusiasmante. Dal Ministero degli Esteri, Perse si sposta a Pechino dove rimane dal 1916 al 1921 durate il quale scrive Anabasi, il poema epico già citato.
Il ritorno in patria coincide con una stretta collaborazione con il diplomatico francese Aristide Briand, fautore degli Stati Uniti d’Europa, con il quale lavora nel 1930 sia per una Europa unita che al Patto Briand-Kellog” un trattato che in caso di divergenze, non avrebbe riconosciuto la guerra come soluzione al problema.
L’incompatibilità tra la politica e l’attività letteraria costringono Saint John Perse a continuare la sua attività diplomatica che, ancora una volta, risulta decisiva. Il diplomatico incontra Mussolini a Stresa nel 1935 e nel settembre del ’38, alla presenza di Hitler e del primo ministro francese testimonia l’accordo di Monaco.
Henriette Levillain nella biografia dedicata al poeta “Saint John Perse“ svela tutti i particolari che anticiparono l’accordo raccontando come lo scrittore, nonostante l’evidente asservimento dei presenti al Fuhrer reagi difendendo le proprie idee in favore dell’Europa.
Non solo, Perse non si tira indietro neanche quando si tratta di ricorrere ad atteggiamenti ossequiosi verso il Fuhrer pur di ottenere la restituzione di territori precedentemente consegnati alla Germania nazista. Si dice che tra i due ci sia stato uno scontro molto duro e che ad uscirne malconcio fu proprio Hitler.
L’essersi ribellato al governo di Vichy ormai sotto il controllato tedesco, costringe lo scrittore, privo dai suoi beni, a fuggire nel 1957 in America dove scrive Esilio il suo poema più importante.
L’opera letteraria di Saint John Perse non ha trovato facile collocazione in Italia, nel 2016 tuttavia, Crocetti Editore ha pubblicato “I poemi provenzali” e Medusa le “Lettere a mia madre dalla Cina”
Di lui parla alla principessa di Bassano anche Giuseppe Ungaretti, che nel 1931 traduce “Anabasis”,
“è stata per me una grande fortuna incontrare questo libro… io vi incontro ad ogni passo stupori nuovi , è una consolazione potere consacrarsi ad un tal lavoro”.
Lessico, sintassi, immagini ricercate per descrivere la natura nella sua maestosità restituendo agli eventi della vita la loro spiritualità, questa è la poesia di Saint John Perse che alla domanda: ‘Perché scrivi?’ risponde ‘Per vivere meglio.’»