Con l’uso dei social e la contaminazione inglese, i ragazzi usano sempre di più nuovi termini, come la parola blessare. In passato abbiamo già visto come termini, come ghostare, drippare e blastare, hanno preso piede tra i più giovani. Nuove parole che anche Treccani e Zanichelli hanno deciso di introdurre nei loro vocabolari per tenersi aggiornati ai tempi che corrono.
Sai da dove deriva blessare?
La lingua italiana è nota per la sua ricchezza e varietà, ma come tutte le lingue, è in costante evoluzione e si arricchisce continuamente di nuovi termini presi in prestito da altre lingue. Uno degli esempi più recenti e interessanti di questa evoluzione è l’uso della parola blessare.
Questo termine deriva chiaramente dall’inglese “to bless“, che significa “benedire“. Nella lingua inglese, “bless” ha una forte connotazione religiosa e spirituale, riferendosi all’atto di invocare il favore divino su qualcuno o qualcosa. Tuttavia, nel tempo, l’uso di “to bless” si è ampliato, arrivando a significare anche semplicemente il conferire qualcosa di positivo o buono.
Il nuovo termine ha iniziato a essere utilizzato per descrivere un avvenimento particolarmente positivo o fortunato. Si tratta di un neologismo che ancora non ha trovato un posto nei dizionari ufficiali, ma il cui uso è diffuso soprattutto tra i giovani e nei contesti informali. La frase “che bless questa giornata“, ad esempio, significa che la giornata è stata particolarmente positiva o fortunata.