Ormai siamo in piena estate abbiamo abbandonato il mese di giugno per entrare nel mese di luglio. Ma conosci l’origine del nome di uno dei due mesi più caldi dell’anno?
Mese di luglio: origine del nome
Il settimo mese dell’anno si chiama così, fin dai tempi degli antichi romani in onore a Giulio Cesare (Gaius Iulius Caesar), nato proprio questo mese. Generale, statista e storico, Cesare, l’unico dei “cesari” che identifichiamo univocamente con “Giulio Cesare”, conquistò la Gallia (oggi parte di Italia, Francia, Belgio e Paesi Bassi), modificò la struttura del governo romano in una dittatura, fu assassinato in maniera leggendaria, e soprattutto contribuì a rendere il calendario quello che è oggi.
Potremmo stare ore a parlare di Giulio Cesare, tra aneddoti, particolarità e storia, ci sono un’immensità di notizie che potremmo enunciare. Ma per il momento ritorniamo a luglio e al calendario.
Il calendario e l’anno bisesto
A Cesare dobbiamo l’anno di 365 giorni, e l’esistenza di un anno bisestile ogni quattro. Ed è stato sempre lui, nel 46 a. C. , a promulgare il calendario giuliano, elaborato sul ciclo delle stagioni dall’astronomo greco Sosigene di Alessandria e altri matematici.
Dopo aver assegnato 445 giorni all’anno 708 di Roma (il 46 a. C. ), che definì ultimus annus confusionis, Cesare stabilì che l’anno avrebbe avuto 365 giorni e che ogni quattro anni si sarebbe dovuto intercalare un giorno in più. Proprio per questo, in seguito alla sua morte, Marco Antonio decise di dedicare a Cesare il suo mese di nascita, Quintile (Quintilis), che così cambiò nome in Iulius.
Quintile significa quinto mese, e dopo di esso avevamo: Sestile, Settembre, Ottobre, Novembre e Dicembre.
Due mesi in più
Nella Roma Antica, prima della riforma di Giulio Cesare, esistevano sono 10 mesi. Si iniziava con Marzo, Aprile, Maggio, Giugno, Quintile e Sestile. E si concludeva l’anno con Settembre, Ottobre, Novembre e Dicembre.
Cesare riformò il calendario aggiungendo due mesi in più, Gennaio e Febbraio.
La riforma di Giulio Cesare prevedeva che l’anno, ormai sempre più lontano dal succedersi delle stagioni, cominciasse non a marzo, ma a gennaio (Ianuarius): mese dedicato a Giano, il dio bifronte, proprio perché segnava il passaggio da un anno a quello successivo.
Nel 1582, Papa Gregorio XIII con una bolla papale introdusse il calendario Gregoriano, che correggeva alcuni errori di quello giuliano ed ancora oggi è il calendario usato dalla maggior parte dei Paesi occidentali.
Le traduzioni dopo il latino
Il mese di luglio (ex Quintilis), ormai non più quinto ma settimo mese dell’anno, venne chiamato Julius, in onore a Giulio Cesare. Il latino julius ha dato poi vita alle tante varianti nelle lingue neolatine: in spagnolo si chiama julio, in francese juillet, in rumeno iulie, in portoghese julho. Anche nelle lingue non neo-latine è rimasta la stessa radice: in inglese si chiama july, in tedesco july.
Avvenimenti storici
Sono innumerevoli gli avvenimenti storici che hanno caratterizzato il settimo mese dell’anno, ma qui riporterò solo alcuni. Oltre ad essere legato alla nascita di Giulio Cesare, possiamo ricordare le seguenti date:
- 4 luglio 1776, Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti e conseguentemente la loro nascita;
- 14 luglio 1789: presa della Bastiglia;
- 20 luglio 1969: l’americano Neil Armstrong è il primo uomo a camminare sulla Luna;
- 5 luglio 1996: nasce il primo mammifero clonato, Dolly.