Il castoro… e la vaniglia?
Caro lettore, hai presente quando le cose seguono una strada, quasi un destino? Questa mattina alla radio parlavano del castoro. Quello che ho sentito mi ha lasciato talmente sorpresa, che ho pensato “Questo è un segno del destino, oggi il mio articolo sarà sul castoro!” Stai pensando cosa centra il castoro con la vaniglia? Schiacciando le ghiandole anali del castoro, si ricava il castoreo, un dolcificante naturale che ricorda il sapore della vaniglia o del lampone! Dire che non crere alle mie orecchie, è una mera briciola sulla mia incredulità. Il castoro merita tutto il nostro impegno per la sua salvaguardia… forse hai sentito parlare della “marcita dei castori“? Una porzione di terreno inumidito dall’alterazione del normale corso dell’acqua a seguito della costruzione di una diga da parte dei castori. Questa zona umida è in grado di trattenere una porzione di anidride carbonica in quantità due volte superiore rispetto ad un terreno dove i castori non sono presenti. Il gas trattenuto potrà poi essere utilizzato dalle piante per la loro sopravvivenza.
Consigli letterari
Ci sono numerosi libri che possono far conoscere questo animale ai bambini, tra cui ti consiglio “Il castoro” di Marie-José Sacré, rivolto ai lettori dai 3 anni in su. Un’altra divertente e commuovente storia illustrata la potete leggere in “Ben il castoro” di Daniela De Luca e Vicky Egan. Per i lettori un po’ più grandi consiglio “Grogh – Storia di un castoro” di Alberto Manzi, una storia in mezzo alla natura, con il nemico numero uno: l’uomo! Da circa un mesetto è stato pubblicato “Bennett Il castoro” di Marco Di Russo, per vivere una simpatica avventura nella natura. Ai lettori più grandi consiglio “I castori di Casa Galla nel contado di Arcevia (La bellezza delle donne di paese)” di Marcello Marcellini, un racconto o un sogno su un allevamento di castori nella campagna marchigiana.
Leggete… con la lettura volerete! Buona lettura!