La storia di una madre, di una famiglia e di un’epoca torna a vivere nelle pagine di Romanzo di famiglia (Ponte alle Grazie, pp. 464, €20,00), l’opera che raccoglie i diari di Susanna Colussi, madre di Pier Paolo Pasolini. Una donna determinante nella vita del celebre scrittore e regista, capace di trasmettere non solo affetto, ma anche l’identità culturale e le radici friulane che hanno nutrito la poetica pasoliniana.
Il legame indissolubile tra Susanna Colussi e Pier Paolo Pasolini in Romanzo di famiglia
Susanna Colussi fu per Pasolini molto più di una madre: una guida spirituale, un porto sicuro e l’unica capace di comprenderne davvero l’anima. Lo stesso autore lo confessò nella celebre poesia Supplica a mia madre, in cui implora che lei non muoia perché “solo tu sai cosa è stata la mia vita”. Il loro rapporto, fatto di dedizione e profonda dipendenza affettiva, rappresentò per Pasolini una vera “patria del cuore”, custode della memoria familiare e della lingua friulana.

Dai quaderni di famiglia a un romanzo corale
Dopo la morte di Susanna, avvenuta a Udine nel 1981, sono stati ritrovati ventuno quaderni manoscritti, pazientemente curati e ora pubblicati grazie alla nipote Graziella Chiarcossi. In essi, la maestra elementare friulana racconta le vicende della famiglia Colussi dall’epoca napoleonica agli inizi del Novecento, intrecciando la storia di Casarsa della Delizia con quella dell’Italia.
Le pagine restituiscono un affresco vivido di migrazioni, lotte per la sopravvivenza, eroi umili e figure femminili forti, custodi delle tradizioni e della dignità popolare.
Una voce femminile limpida e sorprendente
La scrittura di Susanna Colussi conquista per chiarezza e ricchezza di dettagli: ogni capitolo, pur dedicato a un personaggio maschile, rivela il ruolo centrale delle donne nel tramandare memorie e valori. Le stesse storie che Susanna ascoltava da bambina e che ritornano, filtrate dalla poesia, in alcune liriche di Pasolini, riportate in appendice al volume.

Un libro tra memoria privata e storia d’Italia
Romanzo di famiglia non è solo una testimonianza affettiva, ma anche un documento prezioso sulla società friulana e sulle migrazioni italiane, tra speranze e difficoltà. La pubblicazione da parte di Ponte alle Grazie, casa editrice attenta alla qualità letteraria e alla memoria storica, offre ai lettori un’occasione unica per scoprire l’intreccio tra la vita di Pasolini e le radici culturali che ne hanno formato l’immaginario.