A Roma le vecchie cabine telefoniche cambiano il loro scopo e diventano piccole librerie. Questa è l’iniziativa di alcuni cittadini romaniche hanno deciso di rivalutare queste strutture abbandonate a sé stesse. Potrebbe essere definito come un nuovo modo di riciclare ed evitare le spese di demolizione e rimozione delle cabine.
Le cabine telefoniche diventano librerie
A Roma un’associazione ha deciso di recuperare le vecchie cabine e le ha trasformate in centri di bookcrossing nel quartiere Appio Tuscolano. L’iniziativa nasce dall’associazione Cervelli Forti, fondata da Giuseppe Forti e Simonetta Cervelli.
Giuseppe Forti ha spiegato in un’intervista al Messaggero:
“Il progetto è nato nel febbraio 2021, quando notai una cabina telefonica abbandonata e dismessa in via Pinerolo di fronte un bar l’idea nasce dal book crossing un’iniziativa già in voga molto in nord Europa, l’idea mi piace, decidiamo di riqualificarla con l’aiuto di Simonetta Cervelli, ricevo migliaia di like e commenti sul mio profilo social, da li la ripuliamo, formiamo l’Associazione ‘Cervelli forti’ ce la facciamo segnare dal comune, sperando che sia la prima di una lunga serie lungo l’asse Appio Tuscolano che va da San Giovanni a Cinecittà”.
Sono tante le persone che si preoccupano di far ‘vivere’ queste cabine, portando sempre nuovi libri per non lasciarle mai sguarnite. Di cabine trasformate in librerie ce ne sono sei all’Appio Tuscolano. Ma l’associazione spera che il Comune ne metta a disposizione altre, in modo da creare nuovi punti di bookcrossing in giro per la città. E dare nuova luce a queste vecchie costruzioni, che in questo momento giacciono abbandonate per le vie di Roma, spesso rotte, sporche e totalmente preda dell’incuria e dell’abbandono.