Io amo il cinema più della mia stessa vita e se un sogno lo si ama davvero e ci si crede davvero in quello che inseguiamo, allora niente e nessuno potrà fermarci.
Roberto D’Antona
Cari iCrewers eccoci al secondo appuntamento con Roberto D’Antona. Oggi ci parlerà più dettagliatamente del suo ultimo film “Fino All’Inferno” e visto che siamo tutti curiosissimi lascio immediatamente a lui la parola.
Roberto D’Antona e il suo “Fino All’Inferno”
Quali sono i luoghi che hai scelto come scenografia per “Fino All’Inferno”? Perché questa scelta?
Per “Fino All’Inferno” abbiamo collaborato principalmente con il Comune di Oleggio che ci ha ospitati e concesso il patrocinio e abbiamo collaborato anche con il Comune di Bellinzago Novarese.
Poi abbiamo collaborato con tantissime attività in provincia di Novara, Milano e Varese fino ad arrivare ai confini con la Svizzera.
Abbiamo scelto questi posti, perché la nostra produzione è situata a Novara e ammetto che ci troviamo molto bene a collaborare con i comuni sopra citati.
Come mai hai scelto di presentare “Fino All’Inferno” alla fiera Cartoomics Torino-Milano marzo 2018?
Reputo il Cartoomics uno dei migliori eventi Italiani, lo ritengo il Comic-Con Italiano per eccellenza.
Partecipo al Cartoomics dal 2013 e ammetto che questa è una fiera costantemente in crescita, che ogni anno propone tantissimi eventi interessanti e non solo.
Quest’anno poi è la 25esima edizione e sarà qualcosa di pazzesco, quindi quale miglior occasione per presentare un film perfettamente in tema con l’evento?
Poniamo che domani tu vincessi alla lotteria una cifra epocale, che film ti piacerebbe realizzare?
Un film fantasy.
Amo la saga de “Il Signore Degli Anelli“, così come quella di “Harry Potter” e un mio sogno nel cassetto è quello di poter dirigere un film dello stesso genere.
In realtà, lo scorso anno scrissi una sceneggiatura, tratta da un’idea scritta qualche anno fa assieme al mio socio Annamaria Lorusso, solo che adesso è davvero impossibile da poter realizzare. Se mai si presentasse l’occasione di poter lavorare con un grande budget, quella sarebbe sicuramente la storia che realizzerei.
Hai dei progetti futuri?
La L/D Production Company è una casa di produzione molto attiva nel settore cinematografico, difatti, nell’ultima riunione di produzione, si è deciso che daremo luce ogni anno ad almeno un nuovo prodotto (film o serie).
Detto questo, ammetto che con il team di lavoro ci stiamo muovendo molto bene, da qualche settimana è disponibile su Prime Video la serie TV “The Reaping” che realizzammo nel 2016.
Il 5 Aprile finalmente sbarcherà nelle sale italiane “The Wicked Gift”.
Presenteremo il primo trailer di “Fino All’Inferno” il 10 Marzo al Cartoomics. La sua uscita è prevista per fine estate/inizio autunno del 2018 e molto presto, partiremo con la pre-produzione del nuovo film, ma adesso è davvero presto per parlare di quest’ultimo.
Insomma abbiamo un bel po’ di eventi e di lavori che ci aspettano!
Con il passaggio da “The Wicked Gift” a “Fino All’Inferno” siamo passati da un genere thriller/horror a un film d’azione, come mai questa scelta? Vuoi raccontarci di più su questi generi?
Una cosa che amo fare in fase di scrittura, è quella di mischiare i generi nelle mie storie.
“The Wicked Gift” non è soltanto un film horror, così come “Fino All’Inferno” non è soltanto un film d’azione. Ci sono più generi che si mischiano fra loro in questi due film, soltanto che la loro base di partenza è diversa.
Spesso, per quasi ogni regista, il primo film in cabina regia tendenzialmente è un film horror, questo perché questo genere richiede meno budget ed è un’ottima palestra per noi registi.
Ma se dovessi scegliere il genere al quale sono più legato. Beh, ammetto che “Fino All’Inferno” è un elogio a tutti quei film che mi hanno fatto innamorare del cinema, ossia gli action/horror movie anni 80/90 e quindi, in cabina regia, ho potuto sbizzarrirmi e divertirmi decisamente di più.
Cari iCrewers ahimè anche le cose belle finiscono e seppur io sarei rimasta ore su ore a parlare con il nostro affascinante attore e regista Roberto D’Antona anche questa intervista volge al termine.
Vi saluto, ringrazio Roberto D’Antona per la cortesia dimostrataci e come dico sempre…