In questo clima di forti tensioni gli italiani cercano di informarsi nella maniera più corretta possibile. Si sente sente sempre di più l’esigenza di cercare notizie che spieghino nel dettaglio gli antefatti e i motivi che hanno scatenato questa guerra. Un valido strumento, per togliersi dubbi e conoscere meglio le situazioni, sono le riviste di geopolitica.
Ma cos’è la geopolitica? Quali sono le riviste presenti in Italia?
Cos’è la geopolitica?
Secondo il dizionario Treccani, non esiste una definizione universale di geopolitica:
Non esiste una definizione universalmente accettata di geopolitica, anche se, come dice lo stesso nome, si tratta di una disciplina che studia l’influsso che i fattori geografici hanno sulla politica degli Stati – in particolare sulla politica estera, ma non solo su quella – e quindi sulla storia delle varie entità politiche e dell’insieme dell’umanità.
Erroneamente viene utilizzato come suo sinonimo “geografia politica”, che si occupa di studiare i differenti esiti, nei diversi luoghi, dei processi politici e di potere, così come i modi in cui quegli stessi processi sono condizionati dai contesti spaziali.
La definizione che ha fornito Yves Lacoste della geopolitica è la seguente:
Viene considerata geopolitica quella situazione nella quale due o più attori politici si contendono un territorio. In questo contendere, le popolazioni che abitano il territorio conteso, o che sono rappresentate dagli attori che se lo contendono, devono essere coinvolte in questo conflitto attraverso l’uso degli strumenti di comunicazione di massa.
Il termine geopolitica è stato coniato nel 1899 dal geografo svedese Rudolf Kjellén, che la teorizzò successivamente nelle opere Samtidens stormakter (“Le grandi potenze di oggi”, 1914) e Staten som lifsform (“Lo Stato come forma di vita”, 1916). Molti attribuiscono la paternità di questa disciplina a Friedrich Ratzel, il geografo, antropologo ed etnologo tedesco che proprio nel 1904 moriva.
La geopolitica, grazie al contributo di Karl Haushofer (1869-1946), si è trasformata in una vera e propria scienza normativa delle scelte politiche. In realtà, si trattava di una pseudoscienza, uno strumento di propaganda che si avvaleva del potere persuasivo e della possibilità di manipolazione delle rappresentazioni cartografiche, e della strumentalizzazione di dati statistici opportunamente selezionati, attribuendo oggettività e necessità alle conclusioni a cui perveniva.
Il generale Karl Haushofer (1869-1946) è diventato, con la costituzione dell’Istituto di Geopolitica di Monaco di Baviera, il vero caposcuola se non l’incarnazione stessa del pensiero geopolitico tedesco, nato come mezzo per ispirare e stimolare la rivincita della Germania.
In Italia la storia della geografia politica applicata è strettamente collegata da un lato con lo sviluppo delle scienze geografiche, dall’altro con quello delle scienze storiche e politiche. La geopolitica, intesa nell’accezione allargata del termine, cioè come geografia politica applicata alla politica estera, al dominio e alla conseguente organizzazione del territorio, e anche come individuazione delle ragioni geografiche degli eventi storici, ha avuto eminenti studiosi: da Giambattista Vico a Melchiorre Gioia, da Domenico Romagnosi a Carlo Cattaneo.
Per far fronte a queste nuove esigenze e ricerca di conoscenza, sono nate delle riviste specializzate. Esistono diversi siti dove potersi informare e porsi interrogativi che stimolano la curiosità.
Le riviste italiane di geopolitica
Le due riviste di geopolitica più conosciute in Italia sono Limes e Eastwest.
Limes è nata nel 1993 e fondata da Lucio Caracciolo. È una rivista particolare nei contenuti perché ad essa collaborano sia studiosi (storici, geografi, sociologi, giuristi e antropologi) sia decisori (politici, diplomatici, militari e imprenditori), proprio per far emergere punti di vista che possono essere in contrasto, ma che si sommano nella collettività e spesso sono contrastanti.
Eastwest è un bimestrale pubblicato, in edizione italiana e internazionale, dal 2004, anno in cui fu fondata da Giuseppe Scognamiglio. È nata con l’idea di creare un periodico indipendente, che avesse come linea editoriale la centralità dell’Europa, protagonista degli scenari internazionali, con lo sguardo volto a oriente. Non a caso, il primo nome della rivista fu East. Eastwest è fin dalla sua nascita e ancora oggi l’unica rivista di geopolitica prodotta in Europa continentale, che viene distribuita anche fuori dal suo paese di produzione, nelle sue due versioni in lingua italiana e inglese.
Queste riviste sono molto importanti per la formazione e la conoscenza personale. Apportano un sostegno utile a capire gli eventi presenti e a comprendere meglio le dinamiche descritte e riportate dai giornalisti all’interno dei loro articoli di politica estera o nei reportage di guerra.