Recensione: Ricordati di respirare di Agnese Tancredi

Un plauso ad Agnese Tancredi che non è una scrittrice, ma una strumentista della sala opereratoria di un ospedale emiliano che si trova da un giorno all’altro a essere in prima linea come infermiera nei reparti Covid 19.

Ricordati di respirare, io, infermiera covid in prima linea è il titolo del libro di Agnese Tancredi e già dal titolo si può capire tutto, troviamo in poche pagine i pensieri di mesi che questa donna, perché di donna si tratta, si è trovata a ripetersi tutti i giorni prima che iniziasse un massacrante turno di lavoro, per riuscire ad andare avanti.

Non possiamo pensare a un libro complesso o che tratti di Covid 19 dal punto di vista medico, qui abbiamo giornate che passeranno alla storia, che tra qualche anno troveremo sui libri di scuola, ricordate per noi da chi le ha vissute in prima linea.

Agnese Tancredi ci racconta delle infinite ore che in ospedale non erano mai uguali tra loro, perché i pazienti sono tutti differenti, attimi in cui si sono creati rapporti difficili a causa di una malattia che a troppi non ha dato scampo, momenti di sconforto perché non si sapeva cosa e come fare.

Il libro è scritto in modo semplice e scorre velocemente grazie anche ai capitoli molto brevi, ogni capitolo una storia o una riflessione riguardante un fatto in particolare. Si parte da quel Marzo 2020 che non dimenticheremo mai, per arrivare ad Aprile 2021, in mezzo un anno di vita e di vite strappate.

Il libro termina con un’interessante appendice, leggila te lo consiglio, del dottor Ottavio Davini: Medico di Torino smonta punto per punto le obiezioni al vaccino anti Covid 19.

Chi è Agnese Tancredi?

Agnese Tancredi è nata a Lecce nel 1975. Diplomata in Scienze pedagogiche e poi in Scienze infermieristiche, ha lavorato al San Raffaele di Milano e poi a Bologna.

Non è sicuramente facile per chi tuttora vive da vicino la realtà del Covid 19 riuscire a scrivere un libro del genere, le emozioni sono tante e traspaiono dalle pagine. Le realtà ospedaliere da fuori sono solo lontanamente immaginabili.