Riccardino, l’ultimo romanzo di Andrea Camilleri, l’illustre maestro della scrittura, mentore per molti aspiranti scrittori, sarà disponibile a partire dal 16 luglio 2020, edito dalla casa editrice che ha accompagnato lo scrittore nella pubblicazione delle sue opere in tutti questi anni: la Sellerio.
Il romanzo sarà postumo, termine che solitamente indica la nascita di un figlio dopo la morte del padre, e in effetti, se ci pensi, è proprio così: Camilleri, padre del commissario Montalbano, vedrà la nascita della sua ultima opera quasi un anno esatto dalla sua morte.
Come non ricordare il giorno in cui l’autore ci ha lasciati? Era il 17 luglio del 2019, nel momento in cui appresi la notizia mi sentii affranta e smarrita come se una persona a me cara mi avesse appena lasciata: strano come nonostante non si conosca una persona realmente tu ne possa sentire la mancanza, eppure è così. Il suo ineluttabile senso di appartenenza alla Sicilia, sempre presente nei suoi scritti e nei suoi discorsi, quella sagace ironia nella scrittura, quell’eleganza nell’usare sempre le parole giuste, la saggezza sopraffina, ma caratteristica che più di tutte lo ha elevato è stata la sua innata umiltà: segno inconfutabile della sua grande persona e personalità.
Camilleri ha data vita al suo Riccardino alla veneranda età di 80 anni, poi lo ha preso e lo ha consegnato alla sua cara amica Elvira Sellerio: lei, quindi, lo ha tenuto ben custodito per tutto questo tempo.
Le disposizioni dell’esimio uomo sono state sin da subito lapalissiane: Riccardino avrebbe visto la luce, per così dire, solo e soltanto dopo la sua dipartita, e così sarà a quasi un anno esatto dal suo decesso questa sua ultima opera, che segna le vicende del commissario più amato d’Italia, sarà ufficialmente pubblicata.
Siete curiosi, quindi, cari amici lettori, assidui sostenitori di Salvo Montalbano, di conoscere cosa accadrà in questa ultima indagine?
Lo devo confessare: sono talmente impaziente che già pregusto il momento in cui potrò stringere fra le mani quella oramai nota copertina blu notte raffigurante un’immagine simbolo e assuefarmi di quell’inebriante e caratterizzante profumo di carta stampata pensando già a cosa andrò a leggere.
Devo allo stesso tempo ammettere che dentro me alberga quella sensazione di latente tristezza: sapere che questa sarà l’ultima volta che potrò leggere una nuova avventura dell’apprezzato commissario mi rende malinconica, insomma è un po’ come quando un amico a cui tieni parecchio ti lascia o anche quando termini un libro e ti resta dentro quel retro gusto che sa di amarezza mista a mestizia.
Ti dirò inoltre che mentre scrivo questo articolo sono avvolta da quella emozione che è precisa’ntifica alla classica sensazione di farfalle nello stomaco.
Riccardino un’opera che porta un titolo forse singolare ma che incuriosisce: cosa accadrà?
In questo romanzo vedremo il Montalbano che leggiamo sulla carta stampata incontrare il suo alter ego ovvero il Montalbano che vediamo riprodotto su pellicola, interpretato dal rinomato e ottimo attore Luca Zingaretti: intrigante vero?
Una curiosità: Camilleri ha deciso di chiamare il protagonista di questi suoi romanzi in tale maniera in onore della sua amicizia con lo scrittore, saggista, giornalista, poeta e gastronomo spagnolo Manuel Vásquez Montalbán.
Con grande gaudio di tutti i fan, e in omaggio alla scrittore, il Salone del Libro Extra e la Sellerio, hanno trasmesso in data 16 maggio 2020 e in diretta streaming la lettura del primo capitolo di Riccardino.
Antonio Manzini, da sempre vicino all’esimio uomo, ha prestato la propria voce per dare lettura di questo primo passo del libro: un’emozione che ha lasciato gli ascoltatori – me compresa – ammaliati e senza fiato, come quando riaffiori in superficie dopo una lunga apnea.
E mentre Manzini leggeva ho sorriso e mi sono commossa sia perché mi sono immaginata Camilleri al suo posto e inoltre perché mi sono ritrovata in quei luoghi e in quelle parole così usualmente note.
Cari amici lettori, amanti del grande Camilleri, l’attesa non dovrà durare ancora a lungo: presto potremo tenere stretto fra le mani questo libro al quale, di certo, verrà riservato un posto d’onore nella nostra libreria personale, quel libro che sarà per noi prezioso come il più raro dei fiori o dei diamanti, un’opera che consumeremo – o forse terremo come reliquia – a furia di leggere.
L’artista è colui che ha una costante percezione alterata della realtà. (Cit. Andrea Camilleri)