Caro iCrewer, oggi torno a parlarti delle mie letture, in particolare dell’ultimo libro terminato: Non credo al lieto fine di Marilena Boccola, una novità Dri Editore uscita martedì 26 maggio e primo titolo in catalogo per la collana Books & Love.
È il primo lavoro che leggo di quest’autrice e ne sono rimasta piacevolmente conquistata, sia per la trama intrigante sia per l’accattivante stile di scrittura della Boccola, quindi non posso che consigliarti questo fantastico libro!
Cos’è che mi ha colpito così tanto di questo romance contemporaneo? Continua a leggere e lo scoprirai!
Il mio parere in generale su Non credo al lieto fine
Caro iCrewer, non voglio raccontarti troppo della trama, per non rovinarti il piacere della lettura. Restando sul vago, posso però dirti che è una love story che mi ha incatenata a sé finché non sono arrivata all’ultima pagina. Ho trovato un intreccio ben costruito, in cui la passione non arriva subito e ti stravolge, ma il suo passaggio è graduale ed è narrato con incredibile leggerezza e umorismo.
In questo modo, mi sono goduta appieno lo struggente rapporto fra Nausicaa e Ulisse, i due protagonisti, e grazie per la cura che l’autrice ha riservato nella descrizione psicologica dei personaggi. Il risultato è un affresco di voci, che messe insieme mi hanno dato una chiara idea della situazione e ai miei occhi li ha resi veri. Ognuno di loro ha le proprie qualità e i propri difetti e questo mi ha portata a simpatizzare per Nausicaa, ad intenerirmi davanti ai sorrisoni della piccola Elena e a voler abbracciare Ulisse, quando era palese che gli servisse conforto.
Una protagonista in cui immedesimarsi
Restando sempre in tema “personaggi”, vorrei spendere due parole su chi mi ha affascinato più di tutti: Nausicaa Bellini! Lei è un’insegnante precaria, che si diletta a scrivere e pubblicare in self romanzi d’amore, con un notevole successo di pubblico oltretutto. È infatti una donna profondamente romantica, che anche se non crede al lieto fine (i suoi romanzi preferiti hanno un finale alquanto tragico) sogna il grande amore.
Mi sono rivista parecchio in Nausicaa: penso sia la prima volta che la protagonista di un romanzo sia simile a me fisicamente, inoltre condividiamo lo stesso amore per i libri. Anch’io, come lei, mi rifugio fra le parole delle mie frasi preferite quando ho bisogno di conforto. Inoltre l’insegnamento è un sogno che abbiamo in comune.
Mi ha ricordato due eroine della letteratura rosa che adoro e in cui mi identifico: Nausicaa è infatti un po’ come una più attuale Bridget Jones mixata con Emma Morley, la protagonista di Un giorno di David Nicholls. In lei ho rivisto la goffaggine e il romanticismo della prima, mentre della seconda ho trovato la tenacia e questo è un valore aggiunto alla simpatia e all’immedesimazione che provo per il personaggio della Boccola.
Uno stile incantevole
L’ultimo punto su cui mi voglio soffermare è lo stile di scrittura dell’autrice, Marilena Boccola. Come avevo già accennato, Non credo al lieto fine è la prima opera che leggo di questa scrittrice e ne sono rimasta affascinata. Il romanzo è scritto veramente bene, con uno stile scorrevole e semplice, ma si nota la cura che la Boccola ha messo nel linguaggio per renderlo un buon prodotto.
Grazie a queste accortezze e alla leggerezza e alla vena ironica della trama, sono rimasta coinvolta dalla narrazione, ho trascorso delle bellissime e spensierate ore in compagnia di questo romanzo.
Caro iCrewer, non posso allora che consigliarti caldamente Non credo al lieto fine, edito da Dri Editore, perchè ne vale davvero la pena!