Settimo romanzo di Patricia Gibney tradotto e pubblicato in italiano dalla Newton Compton Editori, La verità sul caso Cara Dunne appartiene alla serie che ha come protagonista l’ispettrice della Polizia irlandese Lottie Parker.
Lottie, una piacevole scoperta
Non avevo mai letto nulla di Patricia Gibney e devo ammettere di esserne rimasta piacevolmente stupita. Vi spiego il perchè.
La trama è costruita bene, piena di colpi scena non scontati che coinvolgono il lettore in un ritmo serrato, pagina dopo pagina, senza confonderlo. Cosa non facile vista la grande quantità di personaggi e storie che vengono raccontate e che l’ispettrice Parker riesce ad unire, tassello dopo tassello, in un unico puzzle.
Lottie è una donna come tante: lavora, ha una famiglia cui badare e delle questioni personali importanti da risolvere. Ha perso suo marito Adama causa di una grave malattia e sono ormai cinque anni che si occupa delle sue due figlie ventenni, di un figlio adolescente e di un nipote. Certo, ha sua madre Rose accanto, un po’ amica un po’ nemica, ma anche un fratellastro ricomparso improvvisamente nella sua vita dall’oltreoceano.
E poi c’è Boyd, suo collega, un uomo di cui si è innamorata e con il quale ha combattuto la solitudine dopo la morte di Adam, evento che ha segnato la sua famiglia, dentro e fuori le mura di casa. Il peso sulle sue spalle è grande e, nonostante la sua forza, non sempre riesce ad avere la situazione sotto controllo così come vorrebbe, non solo a livello affettivo ma anche lavorativo.
Le ferite del passato probabilmente non sono destinate a rimarginarsi ma possono essere curate, con il passare del tempo. E questo è un po’ il messaggio che Lottie cerca di leggere tra le righe ogni giorno della sua vita.
Quello che mi piace di Lottie, e credo che sia il punto di forza di questo libro, è il fatto di essere “normale”. Non è poi per questo è facile identificarsi con lei, con la sua insicurezza, con la sua frustrazione che a volte si trasforma in rabbia. Non è la madre perfetta, sa di non esserlo ma ci prova, sbagliando, cadendo ma rialzandosi sempre, perchè “a Lottie non piace rimanere fuori a guardare“.
Non parliamo di un romanzo che tratti chissà quali tematiche di facile presa sul pubblico, uno di quelli che cavalca l’onda di un argomento perchè sicuro di trarne vantaggio.
Nella sua semplicità La verità sul caso Cara Dunne dipinge la realtà in una piccola comunità rurale dove le storie dei protagonisti s’intrecciano per volere di un destino bizzarro che a volte mette a dura prova la nostra capacità di sopportazione. Amore, odio, vendetta, gelosia, sono tutti sentimenti umani che ritroviamo in queste pagine, insieme alla difficoltà di comunicare con le persone, come se fossimo abituati a farlo solo nei pensieri.
Forse avrei osato un po’ di più, approfondendo maggiormente alcuni temi che sono presenti e sembrano per essere lì per lì sviscerati: il tema dell’abbandono, il bullismo, la malattia, la religione. Far sì che i personaggi raccontassero attraverso fatti e parole ciò che spesso si vive nel quotidiano avrebbe probabilmente reso la lettura ancora più interessante dal lato umano.
Consiglio questa lettura non solo a chi è amante come me dei thriller che si leggono tutti d’un fiato ma anche a chi ama la scrittura semplice, diretta, quella che ti permette di non perdere mai il filo e di porti le giuste domande al momento giusto.
Come un vero detective.
Patricia Gibney
Patricia Gibney, autrice irlandese di romanzi polizieschi, dal 2018 ha venduto più di un milione di copie della sua avvincente serie poliziesca ambientata nella città immaginaria di Ragmullin, nelle Midlands.
