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Recensione:”Adrenalin” di Emma Altieri

Anna Francesca Perrone 6 anni fa Commenta! 5
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Caro iCrewer, eccomi qui con una nuova recensione. Questa volta si tratta del primo dei tre libri della serie Smartness di Emma Altieri: Adrenalin. 

Adrenalin è una storia d’amore e di passione tra due giovani ragazzi, Jamie e Rayan, che fin dalle prime pagine ti cattura e, “a tutta velocità”, ti porta in un mondo fatto di motori, gare, adrenalina, ma anche di rapporti familiari e paure da affrontare, oltre che di momenti di pura passione.

Rayan, un giovane americano, è stato scelto come nuovo pilota della Ducati Corse, la stessa scuderia nella quale Jamie Pedrini è ingegnere collaudatore, proprio della sua moto. Il loro primo incontro è casuale e burrascoso: l’antipatia è subito reciproca.

Quando si trovano a lavorare fianco a fianco, Rayan fa fatica ad accettare che una donna, e soprattutto proprio lei, possa mettere a punto la sua moto. La scintilla dell’attrazione infuoca però le loro giornate e presto si ritrovano l’uno tra le braccia dell’altro, stando attenti che nessuno li scopra, visti i rispettivi ruoli. Ma non sarà affatto facile.

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Andiamo a conoscere più da vicino i nostri ragazzi che sono assolutamente ben delineati sia fisicamente che caratterialmente. Questo anche grazie alle interazioni con i personaggi secondari della storia, che ci fanno conoscere molti più aspetti dei protagonisti potendoli guardare da diversi punti di vista.

Jamie fin da subito si mostra una ragazza schiva e introspettiva, apparentemente mascolina anche nel modo di vestire, quasi a voler nascondere il suo essere donna, come se fosse per lei un “difetto”. Ma dietro questo suo modo di essere si cela un grande dolore, la perdita della mamma che ha lasciato un incolmabile vuoto in lei e nella sua famiglia. Questo dolore da una parte ha fatto sì che diventasse il “centro” per suo fratello e suo padre, ex campione nel motociclismo, che la proteggono e la sostengono in ogni situazione; dall’altra ha creato in lei un forte senso di colpa e la necessità di riscattare la carriera perduta del padre. Di lei ho apprezzato il suo carattere forte e il suo grande talento e passione per il suo lavoro. Un po’ meno il suo modo di vivere le emozioni e l’amore, sempre sulla difensiva e pronta a “colpire” Rayan con scherzi non proprio piacevoli o direttamente con la sua chiave inglese! In realtà ha solo bisogno di tempo per fidarsi di un sentimento nato così inaspettatamente che sta sconvolgendo la sua vita.

Ho sempre pensato che quello che è veramente importante nella vita è l’essere e non l’apparire e io avrei voluto essere amata e apprezzata per le mie capacità e non per il mio bel faccino o per il mio fisico.

Rayan è bellissimo, un vero “fico” e apparentemente uno spaccone, inizialmente appare come una persona superficiale che non sa accettare che una donna possa ricoprire un ruolo importante nella scuderia, ma poi davanti all’evidenza della bravura di Jamie riesce a cambiare idea. In amore si rivela, invece, un ragazzo molto istintivo che si lascia trasportare dalle emozioni e non riesce assolutamente a contenerle. Il suo punto debole è il rapporto con il padre che riesce a fargli male anche da lontano cercando di controllare le sue scelte e la sua vita. Mentre suo fratello, che è il suo manager, lo aiuta a ragionare ed è per lui molto importante per portare avanti il sogno che coltiva fin da bambino.

É sempre stato così, nelle vene ho l’amore per le due ruote, fin da piccolo…

Lo stile narrativo è piacevole e la lettura scorre veloce e ti tiene incollata tra pagine scottanti, divertenti, e anche pagine in cui immedesimarti con le paure dei personaggi e i loro problemi caratteriali.

Consiglio Adrenalin a chi ha voglia di vivere emozioni forti correndo a tutta velocità insieme a Jamie e Rayan tra moto, vita pubblica e vita privata in un crescendo di passione.

Corro a leggere il secondo libro: non perderti la mia prossima recensione!

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