“Ogni omicidio è la tragedia di qualcuno.”
Il libro di cui oggi faccio la recensione è di una giovane scrittrice inglese appassionata di volo e amante della natura, attualmente fa la scrittrice a tempo pieno, una scelta, secondo me, azzeccatissima. Una morte silenziosa non è il suo primo romanzo, già il primo libro pubblicato con la Newton Compton La donna silenziosa, scrivono sulle note, è stato un successo.
Per quello che mi riguarda, il fatto stesso di aver letto il libro, in poco tempo mi ha dato una valutazione iniziale positiva del romanzo dove, a scandire il tempo, l’intensità degli eventi e l’alternarsi dei vari personaggi, sono i ricordi di Noah il personaggio principale a cui è affidata la narrazione in un arco temporale lungo circa vent’anni. Grazie ad una buona capacità descrittiva ed emotiva, il lettore entra piano piano nella vita di quest’uomo malinconico, reduce da eventi involontari, capace di raggiungere i suoi obiettivi per metterli da parte, disilluso da una realtà distorta, e dalla quale fugge per compensare sentimenti troppo forti da dimenticare come quello per April, per la quale gioie e dolori si alternano per tutto il racconto.
Gli eventi si snodano, per buona parte della storia, a mio avviso, troppo lentamente lasciando alle ultime righe il compito di restituire al lettore la verità, quella vera e questo rallenta la lettura ma non vi è comunque dubbio, che nel thriller della Howells, si parli di tutto, dai sentimenti che durano una vita, alle illusioni di poter cambiare un destino, il desiderio di conoscere fino in fondo la verità nella quale ritrovarsi e capire che, in fondo, vediamo ciò che vogliamo vedere e non la realtà com’è.
Può volerci una vita per capire che le apparenze ingannano. Prendiamo per esempio un bosco, tridimensionale nell’abisso cupo di un lago immobile, ogni ramo definito,ogni lieve sfumatura riflessa alla perfezione,il sole che ti spunta, cosicchè se lo fissi per un po finisci per dimenticare. E’ soltanto un’immagine che cela le gelide tenebre che a volte ti inghiottono, il silenzio.”
Le azioni e le reazioni dei personaggi, si susseguono e si sviluppano adeguandosi man mano a contesti diversi, dalle problematiche di tipo sociale e psicologica, alla inconcludenza delle istituzioni, alla capacità corruttiva che distrugge la verità stessa, validi contorni ad una storia di per se già difficile. Brava la Howells nel saper raggomitolare la matassa, cucire tra loro i fili di un racconto, scorrevole, particolare e molto avvincente,