Con la recensione di oggi torniamo nel meraviglioso mondo di Il libro del Tè di Judy I. Lin, concludendo la dilogia tradotta da Alice Casarini e pubblicata da Mondadori. Dopo Una magia infusa di veleno, infatti, è giunto il momento di parlare del secondo e ultimo capitolo: Un veleno dolce e scuro.
Prima di continuare a parlare della bellezza di questo romanzo, però, ritengo necessario mettere in guardia chi non ha ancora letto il primo libro della serie: proseguite e vostro rischio e pericolo perchè, per quanto farò in modo di fare meno spoiler possibile per quanto riguarda questo secondo romanzo di Judy I. Lin, sarà invece inevitabile svelare alcuni degli intrighi accaduti nel primo libro. Ben inteso, non ho nessuna intenzione di fare un resoconto completo, ma non vorrei mai rovinare l’avventura a nessuno.
E ora, che tutti sono stati avvisati, è giunto il momento di partire insieme per quel viaggio meraviglioso che è stato Un veleno dolce e scuro di Judy I. Lin.
Un po’ di trama, per ricapitolare
Ning ce l’ha fatta, è riuscita a salvare la sua adorata sorellina, ma a che prezzo? Ora ha sul braccio un cicatrice che sembra non guarire; è partita per un viaggio verso alleati che forse potrebbero aiutarla, ma non ne è poi così certa. E proprio quando le sembrava di essersi riappropriata della propria magia, di aver scoperto le profondità del suo legame con la madre… il suo potere potrebbe non bastare.
E Kang intanto? Segregato in un castello in cui gli sembra di essere soltanto un ospite, in stanze che non sente proprie. Impegnato a compiere ciò che il padre si aspetta da lui… fino a quando qualcosa inizia a stonare, un cambiamento improvviso qui, una stranezza lì, e la facciata s’incrina.
Riuscirà Ning a risolvere il mistero del veleno, prima che le spire del serpente stritolino il regno? E, in questo mondo in guerra, è rimasto uno spiraglio di speranza per il suo amore per Kang? Perchè, per quanto cerchi di impedirsi di pensare a lui, inevitabilmente il cuore e la magia della giovane chiamano e cercano il principe.
Un veleno dolce e scuro di Judy I. Lin: la mia recensione
Non c’è ragione di girarci intorno: Un veleno dolce e scuro di Judy I. Lin mi ha stregato, catturato, mi ha reso quasi impossibile posare il libro prima di averne scoperto la fine (perchè a chi serve dormire, quando l’impero è in pericolo?).
Il ritmo della narrazione è molto più incalzante, rispetto a Una magia infusa di veleno: fughe, combattimenti, intrighi, incontri strategici, c’è tutto ciò che serve per tenere a mille la suspence. Eppure, l’autrice si prende comunque il tempo per descrivere nel dettaglio le ambientazioni, gli usi, le abitudini.
Particolarmente affascinante, per me, è stato il modo in cui si è soffermata con dovizia di particolari sul cibo, disegnato con un linguaggio così evocativo, da far venire l’acquolina in bocca. Salse lucide, verdure fragranti, brodi profumati che creano l’atmosfera per pasti sempre pieni di significato. La stessa attenzione ricorre, poi, anche nel momento della preparazione del tè, della scelta degli ingredienti da mettere in infusione, così che la bevanda scateni la sua magia.
Un altro aspetto che ho adorato è stata l’alternanza di punti di vista. Se, infatti, avessimo seguito soltanto il cammino di Ning, forse il romanzo non avrebbe avuto lo stesso effetto. Kang (non è uno spoiler, visto che è letteralmente il primo capitolo), che Judy I. Lin fa parlare in terza persona, permette d’introdurre temi importanti come le aspettative familiari, o il quanto sia difficile prendere coscienza di come anche chi si credeva invincibile, quasi sempre nel giusto, posa commettere errori fatali. Traspare il coraggio, la forza che ci vuole per iniziare a mettere in dubbio i propri punti fermi e per dare la spinta finale a una casa di specchi che già aveva iniziato a inclinarsi.
Ad avermi colpito di più però, parlando di cambiamento dei personaggi di Judy I. Lin, è stata forse Zhen. Quando l’abbiamo conosciuta, nel primo volume, era una principessa che sì, aveva a cuore il proprio popolo, ma guardava le sofferenze delle gente dall’alto della torre di palazzo. Essere costretta a scappare, però, la obbliga a toccare con mano una realtà estremamente diversa dalla sua, a vedere con i propri occhi ciò che prima aveva soltanto letto nei rapporti. Il risultato è una principessa pronta a essere imperatrice, a lottare per far tornare la pace.
E Ning, in tutto ciò? A lei Judy I. Lin ha riservato un processo di crescita interiore, che l’ha portata a confrontarsi con i propri demoni, con i desideri più oscuri che si annidano nel suo cuore. Perchè, per quanto ci crediamo cavalieri ammantati di luce, c’è sempre un momento, una notte, in cui quella caratteristica che tenevano sotto chiave, relegata in un angolo piccolo e buio, striscia fuori e mette tutto a soqquadro. Tutto dipende da cosa decidiamo di fare: cedere o tenere duro?
Per quanto riguarda la grafica del libro, così come Una magia infusa di veleno, anche Un veleno dolce e scuro continua a mantenere lo stesso standard altissimo. Non solo la cover è davvero spettacolare, ma è anche molto coerente con la storia narrata da Judy I. Lin. Per non parlare dei bordi colorati delle pagine e del fantastico disegno che li decora.
Insomma, per quanto mi riguarda questo romanzo è uno di quelli che potrei quasi definire perfetti. Molto bello, dalla trama scorrevole e non banale, avvincente, con un sistema magico nuovo e molto presente. Con momenti di pura azione, e altri dolci e avvolgenti. Penso che Una veleno dolce e scuro di Judy I. Lin meriti davvero di essere letto.