Caro iCrewer, oggi voglio parlarti di “Un cuore tuo malgrado” un romanzo che mi ha colpito non solo per le tematiche affrontate ma anche per la scrittura diretta ed essenziale di questo autore esordiente che mira dritta al cuore e lo centra.
Il titolo è una citazione del libro “Il cardellino” di Donna Tartt dal quale l’autore trae ispirazione anche per il messaggio che ci arriva attraverso la vita di Bianca:
“Non possiamo SCAPPARE da ciò che siamo”.
Bianca è un’autista di autobus, come lo era suo padre. Tutta la sua vita cambia il giorno in cui, a causa di una distrazione, provoca un terribile incidente che, come scoprirà più tardi, spezza due vite. Sono la moglie e il figlio di Dario Spatola che, rimasto indenne, è condannato a convivere per il resto dei suoi giorni con questo immane dolore.
Lo stesso vale per Bianca che lotta con il senso di colpa che le martella l’anima e non le lascia pace.
Il dilemma è: lasciarsi andare o trovare un modo per “curare” o almeno lenire tutto questo dolore?
Da una parte Bianca è in bilico tra l’abbandonarsi a quell’assordante, accecante dolore e ai morsi dei sensi di colpa e la necessità di redimersi, di chiedere perdono e così continuare a vivere, come la spinge a fare la sorella Margherita che, nonostante le divergenze caratteriali, non l’abbandona mai e a suo modo la aiuta.
Dall’altra parte Dario non riesce a perdonare e rifiuta il confronto con Bianca. Lui è un fotografo affermato e grazie a questa passione e ad un nuovo progetto tiene a bada il dolore.
Si potranno mai incontrare?
Ma chi è Bianca?
Bianca non ha contorni definiti all’esterno: di lei sappiamo che a seguito dell’incidente ha una lunga cicatrice sulla gamba che non riesce né a guardare né a toccare. Poi conosciamo i suoi silenzi, la sua necessità di stare da sola ma anche la sua forza.
Ha vissuto anche il dolore per la morte improvvisa del padre al quale era molto legata. L’inaspettata disgrazia dell’incidente ha riaperto anche questa ferita del passato lasciando che il dolore attuale si mescolasse ai ricordi.
Mentre leggevo cercavo di mettermi nei panni di questa donna e più di una volta mi sono ritrovata nella sua esigenza di rimanere sola, il suo allontanare tutto e tutti, sentendosi un’appestata, una persona non degna. Mi sono chiesta più volte cosa avrei fatto ma credo che il suo coraggio non lo avrei avuto e per questo l’ho apprezzata.
Ho amato anche Margherita, il suo amore vero verso sua sorella, il suo starle vicino usando ogni mezzo per poterla aiutare. L’amore sincero, solo quello può curare, e Margherita ama sinceramente sua sorella e glielo dimostra.
Chi è Dario?
Dario è un uomo distrutto dal dolore, arrabbiato, incastrato in una situazione che non avrebbe mai voluto vivere. Il perdono appare inizialmente impossibile ai suoi occhi. Ma anche lui è forte grazie alla sua passione per la fotografia e da lì riparte e in qualche modo riesce a trovare una nuova dimensione di vita che include quel dolore lancinante senza che questo prenda più il sopravvento.
Lo stile narrativo, come dicevo all’inizio, mi ha affascinato, ho letto questo romanzo a rallentatore perché non volevo finisse. Essenziale ma allo stesso tempo intenso ed emotivo.
Lo consiglio a chi vuole soffermarsi a riflettere su se stesso attraverso una lettura dal forte impatto emotivo.
Credo sia un bel romanzo..bella la recensione , invita alla lettura perché in fondo cio che colpisce in un libro è l impatto emotivo..piu è forte, piu ci conquista.
Ciao Susi, si per me è proprio così, mentre leggo mi faccio trasportare dalle sensazioni che il libro mi ispira e leggendo “Un cuore tuo malgrado” le emozioni sono state forti. Sono contenta che la mia recensione ti sia piaciuta. Continua a seguirci!