Strade insanguinate il thriller di Stuart McBride che vede come protagonista l’ormai famigerato Logan McRae alle prese con una indagine intricata difficile da sgarbugliare Alcuni segreti farebbero meglio a rimanere sepolti…
Definito Il miglior libro di Stuart Macbride. Dal Scotland On Sunday
N°1 del Sunday Times
Un autore tradotto in tutto il mondo
Alcuni segreti farebbero meglio a rimanere sepolti…
Ha disseminato la Scozia di cadaveri e serial killer. Ha evocato le paure più profonde della società. Ha firmato romanzi grondanti sangue e misteri, eppure la sua scrittura è rimasta lieve. Stuart MacBride ha la rara capacità di far rabbrividire e sorridere nella stessa pagina.
la Repubblica
Stuart MacBride è l’autore di una serie infallibile di storie criminali intrise di umorismo.
Il Corriere della Sera
Stuart MacBride ha preso il posto di Ian Rankin nel cuore degli scozzesi (e nostro). Dall’ispettore Rebus al sergente Logan McRae. Dalla stupenda Edimburgo all’orrida Aberdeen. Ma la peculiare bizzarria dei personaggi e dei panorami non solo è rispettata, semmai ne risulta rinvigorita.
La Stampa
Se credi che all’interno di questo romanzo thriller intitolato Strade insanguinate ci troverai come in uno scrigno, racchiusi tesori da mozzare il fiato, sei caduto in un grosso abbaglio. Non solo il titolo è fuorviante, perché se ti fossi aspettato come io mi sarei aspettata: scene del crimine orrende e cruente, omicidi efferati e sangue tanto sangue come nei film splatter o gore, bene sei fuori strada, non sei in highway to hell, ma, in tangenziale con svolte a destra e a sinistra e incroci pericolosi, sei anche dinanzi ad una rotatoria in cui si circola in senso antiorario. Dalle prime pagine non si intuisce nulla della trama, entra in scena questo Ducan che pare si stia per addormentare, lui dice a se stesso “non ti addormentare”, “non perdere i sensi” mentre era alla guida dell’auto. L’indagine di Logan ispettore degli affari interni parte da qui. Si continua a non capire nulla fino a metà romanzo, infatti la danza comincerà proprio a metà dell’opera.
Quale sia la trama? Assolutamente top secret! Ti dirò solo che l’ambientazione non è suggestiva, ma angosciante, siamo catapultati in una Scozia piovosa e noiosa per l’esattezza ad Aberdeen un’orrida cittadella e non solo, le vicende si sposteranno in altrettanti paesi limitrofi.
I personaggi: tanti, troppi; poliziotti, ispettori, vice ispettori, ispettore capo, detective, dottoresse della scientifica, giornalisti; per non farsi mancare nulla lo scrittore ha promosso Logan Mcrae a ispettore degli affari interni affiancandolo a un detective inconsueto e scurrile, un certo personaggio di nome Simon Rennie “talvolta utile quando non troppo rompiscatole“. A questo punto la domanda nasce spontanea: cosa c’entra in questa indagine un ispettore degli affari interni? Lo scoprirai solo leggendo! E poi ci sono loro: i sospettati dell’inchiesta che risulteranno essere allo stesso tempo vittime e carnefici.
I dialoghi sono prolissi, ingarbugliati, scurrili e alle volte fin troppo volgari. Quello che mi ha più infastidito è che in ogni conversazione c’erano versi come: “AAAAAAAAAARGH, con più A o meno A a seconda dell’arrabbiatura del momento, URGH, Pfff, Oops, Hmmph, Whoa; va avanti per tutto il racconto fino alla fine; se questo è apparso strano come se chi parla soffrisse di afasia, ancora più strano è il nome del gatto di Logan, Cthulhu, e il soliloquio che fa con la micia:
“Apre l’armadietto dei medicinali, recuperò la confezione di aripripazolo e tirò fuori dal blister due compresse arancioni. Cthulhu comparve nello specchio dello sportello mentre richiudeva l’armadietto, seguendolo in bagno e saltando sul coperchio del water. Lo fissò ancora. Si ficcò le pillole in bocca, inghiottendole con un bicchiere d’acqua prima che il sapore arrivasse alla lingua. Poi aprì la bocca per mostrarla a Cthulhu. Visto? Inghiottite. Quindi se il dottor Goulding te lo chiede, puoi dirgli che sto prendendo i miei psicofarmaci“.
Continua così per altre due pagine buone.
Stuart MacBride costruisce un thriller intricato e avvincente, un thriller nel thriller, non solo stai leggendo Strade insanguinate ma grazie all’ispettore Logan ti ritroverai a leggere con lui un altro romanzo intitolato Sangue freddo e granito nero. I repentini cambi di scena e le location ti faranno letteralmente impazzire. Io non ho trovato nulla di eccezionale anzi ti dirò di più: come non capirci un bel niente fino alla fine e provare a ipotizzare colpevoli possibili pagina dopo pagina. Districare il bandolo della matassa non sarà facile soprattutto quando verrai catapultato nel Mercato del bestiame.
Stuart MacBride:
È lo scrittore scozzese number one nel Regno Unito i suoi romanzi hanno fatto il giro del mondo. La Newton Compton ha pubblicato i seguenti thriller: Il collezionista di bambini il quale ha ricevuto il prestigioso Premio Barry come miglior romanzo d’esordio, Il cacciatore di ossa, La porta dell’inferno, La casa delle anime morte, Il collezionista di occhi, Sangue nero, La stanza delle torture, Vicino al cadavere, Scomparso e Il cadavere nel bosco, con protagonista Logan McRae; Cartoline dall’inferno e Omicidi quasi perfetti, che seguono le indagini del detective Ash Henderson; Apparenti suicidi; Il ponte dei cadaveri. MacBride ha ricevuto inoltre il prestigioso premio CWA Dagger in the Library e l’ITV Crime Thriller come rivelazione dell’anno.