Schegge di ricordi di Monica Lombardi
Caro iCrewer eccomi come da promessa a recensirti “Schegge di ricordi” di Monica Lombardi; l’ultimo dei romanzi che sono riuscita a portare via dal Festival Romance.
Dopo aver letto “Schegge di verità”, primo volume di questa duologia composta appunto da “Schegge di verità” e “Schegge di ricordi”, ho scritto la mia recensione concludendola dicendoti che a mio pare un sequel non serviva, che la storia poteva dirsi conclusa, ma che probabilmente la sua autrice Monica Lombardi, essendo una scrittrice seriale, non doveva aver resistito alla tentazione di comporre un sequel, ebbene ora posso dire: mi sbagliavo.
“Schegge di ricordi” è un’opera eccezionale sotto molti punti di vista e conto di riuscire ora, a pochi giorni dalla sua lettura, ad elencarteli tutti.
In primo luogo inizio con rinnovare i miei complimenti all’autrice per il suo modo di scrivere, voglio svelarti che mentre leggevo mi sono cerchiata delle parole e le ho riportate nel mio quaderno degli appunti; la sua più grande qualità è l’utilizzo di molti sinonimi per evitare ripetizioni e la trama scorre veloce come un film, sembra di essere catapultati in una puntata di qualche serie televisiva americana.
Da scrittrice poi voglio gettare una lancia a favore di Amazon Publishing, infatti Monica Lombardi nei ringraziamenti (sai che io leggo proprio tutto) ha inserito una dedica all’editor di questa casa editrice, ebbene sono contenta che ancora esistano case editrici che tengono alla qualità dei propri romanzi e investono nei propri scrittori a questo proposito vorrei aprire un’ulteriore parentesi. Questo romanzo, come anche “Schegge di verità” e “Sei la mia verità” di Miriam Tocci, ci è stato offerto dall’autrice visto che erano copie omaggio date a loro da Amazon Publishing. Ho trovato questo comportamento veramente lodevole e mi ha fatto molto piacere.
Ma tornando a concentrarci sul testo inizio con il dire che anche questo come “Schegge di verità” è un romantic suspance infatti troviamo un intreccio di storie d’amore che crescono durante la narrazione e rendono più sopportabili i momenti cruenti.
Proseguo poi con l’evidenziare un altro elemento interessante: nonostante tutti i thriller che ho letto in questi ultimi due anni “Schegge di ricordi” è l’unico in cui il nemico esprime i suoi pensieri dall’inizio del romanzo fino alla fine, di solito ho trovato qualche accenno in qualche passaggio mentre in questo caso del nemico, come avviene per tutti gli altri personaggi, sappiamo tutto ed entrare in questa mente malata è tanto affascinante quanto terribile.
Mi è piaciuto conoscere di più Livia, se infatti il primo volume è dedicato maggiormente a costruire la figura di Giulia, in questo capitolo è Livia la protagonista della storia anche se anche l’amica è presente nella narrazione; entrambe sono due donne incredibili. Hanno subito un rapimento, una serie di violenze da parte dei rapitori, tra cui ripetuti stupri e se Giulia si può considerare fortunata per essere riuscita a scappare Livia è quella che ha subito per più lungo tempo la pazzia del mostro che godeva nel vederla così impotente e alla sua mercè; un criminale così tanto folle da sentirsi angosciato per essere fuggito prima di potersi godere gli ultimi attimi di vita della propria vittima.
Ma non è solo questo “Schegge di ricordi” è molto di più, infatti Livia non è morta, lei è stata salvata e anche se è a pezzi non ha in mente di arrendersi, perché lo sa perfettamente: finché il nemico è libero lei è Giulia non saranno mai al sicuro.
Così arriviamo ai tre punti che più mi sono piaciuti di questa opera e di cui ti riporto gli estratti: il primo è l’incipit, la citazione di Shakespeare è la ciliegina sulla torta.
Il secondo consiste nell’abilità dell’autrice nell’entrare in una mente così contorta da riuscire a scrivere alla sua vittima: “Sarò sempre con te perché non mi scorderai mai.”
Il terzo, infine è il messaggio di rinascita che comunque traspare tra le sue pagine: “E dalle sue braccia, Livia passò a quelle di Cj, poi a quelle di Fabio. Anche in quegli abbracci, pensò Claudio, forse soprattutto in quegli abbracci, Livia stava trovando la sua parola fine.”
Questo libro e anche la sua cover, una ragazza con le nocche fasciate e in posizione di attacco mostrano quanta forza ci sia in noi donne e come da qualunque situazione si può risollevarsi.
Monica Lombardi ha scritto due romanzi da attacco di panico e nel medesimo istante di una dolcezza infinita.
Monica Lombardi
Scrivere è sentire il mondo che respira.
Monica Lombardi è nata a Novara ed è una traduttrice e interprete free-lance. Ama il cinema e le serie TV, questo l’ha portata per un periodo di tempo a scrivere e pubblicare fan fiction su alcuni siti americani, fino a creare storie con personaggi suoi.
È convinta che dai suoi scritti emerga questo suo amore per le storie narrate sul piccolo e grande schermo. La sua serie d’esordio, composta da quattro romanzi, ha come protagonista Mike Summers, un tenente della Omicidi di Atlanta. A questi sono seguiti la commedia romantica “Three doors – La vita secondo Sam Bolton”, la serie romantic suspense “GD Team” e quella distopica “Stardust”, edite da Emma Books.