Sono molto felice di aver letto Oggi faccio azzurro, il nuovo romanzo della sempre brava Daria Bignardi, uscito per Mondadori lo scorso mese di novembre. Un libro che ho trovato elegante, intenso, a tratti divertente e decisamente profondo.
Come spesso accade, quando scrivo la recensione di una lettura appena conclusa, mi piace partire subito con le prime impressioni, senza lasciar spazio all’attesa del mio pensiero che preferisco sempre far esplodere all’inizio per poi irradiarlo nel cielo come un fuoco d’artificio che illumina i paragrafi successivi dell’articolo.
E un po’, almeno secondo la mia presa di coscienza di questo romanzo, così ha fatto la scrittrice nella stesura di Oggi faccio azzurro, che parte subito rivelando la questione più intrigante di tutta la vicenda e che prosegue costruendo una trama che si rivela poco a poco. Una trama credibile e avvincente, che induce il lettore a confrontarsi con se stesso e con la sua vita, a partire dal rapporto con il dolore e la sofferenza.
Oggi faccio azzurro: il nuovo romanzo di Daria Bignardi
Daria Bignardi, nel corso degli anni, ci ha abituato a romanzi di buonissimo livello. Non nego che ogni volta che annuncia che presto un suo nuovo libro sarà in tutte le librerie, mi creo una grossa aspettativa, perché la ritengo davvero un’ottima autrice. Non solo: sono un grande ammiratore anche dei suoi fortunati programmi in TV, fin dagli anni di Tempi moderni, perché penso sia uno di quei personaggi che alza il livello dell’offerta televisiva. Una donna colta, educata, informata, preparata, che da sempre ha un occhio di riguardo per la cultura e l’arte e con uno stile garbato, amichevole e decisamente moderno.
Da settembre la seguo, ogni volta che posso, nel suo programma mattutino su Radio Capital, un format interamente dedicato ai libri e agli autori (un po’ come il nostro sito). Mi appassiona l’entusiasmo con cui si confronta con gli scrittori e con le letture; mi riempie d’orgoglio e di gioia lo spazio che dedica a questa arte così apparentemente di nicchia, sfruttando anche la sua enorme popolarità.
Proprio in una di queste mattine, durante una puntata, ho avuto la fortuna di ascoltare la sua emozione per l’uscita imminente di Oggi faccio azzurro, il romanzo a cui ha dedicato il suo lavoro di scrittrice degli ultimi anni. Un lavoro a mio parere ben riuscito.
La protagonista è Galla, una donna che dopo venti anni di matrimonio è stata lasciata bruscamente dal marito. Una donna che soffre e che non riesce a uscire dal dolore provocato da questo trauma. Di colpo, durante una vacanza in Germania, inizia a sentire una voce nella testa: è Gabriele Munter, pittrice tedesca che nella sua vita ha vissuto una intensa storia d’amore con Vasilij Kandinskij, relazione finita male.
La fine della storia d’amore è proprio quello che accomuna le due donne, Gabriele svolgerà quasi un lavoro da grillo parlante per il futuro di Galla, che nel frattempo va in cura dalla psicanalista Anna Del Fante. Proprio nella sala d’attesa dello studio della dottoressa, Galla conosce altri due pazienti, Bianca e Nicola: le loro strade e le e loro vite andranno ad intrecciarsi dando vita a situazioni simpatiche, coinvolgenti e di assoluto beneficio per entrambi.
Ho così provato a sintetizzare la trama di Oggi faccio azzurro, ma è chiaro che c’è molto di più e che per evitare di fare troppi spoiler ho dovuto ridurre al nocciolo l’intera storia.
Il libro si può divide in due parti: la prima è quella in cui il lettore conosce la protagonista, la sua storia, il suo passato e il suo incontro con la voce, la seconda, invece, quella in cui l’autrice introduce gli altri due pazienti della psicanalista e racconta il percorso per scavare dentro se stessi alla ricerca di una luce. In realtà questa divisione in due del romanzo è solo frutto della mia percezione, fatta solo per semplificare il quadro generale per chi si incuriosisce e volesse leggerlo. Cosa che consiglio vivamente.
Il tema del dolore e di come affrontarlo sta alla base di tutto il romanzo. La difficoltà nel superare eventi tragici che posso capitare durante la nostra vita e il bisogno d’aiuto che occorre per riuscirci, sono la forza di questa storia che, seppur apparentemente così paradossale per via della voce nella testa, arriva al lettore con una semplicità e una credibilità pazzesche.
Del resto chi di noi non ha dovuto fare i conti con la sofferenza? Quanti di noi si sono rivolti a uno psicologo per cercare l’aiuto necessario a superare traumi, disagi o problemi di vario tipo? La sofferenza fa parte della vita. Sta a noi, a come siamo in grado di accettarla, di conviverci e di superarla, la possibilità e la scelta di andare a avanti sempre e comunque.
C’è un passaggio molto significativo verso la fine del romanzo, e qui devo stare attento a non rivelare troppo, che sostiene che la nostalgia è una brutta bestia (detto in parole mie). Questo per me è un grande problema: io fondo buona parte delle emozioni su questo sentimento. Sto sempre a pensare alla bellezza dei tempi andati, agli anni in cui ero bambino, ragazzino, agli anni in cui la famiglia era ancora numerosissima (e ogni Natale che arriva fa sempre più male questo ricordo) e al tempo che non tornerà mai più indietro.
Oggi faccio azzurro mi è stato molto d’aiuto per capire bene questa cosa. Per capire che i ricordi sono una ricchezza interiore ma non possono essere un freno. Attraverso la sua scrittura efficace e mai pesante da digerire, la Bignardi solca il terreno del passato che preclude la felicità del presente e del futuro, e lo fa inventando una storia che si regge su fondamenta solide: la sua facilità di scrittura e la sua capacità di analisi.
Quindi, concludendo, consiglio davvero con tutto il cuore la lettura di Oggi faccio azzurro. Un libro che ti entra dentro, che ti mette al cospetto di uno specchio pur riuscendo a farti rimanere spettatore di una vicenda che ha dello straordinario. Una storia di quotidianità, di dolore, di voglia di stare bene e di speranza.