Non c’è gusto senza te… un romanzo… una commedia…
Brave a Edy Tassi e Gloria Brolatti che con Non c’è gusto senza te, sono riuscite a mettere nero su bianco quello che molti vorrebbero fare: un bel romanzo, una storia che potrebbe essere reale, dei sentimenti veri e una giusta dose di allegria.
Un romanzo che si legge con molta facilità, le pagine ti passeranno davanti senza nemmeno accorgertene per la leggerezza con cui sono scritte e, secondo me, con cui devono essere scritte visto il tema: non è certo un trattato di filosofia!
Partiamo dalla cover: “Non c’è gusto senza te” scritto in rosso e sotto un cucchiaio con panna montata, una ciliegia e del cioccolato fuso… un doppio senso nel titolo ci sarà? A te scoprirlo, caro iCrewer, io ti posso dire che la sovra copertina è proprio azzeccata.
In cucina pensavate davvero di aver visto tutto?
Protagonista indiscussa di questo libro è proprio la cucina con tutte le sue declinazioni e i suoi interpreti: dallo chef vip alla mamma, dalla foodblogger alla casalinga,… con tre ambientazioni molto ben caratterizzate, Milano, Cisternino e Oltrepò Pavese.
Inizierei proprio con le ambientazioni. Essendo tre luoghi così distanti tra loro le nostre Edy Tassi e Gloria Brolatti fanno delle appropriate e belle descrizioni per farci immergere nella quotidianità di questi posti. Così ci descrivono una mattina a Cisternino:
Come ogni martedì, nel bar di Rosa, quello affacciato nella Valle d’Itra e la sua scacchiera di terre brulle, oliveti e case bianche, si svolgeva un’informale assemblea cittadina.
e una a Milano:
Il cielo terso era azzurro come una pennellata compatta su un foglio da disegno. Sulla sinistra, appariva e scompariva la cupola ottagonale di San Lorenzo, con la sua lanterna e le fiamme in pietra. Sedute qua e là, mamme, nonne e babysitter straniere cullavano carrozzine e passeggini.
Naturalmente è un romanzo e quindi ci servono un lui e una lei. Lui è Massimiliano, uno chef con tanti conti aperti col passato, con pochi affetti ormai dimenticati e la voglia di perfezionismo a tutti i costi. Lei è Caterina, foodblogger per disperazione, forte e arrivista non vorrebbe mai chiedere aiuto a nessuno. Entrambi saranno costretti a guardarsi indietro per poter proseguire la loro vita in modo più sicuro. Uno sarà in grado di rileggere il proprio passato con occhi diversi, l’altra avrà la possibilità di scrollarsi di dosso una maschera che senza volere si era costruita. Le descrizioni fisiche dei due, i loro atteggiamenti, i vestiti che indossano o non indossano delineano bene sia Caterina che Massimiliano. Attorno a loro si susseguono dei personaggi che fanno da spalla ai due e ben sono inseriti nelle vicende narrate.
Ben scritto, senza errori, è una lettura che si fa volentieri e che consiglio a tutti. Ti assicuro che ci sarà da divertirsi e da imparare a cucinare in quanto tra i capitoli troverai anche delle succulente ricette.