Ciao iCrewer! Sono veramente entusiasta del libro che sto per recensire, sai? Il mare senza stelle di Erin Morgenstern, pubblicato da Fazi editore, è un romanzo che mi è piaciuto come pochi. Uno titolo a cui, se potessi, darei otto stelle, non solo cinque.
Ha riacceso una scintilla. Ti capita mai di essere in un periodo in cui, per quanto tu faccia tante belle letture, nessuna ti scuota veramente? In cui, quando gli amici ti chiedono un’opinione su ciò che stai leggendo, rispondi “carino“? E poi, all’improvviso, ti capita tra le mani quell’opera che rivoluziona tutto, che riporta luce e ossigeno, che ridà entusiasmo. Ecco, per me il romanzo di Erin Morgenstern è entrato di diritto tra questi pochi eletti già dopo (relativamente) poche pagine.
Come mai? La sua storia è così straordinaria?
Direi proprio di sì, caro iCrewer. Ora, la trama de Il mare senza stelle è estremamente complessa e articolata, quindi, diversamente dal solito, non ho nessuna intenzione di provare a riraccontartene l’inizio. Però voglio dirti questo: se ami i libri, le biblioteche, il pensiero di poter uscire dal tempo, mettere tutto in pausa e leggere, allora non puoi assolutamente perdertelo.
Zachary, il protagonista, è un ragazzo normale, introverso e che vorrebbe esistesse una facoltà universitaria di Lettura. Niente esami o scadenze, solo pile e pile di volumi, e poltrone comode in cui leggere. Non può certamente dire di avere molti amici, ma con coloro a cui sceglie di avvicinarsi crea legami veri e forti.
E allora, cos’è che cambia l’asse del suo mondo? Che lo fa uscire dal bozzolo che precede l’inizio del nuovo semestre universitario?
Un libro. Un libro che sembra antico, con la copertina consumata e senza autore.
Il mare senza stelle: la recensione
Il mare senza stelle di Erin Morgenstern è il libro che avrei voluto scrivere io.
Meraviglioso, geniale, sorprendente. Davvero, non sto esagerando: mi sono quasi commossa verso la fine, e non per la trama, ma perchè stavo per arrivare all’ultima pagina e avrei voluto con tutto il cuore che ciò non accadesse.
Facciamo, però, un passo indietro. Il romanzo ha chiaramente una forte componente fantasy: lo scenario, la magia, gli avvenimenti, i personaggi. Però credo che potrebbe leggerlo anche chi non ama particolarmente il genere, perchè non ci sono draghi. elfi o battaglie campali; nemmeno maghi o grifoni; o alieni, vampiri e angeli caduti. Semplicemente, l’intreccio di dipana in un mondo altro, così sconvolgentemente diverso, eppure uguale, alla realtà.
Di quest’opera ho apprezzato molto la lunghezza: le sue seicento pagine permettono all’autrice di prendersi il tempo necessario per raccontare la storia con calma, senza mettere fretta alla crescita dei personaggi e all’evolversi della situazione. Ho trovato la narrazione molto affascinante, coinvolgente, anche se non posso dire che sia sempre estremamente scorrevole.
I punti salienti nell’intreccio sono davvero molti, così come i racconti che si inseriscono e si intrecciano all’interno della storia principale. Per questo motivo, a volte ho dovuto prendermi un po’ di tempo e rileggere qualche passaggio, ma è stata comunque un’esperienza bellissima.
Le descrizione sono deliziosamente dettagliate, in certi aspetti simili alle scene disegnare da Hayao Miyazaki in film d’animazione come Il castello errante di Howl (il mio preferito). Fantasiose, originali, ma così minuziose che sembra di averle davvero davanti agli occhi.
Davvero, faccio quasi fatica a capacitarmi che Erin Morgenstern abbia fatto entrare una trama così lunga in un solo romanzo. Ebbene sì, hai capito bene: ci troviamo davanti a una mosca bianca, un romanzo fantasy autoconclusivo.
Ho adorato la presenza costate di libri e lettura, durante tutto il racconto. Il mare senza stelle è l’esempio di come i libri possano davvero cambiare la vita (certo, difficilmente finiremo anche noi, come Zachary, in un mondo parallelo, ma il concetto generale rimane lo stesso).
Zachary, il protagonista, è un personaggio in cui mi rispecchio molto: preferisce pagine e videogiochi alla compagnia di gradi gruppi di persone; andare al pub durante la settimana, e non nelle affollatissime serate del weekend; dà confidenza sì, ma con calma. Finché non accade l’inaspettato, finché non si trova davanti a una scelta: continuare come sempre, rimanere nella zona di confort, o partire per l’avventura?
La sua trasformazione, nel racconto, è sottile e fine, sobria e modesta, proprio come lui. Eppure, quando il momento giunge, ci si chiede se sia veramente lo stesso ragazzo dei primi capitoli.
La cover è bellissima e straordinariamente in tema. Non solo, ho trovato l’intera impostazione del romanzo davvero ben fatta. È stata prestata molta attenzione sia a dettagli come il numero di pagina, sia a tratti più evidenti: ogni sottotrama ha le sue caratteristiche grafiche peculiari, che la rendono unica e distinguibile.
Insomma, che sia per la trama, il linguaggio, le descrizioni o la grafica, mi resta solo una cosa da dire: leggilo!
Erin Morgenstern
Erin Morgenstern è nata nel 1978 in Massachusetts, ma ora vive a New York.
Artista multimediale, Il mare senza stelle, pubblicato con Fazi editore, è il suo secondo romanzo. Il primo? Il circo della notte.