Luce, l’amore che illumina
Racconto di Erika Zappoli da Quando il fine non giustifica i mezzi
Fare la recensione del racconto di Erika (preferisco chiamarla confidenzialmente così), non è stato semplicissimo, troppi i coinvolgimenti emotivi e i legami affettivi, anche se virtuali, che mi legano a questa simpaticissima collega di redazione. Con lei, condivido ogni buongiorno, i miei pensieri ma soprattutto i miei sogni letterari, come i suoi, trasformati in una raccolta di racconti scritti dalle redattrici di iCrewplay libri, con la supervisione di Maura Radice, responsabile del settore libri del blog, che ci segue e ci aiuta, con amore, in questo percorso letterario.
A ognuno di noi è stata dato l’onore di recensire il racconto della compagna in questo bellissimo viaggio nell’animo umano ed è normale e scontato, ritrovare una piccola parte di noi in quello che scriviamo. Dopo aver letto il racconto di Erika, ho avuto la netta sensazione di averla accanto a me. Dal suo stile ricercato l’ho immaginata senza fatica, dolce, timida, materna, ricca di semplicità ma anche capace di sensibilità fuori dal comune, come può essere l’amore per lo studio, l’amore verso gli altri e il desiderio di raccontare l’amore vero, unico, pur consapevole che per raggiungerlo le vie non sono facili e il più delle volte risultano imprevedibili.
Dopo L’amore è un granello di sabbia e L’amore che cos’è, Erika Zappoli presenta il suo nuovo racconto “Luce-l’amore che illumina“. Inserito nella raccolta di racconti del libro Quando il fine non giustifica i mezzi
Anche qui, come in tutti i racconti di questa raccolta, il tema centrale è il fine che, pur se motivato da nobili sentimenti, è perseguito nella maniera sbagliata. Le protagoniste della storia di Erika sono Chiara e Luce, due sorelle gemelle molto diverse tra loro. Chiara è molto concentrata su se stessa, vanitosa, un po’ superficiale e non ama troppo lo studio, Luce, invece, è riflessiva, riservata, appassionata di storia, sogna il grande amore ma soprattutto è molto legata alla sorella per la quale farebbe qualsiasi cosa, perfino sostituirsi a lei per un corso di storia.
E’ qui che si snoda il tema centrale della storia di Erika. Luce è intrappolata in un gioco delle parti che la costringe ad assumere atteggiamenti non suoi e questo le crea grossi disagi. Non solo, si scontra anche con Sebastian, un giovane di cui ben presto scoprirà l’identità. Il giovane, del quale rimane colpita, infatti, è il professore con il quale dovrà seguire le lezioni per presentare un libro di storia e questo complica la situazione, crea disagio, una sensazione che la nostra autrice mette in risalto con una scelta descrittiva, oserei dire, accademica, e molto ricercata.
Pur recitando una parte, Luce prova sensazioni e sentimenti contrastanti e quando Sebastian le chiede di diventare la sua assistente e di partire con lui per la presentazione, decide di non tirarsi indietro e di vivere ogni attimo con lui. La morale e soprattutto il tema vuole che la menzogna, pur se usata per troppo amore, non è mai la scelta giusta e che per fare crescere i sentimenti è necessario dissipare tutti i dubbi. Erika sceglie il giusto e doveroso lieto fine, rimettendo tutte le pedine al loro posto. Al professore, al corrente di tutto, affida il difficile compito di sbrogliare la matassa, ma alle due sorelle non sono risparmiate le bacchettate sulle mani e per entrambe arriva il momento di assumersi le giuste responsabilità.
I protagonisti del racconto della giovane scrittrice bolognese, non sono lontani dal suo modo di essere e sentire, e anche la realtà che li circonda profuma di cose vere, anche se, un goccio di atmosfera fiabesca, ha certamente regalato alla storia quel tono sentimentale necessario per renderla ancora più tenera, pur se tesa a dare un messaggio molto più importante.
Grazie di❤️. Mi hai commosso. Dopo le prime due righe avevo già le lacrime agli occhi. Ti abbraccio?.
Ho pensato fosse meglio cogliere la tua essenza.. Chi eri tu… Perché in fondo quando scriviamo esce la nostra anima…. T abbraccio anch io.. ❤️
Brave entrambe ??
?
… un racconto dolcissimo! Brava Erika!
Grazie? Stefania