Recensione di “Lost Memories” a cura di Jessica Verzeletti:
Ritengo che un buon scrittore si veda fin dall’inizio. “Lost Memories” è un giallo/thriller che inizialmente punta a destabilizzare il lettore, creando la stessa confusione del protagonista.
Questo disorientamento potrebbe scoraggiare il lettore, ammetto che purtroppo stava per scoraggiare anche me, portandolo quasi a interrompere la lettura. Però devo dire che tutto ciò è stato ben congeniato e architettato a pennello, perchè nonostante ci sia uno scoraggiamento iniziale, il lettore è pur sempre tentato a proseguire pur di scoprire cosa stia succedendo a Michael! Il protagonista di questa storia.
Michael è assalito da amnesie, allucinazioni e mal di testa, tanto che comincia a pensare d’esser diventato pazzo, ma cerca in tutti i modi di venire a capo di tutti gli eventi che gli stanno accadendo, convinto che tutto abbia una spiegazione.
Che dire? Questo autore si è messo in gioco e per uno scrittore emergente di Thriller direi che ha fatto un ottimo lavoro.
L’unica pecca è l’editing, che porterei in questo caso in secondo piano. Vi sono errori di punteggiatura e ripetitività nei discorsi e nei dialoghi, ma tutto ciò non toglie a parer mio il giudizio positivo.
Come ogni Thriller che si rispetti, la lettura richiede molta concentrazione, considerando i vari eventi e le situazioni che potrebbero far “smarrire”.
Consigliatissimo per gli amanti di questo genere che vogliono leggere qualcosa di nuovo e fresco.
Complimenti all’autore! Continua così.
Trama:
“Avete mai pensato di svegliarvi, credere di essere una persona e poi scoprire di essere un’altra? Avete mai pensato di avere la vostra vita sotto controllo e poi da un giorno all’altro ritrovarvi a chiedervi chi siete? Come reagireste se le persone che credevate di conoscere si rivelassero diverse da quelle che erano state fino ad ora? E se fossero proprio queste persone a farvi capire che la vostra mente ha mentito sui vostri ricordi, sulle vostre certezze? Pazzia, follia, sono questi gli aggettivi che descrivono la mia vita dal momento dell’aggressione, aggettivi che hanno preso una posizione tale da credere che tutto ciò che mi sta capitando sia frutto di un piano ben organizzato. E quando in quei momenti, quelli in cui succedeva, avvertivate quel mal di testa, cosa avreste fatto? Sareste scappati? Perché ormai l’avevo capito che quando avvertivo quel piccolo rintocco rumoroso nella mia testa, qualcosa sarebbe successo. Perciò cari lettori ponetevi le domande che mi sono posto io, e cercate di trovare una soluzione, mentre leggete la mia storia, la storia di Michael, un uomo la cui vita è stata segnata da un destino crudele. “