Caro iCrewer eccomi come promesso a parlarti della mia avventura di lettura di questa seconda puntata della trilogia della fenice, Le ceneri della Fenice 2 – Living Hell, il romanzo sulle avventure strampalate ma sentimentali della giovane Fade e dei suoi amici.
Devo ammettere ahimè che sono una lettrice esigente, e quando mi viene proposto di leggere una trilogia o più capitoli di un qualche romanzo in genere storco un po’ il naso; questo perché tendo ad annoiarmi in fretta, spesso già durante un solo romanzo, figuriamoci in tre o più capitoli di una saga, dove non è difficile trovare lunghe ripetizioni o spiegazioni sui libri precedenti, la storia continua senza cambiare granché oppure cambia così tanto che non riconosci più il leit motiv iniziale; con i romanzi di Jane Fade Merrick questo non è successo, e le emozioni che mi ha trasmesso durante entrambe le letture le porto piacevolmente con me anche a distanza di tempo.
“Disclaimer: L’autrice di questo libro condanna severamente il tradimento sotto qualsiasi forma: da quello amoroso, a quello di un amico, all’abbandono di un animale. L’argomento viene trattato solo a scopo di fiction. L’autrice, inoltre, non fa uso né di alcol né di droghe, essendo già stordita di suo“
Questa l’intro: stupenda, mi ha subito strappato un sorriso. Idem la cover e i disegni eseguiti dalla stessa autrice, di indiscusso talento, che ho apprezzato in entrambe le versioni. Il capitolo inizia e riprende dall’ultimo evento del primo, facendo intuire fin da subito i fatti principali anche a chi non avesse avuto modo di conoscere il precedente; Jane riesce a farlo in maniera non tediosa per chi invece sapesse già chi sono i protagonisti e cosa è successo loro. In Living Hell è subito chiaro (vedi appunto la simil casuale introduzione) cosa succede a Nef, l’affascinante bassista dei Momuth, e al resto del gruppo a seguito di un nuovo personaggio in entrata: Rebecca. Una sorta di re-inizio, di nuova fase, di nuove consapevolezze maturate. Certo se la protagonista è una fenice… beh sappiamo tutti che è il simbolo di rinascita per antonomasia; ecco che comparirà una… nuova Fade, letteralmente. Ma mi fermo subito per non spoilerare la sorpresa. L’autrice riesce molto bene ad inserire colpi di scena e flashback mixandoli con i fatti attuali e le psicologie mutate dei personaggi nel presente, e riesce quindi a non far calare l’interesse e la curiosità. Non solo: questo capitolo mi ha trasmesso la sensazione che lo stile della scrittrice fosse sì sempre il suo (piacevolissimo) ma che avesse raggiunto anche più maturità espressiva, e per quanto riguarda i contenuti si sia concentrata su aspetti psicologici ancora più specifici e profondi. Io mi sono commossa più volte. Mi sono arrabbiata. Sono rimasta delusa. Ho sorriso. Ho fatto il tifo per taluni personaggi e odiato altri. Ho riflettuto sulle mie esperienze personali. Non male vero? Per un romanzo autopubblicato scritto da una giovane artista.
La ragazza cadde all’indietro sul materasso sfatto, attendendo che fosse lui a condurre il gioco. Nef si era tolto scompostamente le maglie ed era rimasto a torso nudo. Pervaso da una strana eccitazione mista a timore, slacciò il bottone dei pantaloni della ragazza e glieli tirò giù in un solo colpo. Si fermò un attimo a osservare incredulo, quasi trattenendo il respiro. Una cicatrice, quella cicatrice, percorreva spettrale la coscia della ragazza. Lei si accorse della sua reazione e la coprì con la mano, “Non guardarla” disse vergognandosene. “È bellissima. Credimi”.
Non pensare, caro iCrewer, che questa sia una mera storia d’amore, o di amore sbagliato, o di ipocrisia; dentro questa nuova Fenice c’è molto altro, esperimenti fantascientifici compresi; e anche se hai letto il primo capitolo e sai già di cosa sto parlando, sappi che in questa nuova avventura ne vedrai delle belle e, se sei sensibile come me, ti ritroverai a commuoverti non poco.
La mente umana: così fragile ma testarda nel perseguire i propri schemi!
Infatti ho odiato il finale (risata di gusto mentre lo scrivo) ma ovviamente è solo una mia opinione super personale, perché la trama è costruita molto bene e non riesco davvero a trovare nessun difetto. Quindi che dire, se non che anche questo capitolo è da gustarsi tutto per vedere quale forma assumerà questa volta la nostra bellissima Fenice.