Lati scaleni – Le “geometrie dell’amore” nel nuovo romanzo di Mirca Ferri.
Cambiano i tempi ma non le dinamiche del cuore, sembra il messaggio trasmesso da Mirca Ferri in questo suo nuovo romanzo, Lati scaleni, ambientato negli anni ’90 e che racconta le esperienze sentimentali della giovane protagonista Melissa, della cerchia familiare e delle amicizie di lei ma anche di Fulvio e Antonio, gli altri due “lati” che costruiranno la trama e il nostro bel triangolo… scaleno, appunto. I fatti avvengono nell’arco di un paio di anni ed entreremo nel cuore della quindicenne Melissa, nel suo amore dapprima provato per Antonio e poi per Fulvio, e poi di nuovo per Antonio e…
“In certi abbracci senti distinto il tintinnare dei trenta danari” – Lila Schon
… il tutto condito da invidie, rancori, amicizie vere e amicizie di comodo, rapporti genitoriali, conflitti, sentimenti, voglia di libertà e di giustizia.
Gli attori principali sono giovani che appartengono ad un’altra epoca, quella dove non c’erano ancora i telefoni cellulari “…ed era considerata maleducazione telefonare a casa delle persone quando erano passate le otto di sera, quindi Melissa rimase senza notizie di lui per l’intera giornata…” e l’autrice riesce a rappresentare molto bene la mentalità di quegli anni; ci si immerge volentieri in quell’atmosfera (e chi come me ne ha fatto parte, in bei ricordi). I personaggi sono descritti con dovizia e la personalità di ognuno si assimila facilmente, rafforzando la sensazione di star sentendo un racconto che riguarda la vita di qualcuno che conosciamo, o che abbiamo conosciuto, o che potremmo essere addirittura noi stessi da giovani. Perché in fondo, a chi non è capitato di vivere determinate sensazioni? Determinati sentimenti? Determinate dinamiche?
Dannata fanciullezza! Comprendi la grandezza dei tuoi sbagli? Oppure, oramai che sono stati commessi, vuoi narrarli come un poetico canto d’amore, consapevole che il passato non può essere cambiato e che, probabilmente, infine, è stato giusto così…? È stato meglio, così…?
Personalmente adoro anche la copertina: quei pochi elementi, come la scheda telefonica e le musicassette, rimandano immediatamente agli usi e costumi degli anni ’90, e le citazioni di brani musicali di cantanti e cantautori quali ad esempio Eros Ramazzotti, Vasco Rossi, Ligabue, Antonello Venditti, Fabrizio De Andrè e Claudio Baglioni, ti trascinano completamente all’interno del vissuto dell’epoca. Come da titolo, comprendiamo anche che si tratta del primo volume di una trilogia, e dopo averlo letto con grande piacere e soddisfazione mi sento solamente di chiedere alla nostra Mirca Ferri: dai, pubblica il secondo, lo attendiamo con ansia!
Mirca Ferri nasce a Scandiano (RE) nel 1977 e risiede a Sassuolo (MO) con il marito e il loro figlio di 11 anni. Diplomata presso il Liceo Scientifico di Modena, si è avvicinata al mondo della scrittura fin da ragazza, con la stesura di brevi componimenti pubblicati per il giornale della biblioteca locale. Attualmente frequenta l’Università Domenicana Internazionale, corso di Storia della Teologia. Recentemente Mirca Ferri ha pubblicato, con successo, una raccolta di testi in prosa, Identità perse raccolte, perdite e ritrovate. Il libro narra del cambiamento della sua vita in seguito alla scoperta della sua malattia.