La verità è che non ti odio abbastanza, edito Newton Compton Editori, è un romanzo scoppiettante, ben costruito e divertente. Caro iCrewer, devo dire che non ha assolutamente deluso le mie aspettative, anzi. Ha confermato la mia idea che la Kingsely sia una delle poche autrici italiane che sappia davvero come scrivere un chick lit.
I due protagonisti, l’ereditiera Lexi, che si trova improvvisamente senza un soldo, e l’ispettore Chambers, della sezione White Collar dell’FBI (i fan di Matt Bomer coglieranno il riferimento) sono entrambi ben costruiti, tratteggiati sapientemente per creare un mix di divertimento e intelligenza, e donano al romanzo, leggero per difinizione, un pizzico di profondità che non guasta.
Felicia Kingsley gioca con i cliché, ce li fa passare tutti sotto al naso, li mixa, li frulla e alla fine riesce a renderli a suo modo originali. Esattamente come riesce a donare ai due protagonisti di La verità à che non ti odio abbastanza, quell’aura di già visto che li rende immediatamente familiari, accompagnata a quella sensazione di voglio saperne di più che ci fa desiderare di conoscerli meglio fino in fondo.
Il romanzo è una classica commedia romantica, l’ideale da leggere in questo periodo, e la scrittura è fresca e leggera, scivola tra le pagine quasi senza che il lettore se ne renda conto. Battute, battibecchi, romanticismo, divertimento, orsetti di gomma e popcorn. E non mancano personaggi secondari ben costruiti attorno alla coppia principale, che rendono questo romanzo vivo e pulsante tra le pagine.
E il lettore, in mezzo a questo romanticismo e a una valanga di risate, riuscirà anche a scovare un messaggio non di poco conto tra le pagine, soprattutto in un periodo cupo come questo: non arrendersi mai, qualsiasi siano le difficoltà che stiamo affrontando.